“Se cominciamo a censurare chi non ci piace, e loro certamente non mi piacciono,
si sa dove comincia e non si dove finisce. Le censure poi diventano
contrapposte, abbiamo visto a Torino, ad esempio, un convegno di contrari alla
guerra censurato”. Lo ha detto Antonio Padellaro che a margine della
presentazione del libro Antifascisti immaginari (edito da Paper First) a Più
Libri, Più Liberi in corso a Roma, ha commentato la polemica intorno alla
presenza in fiera della casa editrice Passaggio al bosco, accusata di essere
nazifascista. “L’effetto – ha sottolineato Padellaro – poi è contrario, la gente
si incuriosisce e lo stand accusato di neofascismo è affollato”. Padellaro ha
poi ribadito l’importanza di attuare e rispettare la nostra Costituzione. “Nasce
dalla lotta di Liberazione e dovrebbe essere al centro del dibattito politico. È
evidente invece che il ripudio della guerra viene ignorato. Si continua a dire
che bisogna prepararsi alla guerra e nessuno ci ha spiegato dov’è il pericolo.
La leva volontaria? È la premessa a quella obbligatoria. Perché dobbiamo
mobilitarci e contro chi? Queste sono le grandi domande a cui dovremmo
rispondere”
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L'articolo Padellaro a Più Libri, Più Liberi: “La protesta alla fiera? Rischioso
censurare chi non ci piace, non sappiamo dove si finisce” proviene da Il Fatto
Quotidiano.