Emma Bonino è stata dimessa dall’ospedale San Filippo Neri di Roma dove era
ricoverata dallo scorso lunedì primo dicembre. “Siamo felici di annunciare che
Emma è finalmente tornata a casa e che le sue condizioni sono stabili“, si legge
in un post pubblicato sui social di +Europa. “Il nostro Paese ha ancora un
profondo bisogno della sua visione, della sua forza e della sua determinazione.
Proprio oggi, mentre l’Europa affronta un attacco senza precedenti, vogliamo
riproporre le sue parole in un’intervista del 2019: parole che suonano più
attuali che mai: “L’Europa che non ci piace è tutta l’Europa che manca e che
dobbiamo fare”.
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condizioni sono stabili” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Non abbiamo particolari informazioni: il quadro è stabile, Emma è vigile, come
è sempre stata, ed è importante adesso vedere come evolveranno le prossime ore,
come si definirà meglio il quadro complessivo”. Lo ha detto il segretario di
+Europa, Riccardo Magi dopo la visita a Emma Bonino, ricoverata in terapia
intensiva nel reparto di Neurologia dell’ospedale San Filippo Neri. “Sono in
corso ulteriori accertamenti e non abbiamo altre informazioni. Comunque Emma è
vigile e cosciente“, ha ribadito Magi, spiegando che “ovviamente è provata da
questa situazione, però è presente. I medici non ci hanno fornito dettagli
ulteriori, quindi è necessario aspettare gli esami che sono ancora in corso”.
Sui problemi respiratori della senatrice Magi ha precisato: “Non ci hanno
confermato questa cosa, quindi non è chiaro. Non abbiamo avuto una diagnosi
chiara e non possiamo fornirla”. Il segretario di +Europa ha poi chiarito le
ragioni del trasferimento dal Santo Spirito al San Filippo Neri: “La decisione è
stata presa dalla struttura dove era ricoverata. Qui c’è una dotazione tecnica e
una specializzazione particolare ritenute più adeguate alla situazione di Emma e
al suo decorsi. Nei giorni precedenti non aveva avuto particolari malori – ha
aggiunto – e le sue condizioni, dopo l’ultimo ricovero, erano buone, pur
restando sotto controllo”. Magi ha infine ringraziato “per la grande solidarietà
arrivata da istituzioni, amici e avversari politici, indistintamente. È un
segnale importante dell’affetto e della stima che circondano Emma”. Bonino, ha
concluso, “ci è sembrata molto stanca e affaticata, però vigile: ed è questo
l’aspetto più importante in questo momento”.
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Emma Bonino è ricoverata in terapia intensiva all’ospedale Santo Spirito di Roma
per un’insufficienza respiratoria, ma al momento – secondo le informazioni
trapelate – è vigile.
Radicale della prima ora, Bonino per anni ha combattuto contro un tumore,
microcitoma polmonare dicono i freddi referti. Si tratta di una forma aggressiva
di cancro ai polmoni che le è stata diagnosticata nel 2015. Dopo 8 anni di cure,
nel 2023 aveva annunciato la conclusione delle terapie. Nell’ottobre del 2024
era stata ricoverata per problemi respiratori. Dimessa dopo una settimana, il 5
novembre aveva ricevuto a sorpresa la visita di Papa Francesco.
Iscritta al Partito radicale dal 1975, ha svolto un ruolo di primo piano nelle
campagne per la liberalizzazione dell’aborto e contro il nucleare, realizzate
mediante la propaganda referendaria e la disobbedienza civile. Negli anni
seguenti ha promosso numerose iniziative per la liberalizzazione delle droghe
leggere e la distribuzione controllata di eroina mentre, sul piano
internazionale, si è impegnata nella difesa dei diritti civili e politici, per
l’abolizione della pena di morte e contro la fame nel mondo.
Deputata dal 1976 al 1994, è stata presidente del Partito radicale
transnazionale dal 1991 al 1993, e dal 1993 al 1994 ha ricoperto la carica di
segretario. Eletta al Parlamento europeo nel 1979 e nel 1984, è stata
riconfermata nelle elezioni europee del giugno 1999, alle quali si è presentata
con una propria lista denominata Lista Bonino ottenendo l’8,5% dei consensi,
dopo l’esperienza come commissaria Ue per la Politica dei consumatori, la pesca
e gli aiuti umanitari su indicazione del governo Berlusconi dopo che pochi mesi
prima era stata eletta deputata con il sostegno del centrodestra.
Ha mantenuto la carica di deputata europea fino al maggio 2006: a seguito della
vittoria del centrosinistra nelle elezioni politiche è stata eletta deputato per
la Rosa nel pugno e nominata ministra per il Commercio Internazionale e per le
Politiche Europee nel governo Prodi. Alle elezioni politiche del 2008 si è
candidata nelle liste del Partito democratico ed è stata eletta senatrice,
divenendo vicepresidente del Senato. Tra il 2013 e il 2014 è stata nuovamente
ministra, nominata da Enrico Letta agli Esteri nel governo di larghe intese.
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