“Chi ha preso il premio di mia figlia ce lo riconsegni”: l’appello accorato della mamma di Nadia Toffa

Il Fatto Quotidiano - Wednesday, December 3, 2025

La madre di Nadia Toffa, la giornalista de “Le Iene” morta per un cancro al cervello a soli 40 anni il 13 agosto 2019, ha lanciato un appello accorato dalle pagine di BresciaOggi ai ladri che le hanno sottratto il Premio Grosso d’Oro, il massimo riconoscimento civico di Brescia assegnato alla memoria della figlia.

“Ho sperato che i ladri capissero il valore affettivo di quel premio. Così non è stato. Per questo ora lancio un appello: chi lo ha preso lo riconsegni”, ha affermato Margherita Rebuffoni.

Il prestigioso riconoscimento conferito nel 2019 dall’amministrazione comunale alla memoria di Nadia Toffa è stato sottratto, e si attende che la Loggia valuti la realizzazione di una copia. Nel frattempo, la Fondazione Nadia Toffa Onlus ha illustrato i significativi risultati conseguiti. Nell’ultimo anno si evidenziano donazioni di apparecchiature ospedaliere, finanziamenti a ricerche all’avanguardia sui tumori cerebrali, iniziative di intelligenza artificiale in campo oncologico e supporto a comunità vulnerabili, con particolare attenzione alla Terra dei Fuochi. Attraverso manifestazioni e contributi dei sostenitori, la Fondazione perpetua concretamente i principi e il lascito morale di Nadia, offrendo sostegno a chi versa in condizioni di maggiore necessità.

“Il nostro lavoro continua nel solco dei valori di Nadia: coraggio, determinazione e altruismo – ha dichiarato Margherita Rebuffoni sempre a BresciaOggi –. Ogni iniziativa è un tassello per costruire quel futuro di speranza che lei desiderava tanto”.

Nadia Toffa è morta per un cancro al cervello all’età di 40 anni. Una malattia terribile, ultra aggressiva e tra le più letali. “Lo so che devo morire. Non piango per me. Sto piangendo per mia madre, perché mia mamma resterà senza una figlia e questo non è naturale, non si può accettare”, aveva dichiarato la giornalista.

Cos’è il glioblastoma

Il glioblastoma è una forma di tumore cerebrale maligno e molto aggressivo, noto anche come glioma o astrocitoma di IV grado o glioblastoma multiforme. Rappresenta il 45% circa di tutti i tumori cerebrali ed ha origine da uno specifico gruppo di cellule nervose chiamato glia. Il glioblastoma è il tumore cerebrale maligno più aggressivo e frequente nell’adulto. Si sviluppa dalle cellule gliali, in particolare dagli astrociti, e appartiene al grado IV secondo la classificazione dell’OMS per i tumori del sistema nervoso centrale. Caratterizzato da una crescita rapida e infiltrante, il glioblastoma tende a invadere i tessuti circostanti, rendendo difficile la rimozione completa chirurgica. I sintomi variano a seconda della sede tumorale, ma possono includere cefalea, crisi epilettiche, deficit neurologici focali e alterazioni cognitive. La diagnosi si basa su imaging (RMN con contrasto) e conferma istologica. Il trattamento prevede una combinazione di chirurgia, radioterapia e chemioterapia con temozolomide. (dal sito del Policlinico Gemelli di Roma)

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