Francia, la nuova droga dello sballo è il gas esilarante: il ministro Darmanin propone di inserirlo nella lista degli stupefacenti

Il Fatto Quotidiano - Friday, December 12, 2025

“Il protossido di azoto deve essere considerato uno stupefacente”, ha detto stamattina Gérald Darmanin su BFM TV. Il ministro della Giustizia “auspica” una rapida iscrizione della sostanza nella lista delle sostanze stupefacenti e propone un divieto esplicito di consumo al volante, con la possibilità di sequestro dell’auto in caso di violazione. Parigi prepara dunque una stretta sulla regolamentazione del cosiddetto gas esilarante.

Proprio ieri, Darmanin è andato a Lille a incontrare la madre di Mathis, il giovane di 19 anni morto il primo novembre scorso dopo essere stato investito su un asse principale della città da un automobilista che fuggiva un controllo della polizia: l’uomo era risultato positivo al protossido di azoto. L’avvocato della famiglia di Mathis, Antoine Régley, ha chiesto al governo un intervento urgente, limitando la “vendita e l’acquisto del protossido di azoto ai soli professionisti autorizzati per decreto, su presentazione di apposita documentazione, da rivenditori specializzati”.

L’allarme legato all’uso ricreativo del gas cresce in Francia dopo diversi episodi drammatici. Nella notte del 3 dicembre scorso tre ragazzi, di 14, 15 e 19 anni, sono morti ad Alès, nel Gard, in un incidente stradale: il giovane che era al volante ha mancato una curva e l’auto è finita nella piscina di un’abitazione privata. Rimasti intrappolati all’interno del veicolo, i tre giovani sono morti annegati e sono stati ritrovati solo al mattino. Nel mezzo sono state rinvenuto diverse bombole di protossido di azoto e il conducente è risultato positivo al test.

Usato legalmente in cucina come propellente, ad esempio nelle bombolette di panna montata, e in medicina come anestetico e analgesico, il protossido di azoto, un gas incolore e quasi inodore, è teoricamente vietato ai minori in Francia dal 2021. La legge prevede una multa di 3.750 euro per chi lo vende illegalmente a un minore e di 15.000 euro per chi ne incita il consumo. Ne è anche vietata la vendita dal tabaccaio e nei bar. Di fatto è sempre più diffuso e popolare tra i giovani, anche giovanissimi, che riescono a procurarselo facilmente sui social. Inoltre, costa poco e l’effetto euforico è di breve durata: elementi per cui viene percepito, a torto, come “sostanza sicura”. Da parte loro, le agenzie sanitarie regionali (Ars) segnalano effetti che vanno dal disorientamento alle allucinazioni, dall’oscuramento della vista alla perdita di conoscenza fino a danni neurologici.

I dati statistici sono rari. L’ultimo studio di Santé Publique France, del 2022, indicava che il 14% dei giovani tra i 18 e i 24 anni aveva già inalato il gas e che oltre il 3% lo usava con gli amici per sballarsi. Un recente sondaggio Ipsos indica che in Francia un giovane di meno di 35 anni su dieci ne ha fatto uso “a scopi ricreativi”, in discoteca o con gli amici, e la metà mentre era al volante. La percezione del rischio resta bassa: il 10% dei giovani tra i 16 e i 24 anni non ritiene pericoloso respirarlo prima o durante la guida. A fine ottobre la Fondazione Vinci Autostrade ha avviato una campagna di prevenzione sul consumo del gas esilarante sulle strade, rivelando che “sempre più bombole vengono trovate lungo gli assi autostradali e sulle aeree di sosta”.

In Europa, dove il fenomeno cresce ovunque, l’Olanda ha vietato dal 2023 la vendita e la detenzione del protossido di azoto, inserendolo nella lista delle sostanze vietate dalla legge sugli stupefacenti. In Francia, benché il Paese sia tra i più esposti, la legislazione avanza più lentamente, ma qualcosa si sta muovendo. A marzo il Senato ha adottato un progetto di legge “volto a rafforzare la lotta contro gli usi impropri del protossido di azoto”, presentata dal senatore del partito radicale di sinistra (Prg) Ahmed Laouedj. Il testo prevede il divieto di vendita durante le ore notturne, una multa di 1.500 euro per chi abbandona cartucce o bombole sulla via pubblica e un inasprimento delle sanzioni in caso di violazione del divieto di vendita ai minorenni. Ma il provvedimento non si spinge fino a vietare la vendita ai privati. Dovrà ora essere esaminato dall’Assemblea nazionale.

Nel frattempo, anche in vista delle feste di fine anno, si moltiplicano le iniziative locali. In diverse città, Cannes, Bayonne, Grenoble, Colmar, Rodez, Lille, Orléans o ancora Nancy, i comuni e le prefetture locali hanno adottato ordinanze che vietano la detenzione, il trasporto e il consumo del protossido di azoto, sanzionando l’abbandono di bombole e cartucce negli spazi pubblici. La stampa regionale ha segnalato a metà agosto il sequestro di quasi 350 bombole in un minimarket di Digione. In questo contesto, la ministra delegata agli Interni, Marie-Pierre Vedrenne, è stata a Mions, vicino a Lione, dove i casi di utilizzo improprio del gas sono in forte aumento, per partecipare a una serie di incontri centrati sulla prevenzione, il rafforzamento degli interventi sul territorio e il sostegno di politiche di educazione rivolte ai più giovani.

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