
“Dupe destinations”, cosa sono le “destinazioni copia” più economiche (ma sempre instagrammabili): dall’“Arcul de Triumf” al posto dell’Arco di Trionfo all'”altra” Venezia, la nostra guida
Il Fatto Quotidiano - Monday, December 1, 2025Le “dupe destinations” sono sempre più note ai viaggiatori curiosi in cerca di alternative, che non disdegnano la tranquillità, e perchè no? Anche il risparmio. Si parla spesso di overtourism, fenomeno che interessa alcune mete particolarmente gettonate per effettiva bellezza ed importanza, come capitali, città d’arte, parchi naturali o siti storico-archeologici, gioco forza l’attrazione di grandi numeri che potrebbero essere gestibili con pratiche soluzioni contingentate. Altre destinazioni sono invece fagocitate da mode del momento, complici serie televisive, social network, oppure angoli e paesaggi che il gergo 2.0 definisce “instagrammabili”. Infine, alcuni luoghi sono molto richiesti per poca conoscenza di valide alternative, ed è proprio in questo caso che entrano in gioco le “dupe destinations”.
Vengono definite “destinazioni copia” per l’effettiva somiglianza a mete più famose, ma questo termine non rende giustizia alla loro unicità. Oltre a offrire un risparmio economico, sono l’ideale per vivere esperienze originali e curiose, con meno folla ma più interazione con le comunità locali, un incentivo al turismo responsabile. Bucarest per esempio la chiamano la “Parigi dell’est” e il suo arco di trionfo sembra una riproduzione in miniatura della ville lumière, ma potrebbe sorprendervi per il suo fascino autentico, così Lubiana, con i canali che ricordano Venezia, ma con una verve tutta slovena e prezzi contenuti. Girona è una piccola città gioiello dallo spirito catalano, proprio come Barcellona, mentre Galway è un frizzante centro universitario con la musica nel sangue come la sua capitale Dublino, ma dalle dimensioni più contenute. Quattro destinazioni per un weekend romantico o divertente in vista del periodo natalizio, quando le città si vestono per le feste.
Bucarest e Lubiana, due romantiche alternative a Parigi e Venezia
Bucarest è una rivelazione, e se imbiancata di neve, una vera magia. Il ponte dell’Immacolata o le prossime vacanze di Natale invitano a scoprire la capitale della Romania, facilmente raggiungibile con voli low cost dall’Italia. Una città che può davvero stupire, e non solo per la somiglianza a Parigi, complici le eleganti architetture, i viali alberati e l’ “Arcul de Triumf”, simbolo cittadino costruito per commemorare la partecipazione vittoriosa del Paese alla Prima Guerra Mondiale, così l’elegante Palazzo presidenziale di Cotroceni che ricorda lo stile francese per gli eleganti saloni. Il quartiere della città vecchia di Bucarest è come un libro aperto che racconta la sua forte identità forgiata dalla storia: tra gemme di architettura neoclassica e art nouveau affiorano ancora i graffi del passato dittatoriale e la pianificazione urbanistica della seconda metà del ‘900. Merita una passeggiata il quartiere Lipscani, così chiamato per i mercanti di Lipsia che nel medioevo insediarono le loro fortune nella terra di Valacchia. Questa parte della città testimonia un fiorente passato commerciale ma anche una realtà viva e frizzante in un susseguirsi di locali, bar e ristoranti vestiti di tutto punto per le feste. Da non perdere i mercatini di Natale in Piazza dell’Università e in Piazza della Costituzione, per fare qualche acquisto di artigianato, prodotti locali, e assaggiare il “cozonac”, un pane dolce ripieno di noci o frutta candita tipico del periodo.
Anche Lubiana è tutta da scoprire. Alcuni associano la capitale slovena a Venezia per i canali che l’attraversano, ma questa città è molto più di una “dupe destination”, è una vera rivelazione con meno di 300.000 abitanti ma con l’identità di una metropoli. Cosmopolita e funzionale, ricca di proposte ed eventi, e soprattutto “green”. Non a caso è stata definita una dei centri “più smart” d’Europa per l’alta percentuale di trasporti pubblici elettrici, strade pedonali e aree verdi che coprono il 60% del territorio urbano. Niente male per essere una meta ancora poco conosciuta, vegliata dall’imponente Castello di Lubiana di origine medievale e ricostruito nel XVI e XVII secolo in seguito al terribile terremoto del 1515. Il maniero visse tante vite: da tenuta degli Asburgo, a caserma militare, e da fine ‘800 sino alla fine della Seconda Guerra Mondiale penitenziario, oggi luogo della cultura che ospita concerti, mostre e spettacoli. La città stessa visse diverse primavere: a partire dagli anni Venti fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale venne ridisegnata dal famoso architetto ed urbanista Jože Plečnik, le cui opere si distinguono in tutto il centro. Un segno caratteristico della capitale sono i ponti che attraversano il Fiume Ljubljanica, come il Ponte dei Draghi, vegliato da quattro figure, le stesse dello stemma di Lubiana, città che secondo la mitologia venne fondata da Giasone, l’eroe greco che uccise il drago. Ed è proprio lungo la promenade che costeggia il fiume che nel periodo natalizio vengono installate le bancarelle dei mercatini di Natale, così nelle piazze principali. Impossibile resistere ai chioschetti dove vendono i famosi “Poticail”, dolcezze preparate con un impasto arrotolato e farcito con vari ripieni. Consiglio da appuntare: il classico del Natale è quello alle noci.
