Giancarlo Magalli è uno degli ospiti del nuovo appuntamento di “Ciao Maschio” di
Nunzia De Girolamo, in onda sabato 13 dicembre alle 17.05 su Rai 1. Magalli
ripercorre la sua formazione, gli inizi della carriera e una vita professionale
attraversata da collaborazioni decisive e da una franchezza che non ha mai
rinnegato.
“Avevo come compagni di scuola Mario Draghi, con cui sono rimasto amico e ogni
tanto ci sentiamo, Luca Di Montezemolo, Gianni Di Gennaro, l’ex capo della
Polizia. Una classe piuttosto particolare”, ha affermato. E ancora: “Ero io che
facevo copiare loro. Tranne Draghi: lui era sempre il primo della classe, non
abbiamo dubbi”.
Magalli racconta poi la nascita di uno dei programmi più iconici della
televisione italiana, nato quasi per caso: “Eravamo io, Gianni Boncompagni e
altri amici. Avevamo scritto il programma per Gianni Morandi, che inizialmente
aveva detto sì. Poi cambiò idea. Fu allora che Boncompagni disse: Guarda che
Raffaella Carrà lo farebbe benissimo. Lei si presentò alla prima puntata
dicendo: Io sono qui a fare un lavoro che non so se so fare, spero almeno di
impararlo. Quell’umiltà colpì il pubblico. La diva che ammette una sua
debolezza”.
Il racconto si fa poi più netto e personale quando si parla di Pippo Franco, con
cui Magalli ha condiviso una lunga stagione professionale: “Sono stato il suo
autore per tredici anni. Negli anni Settanta tutto quello che faceva, cinema,
radio, televisione, teatro, cabaret, era scritto da me. Di recente gli hanno
fatto una lunga intervista sulla sua vita. Ha nominato tutti, tranne me. Forse
si è dimenticato”.
L'articolo “Raffaella Carrà si è presentata in tv dicendo: ‘sono qui a fare un
lavoro che non so fare, spero di impararlo’. Quell’umiltà colpì tutti”: così
Giancarlo Magalli proviene da Il Fatto Quotidiano.