Dal prossimo anno l’Agenzia delle Entrate potrà accedere direttamente alle spese
sanitarie e veterinarie dei contribuenti durante i controlli formali sulle
dichiarazioni dei redditi. La novità è stata introdotta dal decreto Mef del 29
ottobre 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 novembre, che ridisegna le
regole di trasmissione e gestione dei dati del Sistema Tessera sanitaria.
La modifica riguarda la fase di controllo, quella in cui l’Agenzia verifica la
correttezza delle detrazioni indicate nel 730 o nel modello Redditi. Dal 2026,
per le dichiarazioni selezionate centralmente ai sensi dell’articolo 36-ter del
Dpr 600/73, i funzionari degli uffici territoriali potranno consultare online il
dettaglio delle spese sostenute dal contribuente e dai familiari fiscalmente a
carico: visite, analisi, prestazioni specialistiche, fatture veterinarie. Tutto
ciò che è stato trasmesso dagli operatori sanitari al Sistema TS diventerà
direttamente visionabile ai fini del controllo.
Il decreto interviene anche sulle scadenze: l’invio dei dati al Sistema TS
diventa annuale, con trasmissione entro il 31 gennaio dell’anno successivo. Una
semplificazione che sostituisce i precedenti flussi semestrali. Per i dati
relativi al 2025, la scadenza è fissata al 31 gennaio 2026.
La possibilità di consultare il dettaglio delle spese è un cambio di passo nei
controlli formali. Finora Caf e professionisti potevano basare il visto di
conformità sul prospetto scaricato dal Sistema TS, autocertificato dal
contribuente, senza dover verificare uno per uno scontrini e fatture. Una
modalità ammessa dall’Agenzia con una Faq del 17 luglio, utile in una fase di
progressivo ampliamento della dichiarazione precompilata. In sede di verifica,
però, le risultanze del TS non erano sempre sufficienti: alcune spese, pur
correttamente trasmesse, venivano escluse dalla precompilata dal software,
costringendo i contribuenti a recuperare la documentazione cartacea.
Con il nuovo sistema, il funzionario potrà invece vedere direttamente online
ogni fattura caricata su TS e confermare (o contestare) la detrazione senza
richiedere documenti aggiuntivi. Il controllo diventa così più rapido e più
approfondito. Resta però l’obbligo di conservare le prove per alcune tipologie
di spesa: quelle per cui il contribuente ha esercitato l’opposizione all’invio e
quelle che non transitano nel Sistema TS – come cure effettuate all’estero,
acquisti online o prestazioni pagate in supermercati e parafarmacie non
abilitate.
L'articolo Dal 2026 le Entrate controlleranno i dati sulle spese sanitarie
inserite nella dichiarazione dei redditi proviene da Il Fatto Quotidiano.