Zerocalcare ha annunciato che non sarà alla fiera romana Più Libri Più Liberi.
Dopo l’appello lanciato da oltre 80 autori, autrici, case editrici e personalità
del mondo della cultura, rivolto all’Associazione Italiana Editori e firmato tra
gli altri anche da Alessandro Barbero e Antonio Scurati, in cui si chiedevano
spiegazioni sulla presenza tra gli stand della casa editrici Passaggio al Bosco,
considerata vicina a idee che esaltano il nazifascismo e l’antisemitismo, il
fumettista romano ha deciso di tirarsi fuori dalla kermesse.
Con un video pubblicato sui suoi canali social, Zerocalcare ricostruisce le
motivazioni che lo hanno portato a rinunciare alla fiera. In particolare Michele
Rech, nome di battesimo del fumettista, spiega perché la casa editrice, secondo
lui, ha “tutta roba che onestamente pare proprio razzista”. Ma il problema,
continua, “non è manco questo perché alla fine le fiere so sempre piene di roba
orrenda – dice ancora – è che questi sono pure militanti, stanno facendo
un’operazione politica di livello alto”.
Il fumettista, quindi, spiega di essere cresciuto con un paletto, ovvero che
“non si condividono spazi con i nazisti“. “Perché stare in un contenitore
insieme a loro è come avere un catalogo e dire vedi qua ci sono i razzisti, qua
gli antirazzisti, qua i fascisti e qua gli antifascisti – continua – Cioè
significa accettare che sono tutte opinioni uguali e una vale l’altra. Ma è
davvero così? Davvero per le istituzioni culturali di questo paese, per chi da
anni ci squaglia il ca**o facendo la morale con discorsi altissimi
sull’importanza della memoria, della democrazia, del rispetto, è possibile che
per loro il nazismo e l’antinazismo siano la stessa cosa?”. La domanda, spiega
ancora, andrebbe girata all’Associazione italiana editori. Domanda che, però, è
già stata fatta, con l’Aie che ha risposto di “non chiedere l’orientamento
politico a nessun editore”. “Ma davvero le SS sono un orientamento politico che
va garantito?”, si chiede ancora Zerocalcare, che spiega poi perché lui proprio
non possa partecipare. Zerocalcare suggerisce di trovare un altro modo per farsi
sentire, altrimenti, “io non so se posso continuare a partecipare alle fiere di
questo Paese, perché ogni volta salta fuori una cosa così e con sta pantomima
continua io pure sto contribuendo a trasformare una cosa molto seria in una
barzelletta”.
Nella didascalia del video Zerocalcare riflette anche sulla difficoltà, oggi, di
applicare quel paletto. “Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva
semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato – conclude – Penso
che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace.
Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far
sentire le loro voci e faccio il tifo per loro”.
L'articolo Zerocalcare non partecipa a Più Libri Più Liberi: “Non condivido
spazi con i nazisti, è un mio paletto. Significa accettare che sono tutte
opinioni uguali” proviene da Il Fatto Quotidiano.