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Galway Daniel Zbroja Unsplash
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Girona Christian Hess Araya Unsplash
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Bucarest Unsplash
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Lubiana Emmanuel Cassar Unsplash
Girona e Galway, due proposte dove divertirsi in alternativa a Barcellona e Dublino
Girona ha l’animo frizzante di Barcellona e, allo stesso modo, offre uno spaccato di vita della Catalogna, comunità autonoma fortemente identitaria della Spagna. Il capoluogo della Costa Brava merita di essere visitato anche in inverno, una città da svelare, sospesa tra il mare e la montagna, protetta dai Pirenei che dominano il territorio. Più piccola, economica e con meno folla rispetto alla metropoli di Gaudì ma con la stessa bella energia e una movida che anima il giorno e la notte anche in questa stagione. Manca la Sagrada Familia, ma spuntano altre interessanti opere architettoniche e monumenti che la rendono preziosa, come la Cattedrale dedicata a Santa Maria, visibile da ogni punto della città. Incantevoli le case colorate e pendenti che affacciano sul Fiume Onyar, le “Cases Penjades” che ricordano quelle di Firenze sul Fiume Arno. Diversi ponti attraversano lo scorrere del fiume ma a distinguersi è quello di “Les Peixateries Velles”, costruito nel 1877 dalla società Gustave Eiffel. Un’altra curiosità architettonica di Girona sono le architetture in stile “noucentisme” progettate e realizzate dal maestro Rafael Masó, in contrapposizione al celebre movimento del Modernismo di Barcellona. La Rambla invece accomuna le due città, la via pedonale piena di negozi e bellissima nel periodo delle feste. Da non perdere anche il centro storico, il Barri Vell, circondato da antiche mura: qui si trova il simbolo di Girona, la “Lleona”, la statua raffigurante una leonessa che, secondo la tradizione, toccarla porta fortuna! Bellissimo anche il Quartiere Mercadal dove a Plaça de la Independència vengono installati i mercatini di Natale. Qui è possibile trovare articoli da regalo realizzati da artigiani locali, e tante statuine per il presepe: tra i vari personaggi spicca all’occhio il “caganer”, la curiosa rappresentazione di un contadino accovacciato con i pantaloni abbassati. Si tratta della figura più irriverente del presepe catalano, un vero e proprio simbolo di fortuna e prosperità per l’anno nuovo.
Anche Galway saprà sorprendervi. La vivace città universitaria spunta lungo la costa occidentale dell’Irlanda, opposta a quella di Dublino. Questa destinazione è una bellissima alternativa alla capitale non solo per posizione geografica, ma anche per vivere il brio irlandese, fatto di buona musica e pinte ricolme di “stout”, la tipica birra scura e corposa, e magari qualche assaggio di ostriche, un vezzo culinario di una città che affaccia sull’Oceano Atlantico. Nel centro di Galway sono numerosi i pub storici che spuntano tra gli edifici colorati, pit stop dove divertirsi e rilassarsi in perfetto mood irish, ascoltando concerti dal vivo come al Tigh Neachtains, il pub più antico e variopinto della città. La musica fa parte dell’identità di Galway: oltre alle session nei locali, le melodie impazzano in ogni angolo grazie al talento dei musicisti di strada. La musica è un’arte che le appartiene ma non è l’unica a renderla così speciale. Questa perla irlandese è stata Capitale Europea della Cultura nel 2020, e continua a distinguersi nel panorama delle destinazioni più “dotte” d’Europa, ma allo stesso tempo rivela un’atmosfera rilassata e un po’ bohémien, con luoghi simbolo imperdibili, dal Lynch’s Castle, uno dei palazzi medioevali meglio conservati del Paese, alla Chiesa di St Nicholas. Irrinunciabile una passeggiata in centro tra William Street e Shop Street impreziosite dagli addobbi di Natale, così a Eyre Square dove vengono allestiti i mercatini di Natale e persino la Grotta di Santa Claus. Mille luci e buona musica, così un brindisi da accompagnare ad un “Yorkshire pudding wraps”, simile ad una piadina con ingredienti da scegliere, un must dello street food locale che delizia le feste.
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