La famiglia nel bosco accetta l’immobile offerto da un privato: “Rispetta il nostro stile”. Ecco dove vivranno – Foto

Il Fatto Quotidiano - Saturday, November 29, 2025

I genitori della “famiglia nel bosco”, Nathan e Catherine, hanno accettato un immobile offerto gratuitamente da un privato cittadino che permetterà loro di riunirsi dopo l’allontanamento dei tre figli minori disposto dal Tribunale per i minori dell’Aquila verso una struttura protetta dove i bambini sono rimasti con la madre. La decisione arriva pochi giorni dopo che i coniugi avevano negato con forza di aver rifiutato aiuti e supporto da enti pubblici o privati per una sistemazione alternativa, ribadendo che era “assolutamente falso” quanto si diceva in merito a un loro presunto rifiuto di aiuto. I legali della coppia, gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas, hanno reso noto tramite comunicato che l’accettazione dell’immobile è stata presa “pur di ovviare alle criticità igienico sanitarie riscontrate”.

I due genitori hanno definito la mossa non un “passo indietro, ma un passo avanti che consente di tornare a vivere secondo il proprio credo e la propria voglia di libertà”. L’alloggio accettato è un casolare appena ristrutturato nel bosco di Palmoli, offerto in comodato gratuito da Armando Carusi, un ristoratore di Ortona., che ha concesso all’Ansa le foto dell’immobile. Il padre, Nathan, ha visitato la residenza autonoma – dotata di almeno due ampie stanze, cucina, un pozzo per l’acqua, bagno a secco e locali per gli animali – ed è rimasto “affascinato” dalla struttura che rispecchia il loro stile di vita, tanto da essere colpito anche da alcuni antichi attrezzi in legno presenti. I coniugi hanno depositato nei giorni scorsi un reclamo avverso l’ordinanza di allontanamento, il cui fine dichiarato era la salvaguardia e la tutela del benessere psicofisico dei bambini.

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

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Il casolare offerto gratuitamente

In relazione alle dinamiche difensive, gli attuali legali hanno invece precisato l’avvicendamento con il precedente difensore, l’avvocato Giovanni Angelucci. Attraverso un comunicato, Femminella e Solinas hanno chiarito che “non vi è stata alcuna rinuncia, ma revoca”. Hanno spiegato che i loro assistiti hanno deciso di revocare il precedente difensore a causa di “criticità legate ad una puntuale interpretazione di segmenti processuali”. Secondo i legali, se tali segmenti fossero stati correttamente individuati e chiariti, avrebbero potuto condurre “sin da subito, ad un approdo diverso”. L’auspicio finale dei nuovi difensori è che, chiuso il capitolo delle dichiarazioni definite illegittime, l’attenzione possa limitarsi alla convergenza di forze per ottenere il ricongiungimento familiare.

A preoccupa ancora è invece l’atteggiamento contro la magistratura. Il presidente facente funzione della Corte di appello di Firenze, Isabella Mariani, ha espresso “seria preoccupazione” per quello che ha definito un “attacco così strumentale e così violento” alla magistratura. Mariani ha sottolineato come i minori vengano allontanati non solo dalla ‘famiglia del bosco’, ma da famiglie di diverse etnie e da famiglie italiane in generale, se sussistono i presupposti. La magistrata ha criticato duramente il fatto che il Guardasigilli Carlo Nordio abbia minacciato ispezioni e procedimenti disciplinari “sulla base di zero dati” e senza aver letto gli atti, pur essendo l’organo che per primo dovrebbe essere neutrale e a difesa dell’indipendenza dei giudici. Ha inoltre definito la rappresentazione del caso fatta dai media, con titoli come “bambini nel bosco,” come un “effetto mediatico” che non traspare dalle carte, ricordando e denunciando l'”attacco così violento, così disinformato” a cui è stata sottoposta una collega, componente di un collegio di cinque.

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