“Silvio Berlusconi era gonfio, sempre a cena con gli sponsor. Io avevo perso 10 kg con brodo di frutta e verdura. Voleva farlo pure lui, andammo a fare la spesa assieme”: così Marco Columbro

Il Fatto Quotidiano - Monday, December 1, 2025

Marco Columbro e Lorella Cuccarini hanno segnato una pagina importante della tv commerciale con “Buona Domenica”. Milioni di telespettatori si fermavano su Canale 5 anche per vedere le sfide e i giochi tra i due concorrenti. Gl incidenti di percorso non sono stati pochi, come ha confessato lo stesso conduttore a Il Corriere della Sera: “Lorellina la finzione scenica non sa cosa sia. Pure gli schiaffoni me li tirava per davvero”.

E ricorda: “Mi ero raccomandato: ‘Lorella, ti prego, dammelo per finta’. ‘Tranquillo’. Sbam. Mi ha preso in pieno lo stinco. Indossava scarpe con la punta di ferro. E poi non ha mica un piedino, ma una bella fetta, porta il 42. Imprecai a raffica: ‘Maremma maiala’. Antonio Ricci rimandò il filmato a Striscia per un mese”.

Altri aneddoti divertenti: “Durante la caccia al tesoro partivano gomitate vere. E poi i tecnici la favorivano. Sul toro meccanico, se salivo io lo mandavano a mille, per lei a cento, certo che vinceva. Eh ma lei (per sbaglio) le ha trafitto una natica. Ero Robin Hood strabico. La freccia era legata a un filo da pesca, doveva conficcarsi in una tavoletta di sughero sotto il suo vestito. Si ruppe e le infilzò il gluteo. Lorella disse solo: ‘Ahia’. Era bionica (…) Facevo Tarzan. Afferrai la liana e mi lanciai verso un albero di compensato. In prova c’era la gommapiuma. La tolsero. Diedi una legnata. Lavoravi insieme 10 ore al giorno, ci si voleva bene, eravamo tutti amici. Oggi quel tipo di varietà è morto, non si investe più in programmi che costano, producono soltanto quiz, reality e talk show”.

La gente pensava che i due fossero fidanzati, tanta era l’affinità, ma “quando Lorella si sposò, le arrivarono un sacco di lettere: ‘E con Marco che fai? Lo lasci?’. Non c’è mai stato nulla, era innamoratissima di Silvio”.

Il debutto su Canale 5 alla mattina: “Ero dimagrito col digiuno. Silvio Berlusconi era gonfio, sempre a cena con gli sponsor. ‘Come hai fatto?’. ‘Per 10 giorni ho bevuto brodo di frutta e verdura’. ‘Provo anche io’. Andammo con la 500 a fare la spesa al super di piazza Wagner, senza la scorta”.

Poi l’aneurisma il 7 dicembre 2001, durante la visita di un monastero tibetano a Biella: “Da tre giorni avevo un forte mal di testa per la sinusite. Presi un medicinale. Non sapevo che contenesse 3 grammi di acido acetilsalicilico. La dose eccessiva mi causò un picco di pressione sanguigna che ruppe l’arteria. Lo scoprirono durante la risonanza. Avevo in corpo una mina vagante. Fu clippata. Il giorno dopo ebbi un altro attacco. Tre settimane in coma. Non mi ricordavo nemmeno come ci si faceva la barba. Parlavo malissimo, avevo un’emiparesi sinistra. Ho fatto ginnastica, logopedia. Ho recuperato in fretta. Un anno dopo ero in teatro. Un azzardo. Ma volevo sapere se ero ancora capace o ero fottuto”.

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