È andata bene per l’avversario in semifinale (Irlanda del Nord) e nell’eventuale
finale (la vincente di Galles–Bosnia), meno bene per la “location”: in caso di
successo nella gara del 26 marzo (quasi sicuramente a Bergamo), l’Italia cinque
giorni dopo si giocherà infatti il Mondiale in trasferta, quindi Cardiff o
Zenica. Stadi caldi, soprattutto il primo, capaci di caricare a mille la banda
di casa, ma per superare le colonne d’Ercole ed evitare la terza bocciatura di
fila bisognerà tirar fuori quello che è mancato contro la Norvegia: orgoglio e
carattere.
L’urna di Zurigo s’è desta. I sorteggi europei sono passati (anche) per le mani
di Marco Materazzi, sorridente quando ha mostrato al mondo il foglietto con la
scritta Italy. Sarebbe stato preferibile assistere a questo copione al sorteggio
di Washington del 5 dicembre, quando si comporranno i gironi finali del mondiale
2026 (Usa-Canada-Messico), il primo a 48 squadre, ma per la terza volta di fila,
la nazionale quattro volte campione iridata dovrà soffrire nella Cayenna dei
playoff. Svezia (2017) e Macedonia del Nord (2022) ci condannarono a due
eliminazioni inattese: toccare quota 3 farebbe sprofondare definitivamente il
nostro calcio.
L’Irlanda del Nord è riemersa dal buio della storia nel 2016, approdando
all’Europeo di Francia. L’avventura finì agli ottavi, a Parigi, con il ko di
fronte al Galles: decisiva l’autorete di McAuley al 75’. I nordirlandesi
lasciarono il segno nel colore, con il coro “Grigg’s on fire”, ispirato dall’ex
attaccante del Wigan (e di molte altre squadre), diventato un cult delle
tifoserie non solo britanniche, ma dopo l’exploit di nove anni fa, è rientrata
nei ranghi. La seconda partecipazione al mondiale risale al 1986. È la più
debole delle quattro nazionali del Regno Unito, ma il calcio azzurro non ha bei
ricordi legati all’Irlanda del Nord. Il 15 gennaio 1958 ci escluse per la prima
volta dal mondiale, superandoci 2-1 nella sfida decisiva di Belfast. Lo 0-0 del
15 novembre 2021 ci spinse invece verso i playoff di Qatar 2022, nei quali
affondammo sotto i colpi della Macedonia del Nord.
L’Irlanda del Nord, 69esimo posto nel ranking Fifa, è guidata da Michael
O’Neill, lo stesso ct dell’euro 2016. Cinque giocatori sono di stanza in
Premier. L’esterno destro Conor Bradley, Liverpool, ha annullato in Champions il
brasiliano Vinicius del Real. McNair è un ex promessa del Manchester United che
si è perso negli anni. Il portiere, Peacock–Farrell, è uno dei punti deboli. Gli
altri elementi che militano in Premier sono i difensori Ballard e Hume
(Sunderland), il centrocampista Devenny (Crystal Palace, classe 2003) e
l’attaccante Marshall (West Ham, un 2004). Nel girone eliminatorio, i
nordirlandesi hanno chiuso al terzo posto, dietro Germania e Slovacchia, con 3
vittorie (2 contro Lussemburgo) e 3 ko. Se non li superiamo, dobbiamo davvero
andare a nasconderci.
Nell’eventuale finale, meglio la Bosnia di Dzeko rispetto al Galles. Il ranking
mondiale è indicativo: Galles 32esimo, Bosnia 71esimo. I Dragoni in casa sono
caricati a pallettoni: il 7-1 rifilato alla Macedonia del Nord ha messo in
evidenza il centrocampista offensivo del Fulham Wilson (tripletta) e ha ribadito
le qualità tecniche di Brennan Johnson (Tottenham). Undici elementi della rosa
attuale giocano in Premier, mentre solo uno, Jordan James (Rennes), è impegnato
all’estero. Il ct è Craig Bellamy, 46 anni, ex attaccante di buon livello che
pur non essendo mai stato condannato, ha un passato di risse (cinque) e di
bullismo ai tempi del ruolo di responsabile delle giovanili del Cardiff.
La Bosnia ha partecipato solo al Mondiale 2014 in Brasile. Nella rosa attuale,
troviamo gente che ci conosce bene: Dzeko (Fiorentina), Kolasinac (Atalanta, ko
per la rottura del crociato), Hadzikadunic (Sampdoria), Muharemovic (Sassuolo).
Il ct è Sergej Barbarez, 54 anni, veterano della Bundesliga quando giocava (330
presenze). È nato a Mostar, una delle città martiri della guerra della ex
Jugoslavia: a lui, che ha origini croate, serbe e bosniache, gli è già stata
dedicata una via. Se porterà la Bosnia al mondiale, lo faranno sindaco.
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del Nord e perché poi sarebbe meglio evitare il Galles proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Tag - Irlanda del Nord
L’Italia di Gennaro Gattuso affronterà l‘Irlanda del Nord nella semifinale dei
playoff per il Mondiale 2026: si giocherà il 26 marzo, probabilmente a Bergamo.
Gli avversari, assenti dalla Coppa del Mondo dal 1986, hanno chiuso terzi nel
loro girone di qualificazione dietro Germania e Slovacchia, conquistando 3
vittorie (due contro il Lussemburgo) e subendo 3 sconfitte, seppur di misura
contro le prime due del girone. L’accesso ai playoff è arrivato grazie al primo
posto nel gruppo della Lega C di Nations League, dove hanno prevalso su
Bulgaria, Bielorussia e Lussemburgo. Nel ranking FIFA, l’Irlanda del Nord occupa
attualmente il 69esimo posto, mentre l’Italia è 12esima.
I precedenti tra le due nazionali sono undici: sono sette le vittorie azzurre,
l’ultima nel girone C valevole per le qualificazioni ai mondiali 2022. Ma per
ben due volte di fatto l’Irlanda del Nord è costata all’Italia la mancata
qualificazione ai Mondiali. Risale al gennaio 1958 l’unica vittoria
nordirlandese, quando la Nazionale non si qualificò alla Coppa del Mondo di
quell’anno in Svezia. Invece l’ultimo scontro è del 15 novembre 2021: terminò 0
a 0, costringendo la nazionale di Roberto Mancini a passare dai playoff, con la
semifinale poi persa con la Macedonia del Nord.
L’Irlanda del Nord è una squadra molto fisica e organizzata, che difende bene
anche se non ha un grande attacco. I giocatori militano quasi tutti in
Inghilterra, ma solo in 5 in Premier League e tutti gli altri in Championship.
L’unico nordirlandese che gioca a grande livello è Conor Bradley, esterno del
Liverpool.
QUESTO IL QUADRO COMPLETO DEI PLAYOFF MONDIALI PER QUANTO RIGUARDA L’EUROPA
* Italia-Irlanda del Nord, la vincente sfiderà la vincente di Galles-Bosnia
* Ucraina-Svezia, la vincente giocherà contro la vincente di Polonia-Albania
* Turchia-Romania, la vincente affronterà la vincente di Slovacchia-Kosovo
* Danimarca-Macedonia del Nord, la vincente sfiderà la vincente di Repubblica
Ceca-Irlanda
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volte ci è costata l’addio ai Mondiali proviene da Il Fatto Quotidiano.