Zerocalcare non partecipa a Più Libri Più Liberi: “Non condivido spazi con i nazisti, è un mio paletto. Significa accettare che sono tutte opinioni uguali”

Il Fatto Quotidiano - Wednesday, December 3, 2025

Zerocalcare ha annunciato che non sarà alla fiera romana Più Libri Più Liberi. Dopo l’appello lanciato da oltre 80 autori, autrici, case editrici e personalità del mondo della cultura, rivolto all’Associazione Italiana Editori e firmato tra gli altri anche da Alessandro Barbero e Antonio Scurati, in cui si chiedevano spiegazioni sulla presenza tra gli stand della casa editrici Passaggio al Bosco, considerata vicina a idee che esaltano il nazifascismo e l’antisemitismo, il fumettista romano ha deciso di tirarsi fuori dalla kermesse.

Con un video pubblicato sui suoi canali social, Zerocalcare ricostruisce le motivazioni che lo hanno portato a rinunciare alla fiera. In particolare Michele Rech, nome di battesimo del fumettista, spiega perché la casa editrice, secondo lui, ha “tutta roba che onestamente pare proprio razzista”. Ma il problema, continua, “non è manco questo perché alla fine le fiere so sempre piene di roba orrenda – dice ancora – è che questi sono pure militanti, stanno facendo un’operazione politica di livello alto”.

Il fumettista, quindi, spiega di essere cresciuto con un paletto, ovvero che “non si condividono spazi con i nazisti“. “Perché stare in un contenitore insieme a loro è come avere un catalogo e dire vedi qua ci sono i razzisti, qua gli antirazzisti, qua i fascisti e qua gli antifascisti – continua – Cioè significa accettare che sono tutte opinioni uguali e una vale l’altra. Ma è davvero così? Davvero per le istituzioni culturali di questo paese, per chi da anni ci squaglia il ca**o facendo la morale con discorsi altissimi sull’importanza della memoria, della democrazia, del rispetto, è possibile che per loro il nazismo e l’antinazismo siano la stessa cosa?”. La domanda, spiega ancora, andrebbe girata all’Associazione italiana editori. Domanda che, però, è già stata fatta, con l’Aie che ha risposto di “non chiedere l’orientamento politico a nessun editore”. “Ma davvero le SS sono un orientamento politico che va garantito?”, si chiede ancora Zerocalcare, che spiega poi perché lui proprio non possa partecipare. Zerocalcare suggerisce di trovare un altro modo per farsi sentire, altrimenti, “io non so se posso continuare a partecipare alle fiere di questo Paese, perché ogni volta salta fuori una cosa così e con sta pantomima continua io pure sto contribuendo a trasformare una cosa molto seria in una barzelletta”.

Nella didascalia del video Zerocalcare riflette anche sulla difficoltà, oggi, di applicare quel paletto. “Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato – conclude – Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace. Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro”.

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