Credeva di essere a Capri ma era finito a Procida. Colpa del vento di libeccio
che ha spinto un 80enne svedese fuori rotta. Il velista, partito dalla Sicilia
con la sua imbarcazione, è stato soccorso infreddolito e spaesato dalla Lega
Navale Italiana di Procida. Il rischio era alto, perché il mezzo ormai fuori
controllo rischiava di sbattere contro i traghetti nel porto di Marina Grande.
La sera di sabato 24 il vento soffiava forte sull’isola e, intorno alle 21.30, è
apparsa tra le ombre delle barche in riposo e gli scogli frastagliati la
Hall&Bberg-Rassy 310 dell’anziano ormai ingovernabile. Ad accorgersi della
situazione per primo è stato il comandante dei Carabinieri di Procida, Antonio
Di Francia, che ha lanciato i soccorsi. La barca intralciava le manovre dei
traghetti commerciali ed è stata ormeggiata con l’aiuto del personale Lni presso
la loro base navale.
Pochi danni, per fortuna, e solo qualche sartia piegata. Da capire se l’arrivo a
Procida da parte dell’uomo sia stato casuale oppure una richiesta d’aiuto. A
colpire però è stata la richiesta dell’anziano di non lasciare l’imbarcazione
per la notte, chiedendo di dormirci a bordo. Richiesta a cui il 118, arrivato ad
assisterlo, ha dovuto esprimere il suo diniego convincendolo a riposare in un
B&B nelle vicinanze.
L'articolo Voleva arrivare a Capri ma finisce a Procida: velista svedese di 80
anni perde il controllo della barca. Salvato dalla Lega Navale proviene da Il
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