
“La verifica dell’età per i siti hard? Sarà solo una barriera per gli adulti, i ragazzini sanno cos’è una VPN e tanto altro, per loro non è la via giusta. Io penso solo al 70enne che…”: parla Max Felicitas
Il Fatto Quotidiano - Saturday, November 15, 2025“La verifica della maggiore età per i siti porno? Il governo sbaglia. Sarà una barriera solo per gli adulti”. Ne è sicuro Max Felicitas, il 33enne porno performer friulano, che spopola online mostrandosi in compagnia di belle ragazze pronte a fare sesso con lui. “Sto per girare, ho pochi minuti”, spiega a FQMagazine mentre è in procinto di iniziare la sua giornata di lavoro.
Max ma questa norma per vietare ai minorenni di guardare il porno online ha senso?
“È una misura errata. Sarà una barriera solo per gli adulti. Solo loro avranno problemi ad accedere ai siti porno gratuiti con lo SPID o con i codici che si inventeranno da inserire. Il boomer farà fatica a capire come si fa, è eccitato, deve masturbarsi e non riesce bene a inserire le cifre. Un disastro”.
Invece i minorenni sono su un altro pianeta…
“Un ragazzino che va dagli 11 ai 17 anni non ha problemi, perché è nato con la tecnologia, sa cosa è una VPN, sa che la lista dei 48 siti è ridicola perché i siti porno sono un miliardo. Pensare che non vedano più porno, mi permetta, è una gran cazzata”.
Eppure il divieto inserito in un decreto legge del settembre 2023 nacque sull’onda dei fatti di cronaca di Caivano…
“Guardi, spesso gli adulti tendono a dare le colpe al porno per le violenze sessuali. Ma il problema sa qual è? Molti psicologi lo dicono chiaramente:gli atteggiamenti violenti derivano dai comportamenti che il proprio padre ha con la madre, quindi da quello che i ragazzi vedono in casa tutti i giorni. Ovvio che anche certi tipi di porno possono portare a vedere il sesso in maniera deviante. Se ragazzino apre dei video rough, sono quelli dove si recita lo stupro, pensa che il sesso sia quello”.
Insomma, tutto parte dalle mura domestiche…
“Se gli adulti non parlano di sesso ai ragazzi è ovvio che nasce un problema. Un ragazzino non sa poi come leggere quello che vede e deve fare autoinformazione.Vede, la prima forma di educazione non è vietare qualcosa. Invece se vieti aumenti la possibile violenza. Chi sta facendo queste cose non pone attenzione al dialogo, mette un muro, un paraocchi ai ragazzini che tanto i video hard li vedono lo stesso. Un ragazzino di 14 anni è più sveglio di me col porno”.
La sua strategia di marketing per vendere i suoi video porno è quella di mostrarsi con una bella ragazza e annunciare cosa ci sarà fra voi due, ma solo dopo verificato la maggiore età e concesso i dati della carta di credito. È difficile del resto trovare sue perfomance online nei siti porno gratuiti.
“Pur essendo consapevole che i minorenni vedono il porno sono sempre stato molto attento a come gestire i miei prodotti. Tutti a 16 anni si sono masturbati. È normale. Sarebbe da stupidi dire che i minori non vedono i porno. Certo, il materiale visibile sul mio sito è visibile solo ai maggiorenni a pagamento. Ma ricordiamoci che c’è chi ruba la carta di credito al padre per sbirciare. Non si andavano a rubare i giornaletti porno di padri, fratelli e cugini minorenni quando non c’era il web? Ma scusate cose vogliamo fare? Impedire ai minori di farsi le seghe?”.
Se la Meloni le telefonasse chiedendo aiuti ad un esperto del settore, quale soluzione suggerirebbe?
“Il dialogo. Spiegare ai ragazzi che il porno è una forma di intrattenimento per adulti, lontana dalla realtà, con tagli e inquadrature specifiche, che non rispecchia la vita sessuale normale. Una volta che glielo si spiega le cose miglioreranno. Vi ricordate quando eravamo ragazzini e in un film c’era due che si baciavano e i genitori cambiavano canale? A casa mia succedeva. Che grande errore. Se in famiglia il sesso lo si affronta così i giovani diventeranno più curiosi e ossessionati. Qualsiasi cosa trasgressiva incuriosisce di più l’uomo, si sa.
Insomma, il decreto del governo Meloni è totalmente sballato?
“Han messo delle barriere a siti usati solo dagli adulti. È ridicolo. Io continuo a pensare a quel povero 70enne che vuole farsi l’ultima sega. Non capisce come cazzo si entra, conosce solo tre siti e si dispera”.
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