
“Per arrivare a parole oneste che vengono da dentro, devi stare attento e soffiare piano come si fa con le bolle di sapone”: Vasco Rossi celebra i 40 anni di “Cosa succede in città”
Il Fatto Quotidiano - Tuesday, December 2, 2025“Cosa succede in città”, l’ottavo album di Vasco Rossi, compie 40 anni e per l’occasione il 5 dicembre Carosello Records pubblicherà il cofanetto da collezione “Cosa succede in città 40Th RPlay Edition”. Per lanciare il progetto uscirà l’inedita versione di “Bolle di Sapone”, in una nuova veste sonora curata da Vince Pàstano. Il brano sarà accompagnato anche da un videoclip animato.
“Anche se può sembrare un brano minore, per me è sempre stato un piccolo capolavoro. – ha dichiarato Vasco Rossi – Sono riuscito a raccontare come nasce e si scrive una canzone, la magia unica di mettere le parole su una musica. Funziona così: se cerchi di scrivere un testo pensandoci e ripensandoci non viene fuori niente. Se invece ti lasci andare, allora succedono delle cose. E qui nasce la metafora delle bolle di sapone”.
E ancora: “Se soffi forte, non nascono, come non nascono i testi delle canzoni o delle poesie quando li cerchi con troppa ostinazione. E allora non rimane che aspettare, in attesa della magia della parola, della strofa, che all’improvviso arriva da sola. Questo non significa rimanere passivi o scegliere di non fare fatica, significa invece che per arrivare a parole vere, oneste, sincere e pure quelle che vengono da dentro, devi stare attento e ‘soffiare’ piano come si fa con le bolle di sapone”.
La storia di “Cosa succede in città”
Pubblicato il 9 giugno 1985, “Cosa succede in città” nasce in un momento di transizione e diventa un momento di passaggio essenziale, uno snodo che apre la strada a grandi classici come i successivi C’è chi dice no (1987) e Liberi liberi (1989). È un disco che vende oltre seicentomila copie e viaggia su due binari distinti: la dimensione collettiva della città come luogo di caos e alienazione, e quella più intima che fotografa magistralmente la vulnerabilità dei rapporti e della vita. Individualismo, maleducazione, culto della ricchezza, confusione e perbenismo: sono questi i temi portanti, tra disillusione e nuova consapevolezza, che attraversano le strofe del brano che dà il titolo al disco.
Una “cronaca” in presa diretta della metropoli anni Ottanta: lo smarrimento per quel che succede “fuori”, che inevitabilmente ha ripercussioni “dentro”. Un testo scritto quattro decenni fa che oggi suona più che mai attuale e coincidente con la realtà: «Non c’è dubbio. Il mondo è sempre andato al rovescio, ma adesso siamo al ribaltamento totale. Tutto è plateale, urlato, sbattuto in faccia senza riguardi e il potere si mostra esattamente per quello che è, senza pudori e senza vergogna.
La forza con cui “Cosa succede in città” arriva al pubblico è dirompente: il disco resta in classifica per 29 settimane e uno dopo l’altro otto dei suoi nove brani vengono trasmessi dalle radio., diventando di fatto dei classici senza tempo. Un risultato eclatante, figlio di una tattica promozionale in totale controtendenza rispetto alle strategie discografiche degli anni Ottanta (…). L’obiettivo non è promuovere una canzone alla volta, ma far vivere l’esperienza dell’ascolto dell’intero lavoro. – tratto dal libro intervista.
Quarant’anni e non sentirli: nove tracce che raccontano la realtà urbana, le inquietudini di una generazione e la voglia di riscatto di un artista che non ha mai smesso di mettersi in gioco, l’album resta una testimonianza autentica di un’epoca in fermento. (tratto dalle note dell’album)
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