Un resort nella Riserva naturale sulla Costa dei Trabocchi. Rivolta delle associazioni. Il sindaco: “Eco-talebani, li denuncio”

Il Fatto Quotidiano - Saturday, November 29, 2025

Il litorale è quello della celebre Costa dei Trabocchi, uno dei tratti di costa più suggestivi dell’Adriatico, lungo la quale corre la pista ciclabile chiamata “Via Verde”, a pochi metri dal mare, appena dentro la Riserva Naturale Punta Aderci. E’ qui, in località Torre Sinello, che la società C-Naturae di Pescara ha presentato un progetto per un “eco-resort” da realizzare su un’area di quasi 39mila metri quadri. Al posto del vigneto, dell’incolto e delle alberature a filari destinate all’ombreggiature delle piazzole di un ex campeggio, oltre 6.700 mq di “Unità complementari fisse” e oltre 19.700 mq di “Unità abitative mobili e piscine”. Tra le realizzazioni previste anche un “edificio wellness“. Il progetto, spiega la relazione illustrativa, “nasce dall’idea di creare un servizio di qualità che vada a misurarsi con l’ineccepibile bellezza del luogo immerso nella natura mediterranea e nei vigneti locali che fanno di punta Aderci un luogo unico”.

Al Comune di Vasto piace. Alle associazioni ambientalistiche e di cittadini Italia Nostra, Forum H2O e Gruppo Fratino risulta “scriteriato”. “E’ l’ultimo episodio di una incontrollata pressione sulla costa dei trabocchi”, sostiene Massimo Palladini, presidente di Italia Nostra Pescara. “Le nostre contrarietà non sono assolutamente di tipo, per così dire, protezionistico. Ma riteniamo sbagliato lo sviluppo economico proposto attraverso progetti come quello di Punta Aderci. Uno sviluppo che cannibalizza il territorio naturale, piuttosto che valorizzarlo”. Per Augusto De Sanctis – del Forum H2O – il progetto dà “indicazioni contraddittorie” a partire dalla localizzazione. “In una tavola vengono riportati i limiti della Riserva naturale, ma senza l’inserimento delle diverse strutture. Invece, almeno una parte delle opere sarà realizzata all’interno della Riserva”. Secondo De Sanctis per localizzazione e imponenza dell’intervento “non possono bastare le due procedure attivate dal Comune” (cioè Valutazione ambientale strategica e Valutazione di incidenza ambientale), perché sono prive della fase pubblica per le osservazioni. “Sarebbe stato necessario che il Comune avesse attivato una Valutazione di Impatto ambientale” chiarisce il rappresentante del Forum.

L’area del progetto è in parte compresa all’interno della Riserva Naturale, oltre che all’interno del perimetro della Zona Speciale di Conservazione “Aderci-Punta della Penna”. Ma anche “interamente interessata” sia dal vincolo idrogeologico che da quello archeologico. Inoltre, secondo il Piano di Assetto Naturalistico e come previsto dal Piano Regolatore Generale, la gran parte dell’area del progettato intervento è “destinata a campeggi ed attrezzature turistiche”. Infine una porzione, anche se ridotta, ricade nella “zona agricola di interesse paesaggistico all’interno della Riserva”, e un’altra di estensione superiore, in “zona agricola di interesse paesaggistico ricadente in fascia di protezione”.

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Abruzzo. Punta Aderci. Foto A. De Sanctis

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Abruzzo. Punta Aderci4. Foto A. De Sanctis

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Abruzzo. Punta Aderci2. Foto A. De Sanctis

Per Stefano Taglioli del Gruppo Fratino di Vasto, “a parte il rigoroso rispetto delle procedure, bisognerà fare delle considerazioni di carattere generale sull’impatto naturalistico e ambientale che tipi di intervento hanno su un’area protetta”. Alle preoccupazioni si aggiunge una proposta. “Il nostro auspicio sarebbe quello che l’area venisse rinaturalizzata. Oppure in alternativa che ci fosse nuovamente un camping. Ma non il resort del progetto”, spiega Davide Aquilano di Italia Nostra Vasto. “In ogni caso, avrebbero dovuto almeno richiedere il parere del comitato di gestione della Riserva”.

“Presenterò un esposto per procurato allarme!” è la risposta che affida a ilfattoquotidiano.it Francesco Menna, sindaco di Vasto dal 2016. “Gli eco-talebani ambientalisti – dice – definiscono un mostro quel che nella realtà è bellissimo. Un progetto eco-sostenibile ed eco-compatibile. Che contribuirà a valorizzare ambiente e turismo. Peraltro presentato da una delle aziende più importanti in Europa per accoglienza, turismo e sostenibilità ambientale. Il resort diventerà un motivo di orgoglio per l’intera città”. Sulle criticità evidenziate dalle associazioni ambientaliste il sindaco sostiene si tratti di “una questione tecnica che riguarda le procedure, ma conoscendo l’azienda e i dirigenti del Comune di Vasto, sono sicuro che adotteranno tutti i pareri del caso. Per adesso attendiamo la Valutazione d’incidenza”. A Vasto, comune nel quale nel 2024 secondo l’Ispr, si sono consumati 1058 ettari di suolo, sono tutti con il fiato sospeso. In attesa di sapere se a Punta Aderci l’eco-resort si farà.

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