
Era solo, viveva in una vasca troppo piccola, con acqua bassa e sporca: è morto per arresto cardiocircolatorio Kshamenk, orca maschio da 33 anni in cattività
Il Fatto Quotidiano - Tuesday, December 16, 2025Sola, lontana dal posto in cui doveva vivere e chiusa in una vasca con acqua troppo bassa, sporca e troppo calda. È morta domenica 14 dicembre Kshamenk, orca che aveva un’età compresa tra i 33 e i 35 anni passati tutti in cattività, come attrazione per i turisti. Era maschio, Kshamenk, è la morte è arrivata per arresto cardiorespiratorio mentre si muoveva nel suo piccolo spazio, nel parco marino di San Clemente del Tuyú. Era (e possiamo dire menomale) l’ultima orca in catticità del Sudamerica.
La storia di Kshamenk inizia in mare aperto, l’oceano. Aveva 4 anni o giù di lì quando rimase intrappolato in acque basse insieme ad altre orche e fu salvato. Si può dire salvato sapendo che lui, unico a sopravvivere, è stato poi chiuso in una vasca per il resto della sua vita? Dal 1992 a oggi. Non è sempre stato solo, almeno quello: con lui c’era l’orca Belen che però è morta nel 2020.
Perché, una volta rimesso in sesto, non è stato rimesso in mare? Non era in grado di cavarsela, hanno spiegato i ricercatori. E il suo sperma è stato usato per inseminare altre orche tanto che Kshamenk aveva due cuccioli dei quali però non sapeva nulla né aveva mai visto. “Per decenni, gli attivisti hanno lottato per portare Kshamenk fuori dal parco e magari farlo vivere con altri animali della sua specie. Tuttavia, il governo argentino ha negato il provvedimento”, si legge sui social a sottolineare quanto le associazioni animaliste si siano battute per lui.
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