
Kia Stonic 2026, la prova de Il Fatto.it – Design aggiornato e mild hybrid che convince – FOTO
Il Fatto Quotidiano - Monday, December 1, 2025
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La nuova Kia Stonic 2026 si presenta con una veste tutta diversa, con più tecnologia a bordo e una dotazione di sicurezza che fino a poco tempo fa era riservata a modelli di categoria superiore. Abbiamo passato una giornata al volante della versione mild hybrid da 115 cavalli per capire quanto sia cambiata davvero rispetto al passato e se abbia le carte in regola per restare uno dei B-SUV che destano più curiosità sul mercato italiano in questo periodo.
Il cambio manuale a sei marce ha innesti puliti e un rapporto che permette di sfruttare bene il motore tra i 2.000 e i 4.500 giri. Il supporto del sistema MHEV si avverte nelle ripartenze, quando il motorino elettrico aiuta a rendere più morbido il passaggio dal rilascio all’accelerazione. Lo sterzo è leggero nei parcheggi e più consistente quando la velocità sale, stesso discorso per le sospensioni: pensate per il comfort cittadino, mantengono tuttavia una buona compostezza anche nelle strade extraurbane.
Il restyling ha cambiato parecchio soprattutto l’anteriore, dove i fari full LED verticali con firma Star Map e la calandra ridisegnata danno al frontale un’aria più moderna. Le proporzioni restano quelle tipiche di un B-SUV da città: poco più di 4,17 metri, ideale per muoversi negli spazi stretti. I cerchi cambiano in base all’allestimento, dai 16″ della Urban ai 17″ della Style e GT-Line, con disegni dedicati. La gamma colori è ampia e include tinte inedite pensate per far risaltare le linee della carrozzeria, anche se dietro cambia la firma luminosa dei fari e il paraurti assume un look più robusto. Sulla GT-Line spuntano elementi estetici specifici come paraurti sportivi, specchietti neri lucidi e cerchi dedicati.
È salendo a bordo che si nota il cambiamento più forte. La plancia è stata interamente ripensata, con un unico pannello che integra i due schermi da 12,3″, uno per la strumentazione e l’altro per l’infotainment. Comodo lo switch digitale che permette di passare dai comandi del clima a quelli multimediali, mentre sul tunnel centrale troviamo il freno elettronico, la ricarica wireless da 15 W e porte USB/USB-C.
I materiali restano rigidi, ma la qualità è cresciuta grazie a finiture più curate e assemblaggi più solidi. Lo spazio anteriore è buono, dietro si sta comodi in due, mentre il bagagliaio (capienza 353 litri o 1.155 con i sedili abbattuti) mantiene la forma regolare e il piano di carico a doppio livello.
La nuova Stonic porta su un suv compatto funzioni tecnologiche che fino a poco tempo fa erano riservate a modelli più costosi, come ad esempio la Digital Key 2.0, che permette di aprire e avviare l’auto usando lo smartphone e di condividere la chiave digitale con altri membri della famiglia. Il sistema di infotainment è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto e aggiornabile via OTA, mentre l’interfaccia è risultata veloce, intuitiva e con icone ben visibili. Ottima anche fornitura degli ADAS di serie, che includono frenata automatica con riconoscimento di auto, pedoni e ciclisti, mantenimento di corsia, assistente alla seguente della corsia, riconoscimento limiti, cruise control e Multi-Collision Brake. Con il DCT compaiono anche Smart Cruise Control e Highway Driving Assist.
La gamma motori comincia con il 1.0 T-GDi da 100 CV con cambio manuale, pensato per chi usa l’auto soprattutto in città, ma la versione secondo noi più equilibrata resta la 1.0 T-GDi MHEV da 115 CV, disponibile con manuale o automatico DCT a sette rapporti, che consente prestazioni giuste per ogni situazione e allo stesso tempo consumi contenuti. Chi percorre molti chilometri all’anno tenga presente che nel 2026 arriverà una versione benzina/GPL, in modo da contenere ancora di più i consumi.
Sono tre gli allestimenti disponibili (Urban, Style e GT-Line), mentre i prezzi partono da 22.800 euro per la 1.0 da 100 CV e arrivano a poco più di 30.000 euro per la GT-Line con cambio automatico DCT, ma con le promozioni di lancio la cifra della base può scendere fino a 17.950 euro.
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