
A novembre crolla la fiducia dei consumatori. “Possibile gelata sui consumi di Natale”
Il Fatto Quotidiano - Thursday, November 27, 2025A novembre, mentre dalle audizioni sulla manovra emergeva come gli italiani non possano aspettarsi grande sollievo dalle misure di finanza pubblica messe in campo dal governo, la fiducia dei consumatori è crollata. L’Istat ha rilevato che l’indice è sceso da 97,6 a 95, il valore più basso da aprile. Un andamento che stride con il progresso della fiducia delle imprese, in salita da 94,4 a 96,1. L’Unione nazionale consumatori paventa “una possibile gelata sui consumi di Natale” e Federconsumatori attacca: “Non potrebbe essere diversamente in una situazione in cui le condizioni delle famiglie peggiorano di giorno in giorno e non c’è nessun provvedimento all’orizzonte per migliorarle”.
Tra i consumatori, l’istituto di statistica evidenzia un diffuso deterioramento delle opinioni, ancora più marcato sulla situazione futura: il clima economico cala da 99,3 a 96,5, il clima personale scende da 97 a 94,5, quello corrente passa da 100,2 a 98,6 e quello futuro diminuisce da 94,1 a 90,2. Con riferimento alle imprese, invece, l’indice aumenta nei servizi di mercato (da 95,1 a 97,7) e nel commercio al dettaglio (da 105,2 a 107,3) e cresce anche nell’industria manifatturiera (da 88,4 a 89,6), mentre cala nelle costruzioni da 103,2 a 102,6.
“Crollano sia il giudizio che le attese sulla situazione della famiglia, rispettivamente di 3,5 e di 4,4 punti percentuali”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori. “Come se non bastasse, scendono anche le opportunità attuali di acquistare beni durevoli, ossia proprio quei prodotti che tipicamente si acquistano a Natale. Se a questo si aggiunge che a novembre è scattato anche il bonus elettrodomestici, il quadro diventa sconfortante e attesta la gravità della situazione, con i consumi al palo e la crescita asfittica del Pil, tendenze contro le quali la manovra di bilancio di quest’anno non fa nulla, dato che il 62,2% delle risorse aiuterà il 20% più ricco della popolazione, come attestano i dati Istat”.
“È necessario un intervento deciso e immediato da parte del governo per arginare questa situazione e dare risposte ai cittadini”, avvisa Federconsumatori, che chiede misure per rimodulare l’Iva sui beni di largo consumo, creare un Fondo di contrasto alla povertà energetica e alla povertà alimentare, risorse adeguate per sanità pubblica e diritto allo studio e una riforma fiscale equa, che sostenga i redditi bassi e medi.
L’Ufficio studi Confcommercio rincara: “Anche se le interviste si sono svolte prima dell’inizio della Black Week, quindi senza incorporare pienamente la percezione favorevole di apertura della più importante stagione degli acquisti – dal Black Friday ai consumi di dicembre e, passando per il Natale, quelli legati ai saldi invernali – il segnale proveniente dalle famiglie non è dei più rassicuranti. Sensazioni, queste, in netta controtendenza con le indicazioni degli imprenditori, in particolare di quelli operanti nel turismo e nel commercio al dettaglio, che mostrano apprezzabili segnali di recupero della fiducia con attese favorevoli per le dinamiche della domanda nei mesi finali dell’anno”.
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