“È una vita che mi sento dire che ho il fisico sbagliato. Io ho perso, perché due amiche si sono ritirate per questi motivi”: la denuncia di Elisa Molinarolo

Il Fatto Quotidiano - Thursday, November 27, 2025

“Mi faccio ancora portavoce e dico che non bisogna stare zitti. Denunciamo: forse uno non fa la differenza, ma se siamo in tanti forse qualcosa cambierà“. Elisa Molinarolo non si nasconde mai quando c’è da parlare di body shaming nello sport, in particolare nell’atletica. Poco più di un anno fa, dopo uno splendido sesto posto nella finale del salto con l’asta alle Olimpiadi di Parigi 2024, denunciò i commenti sul fisico e le offese ricevute sui social: non solo pubblicamente, ma anche in tribunale. Il suo caso è stato archiviato: “Chi mi offende per il fisico la passa liscia“, raccontò Molinarolo con tanta delusione pochi mesi dopo. Oggi però l’atleta azzurra, 31 anni e tre volte campionessa italiana di salto con l’asta, rivendica quel gesto e lo considera comunque fondamentale per continuare a combattere il body shaming e aiutare le nuove generazioni di atlete: “Alla fine sono stata anche in diretta tv, ci sono stati articoli su giornali importanti, e quindi l’obiettivo di parlare di questo argomento è stato raggiunto”.

Molinarolo ha affrontato queste tematiche durante un’intervista a OA Focus, trasmissione che va in onda sul canale YouTube di OA Sport. “È una vita che mi sento dire che ho il fisico sbagliato, perché quando facevo ginnastica ero troppo alta, poi ero troppo grassa“. La giovane veronese infatti aveva cominciato con la ginnastica artistica, poi è passata alla pedana del salto con l’asta: “Fortunatamente nell’atletica ho trovato Marco Chiarello, che è il mio allenatore dal primo minuto in cui ho messo piede in campo. È stata una delle mie grandi fortune, perché non ha mai forzato la mano su questo argomento, appena ha percepito che per me l’alimentazione ed il mio corpo erano un argomento un pochettino delicato, non si è mai permesso di entrare a gamba tesa come invece hanno fatto nella ginnastica per anni”.

Sul caso di body shaming dopo le Olimpiadi di Parigi, Molinarolo ha spiegato: “Io sono abituata a sentirmi dire che ho il fisico sbagliato per fare quello che faccio, ma mi sembra assurdo che tu mi venga a dire, dopo un sesto posto alle Olimpiadi, che avevo un fisico impresentabile per l’occasione. Ho fatto il record personale in una finale olimpica, avrei potuto fare molto meglio?”. Molinarolo ha deciso di esporsi in prima persona anche per difendere le sue giovani compagne, per far capire loro che il body shaming non è normale: “Nell’ultimo anno in campo avevamo proprio vissuto, soprattutto con le ragazze più piccole, dei momenti veramente difficili e delicati“. L’astista prosegue: “Questi social mostrano sempre il fisico perfetto, mostrano la donna senza un filo di cellulite e senza una smagliatura, ed io ho sempre cercato di dire a queste ragazze che non è vero, perché le foto sono ritoccate, fidatevi di me. Magari parlo anche di atleti con cui gareggio, fidatevi che sui social sembra che siano perfette, ma quando poi le vedi da vicino hanno anche loro le imperfezioni“.

Affrontando questo argomento, Molinarolo si lascia andare anche a un po’ di sconforto: “Io ho perso, nel senso che si sono ritirate dall’attività due compagne di allenamento per motivi legati all’alimentazione e per motivi legati appunto al corpo, che inizia a cedere da dentro, perché ovviamente se non metti benzina dentro, il corpo cede ad un certo punto”. “Quindi ero veramente arrabbiata, perché non solo perdi delle atlete, ma perdi anche a volte delle amiche per questo argomento”, ha aggiunto l’atleta azzurra, tornando sulle motivazioni della sua denuncia.

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