
“Accuse ridicole. Tre perquisizioni in un mese non sono normali. La nuova inchiesta su Garlasco? Fumo”: l’ex procuratore Venditti contro le inchieste di Pavia e Brescia
Il Fatto Quotidiano - Tuesday, December 2, 2025L’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, indagato dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari, torna a respingere con forza ogni addebito legato al suo operato nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Intervistato dal Tg1, il magistrato ha ribadito l’infondatezza delle accuse secondo cui avrebbe ricevuto denaro per chiedere l’archiviazione di Andrea Sempio.
Venditti ha liquidato le contestazioni come totalmente prive di consistenza: “L’accusa di aver ricevuto soldi per archiviare la posizione di Andrea Sempio è, come ho già ripetuto più volte, non infondata, ridicola. E dico solo questo.” L’ex procuratore ricorda inoltre che il giudice per le indagini preliminari, nell’atto di archiviazione, aveva già stigmatizzato il suo operato in relazione alla decisione di indagare su Sempio: “Il gip nel decreto di archiviazione mi ha praticamente scritto a chiare lettere che ho sbagliato, che mi sarei dovuto fermare al rigetto dell’istanza di revisione del gennaio 2017. Avere svolto l’indagine è stato un eccesso di zelo.”
Il nodo delle perquisizioni e l’accusa di “accanimento”
Negli ultimi mesi, la Procura di Brescia ha disposto tre perquisizioni nei confronti di Venditti, tutte annullate dal Tribunale del Riesame, una circostanza che l’ex magistrato ritiene anomala: “Tre perquisizioni nell’arco neppure di un mese non è una cosa normale”. Alla domanda se ritenga di essere diventato oggetto di particolare pressione da parte degli inquirenti, Venditti risponde senza sbilanciarsi: “Questa è una domanda che bisogna fare a loro. Io mi limito a valutare i fatti.”
Il Riesame ha finora respinto per tre volte le richieste degli inquirenti di accedere in modo indiscriminato ai dispositivi informatici sequestrati — computer, telefoni e hard disk — ma la Procura ha presentato ricorso in Cassazione. Un passaggio che non preoccupa Venditti: “Continuo a essere soddisfatto, sentiamo cosa dice la Cassazione.”
Il futuro dell’inchiesta e la partita sul Dna
Con l’incidente probatorio ancora in corso e in attesa dei primi risultati sugli accertamenti genetici riguardanti il Dna trovato sotto le unghie di Chiara Poggi, l’ex procuratore ritiene che l’inchiesta si giocherà sul confronto tecnico tra esperti: “Sarà uno scontro tra periti. Vediamo che cosa salta fuori.” E sulla possibile evoluzione del caso Garlasco, Venditti si mostra categorico:
“Tanto fumo per niente.”
L'articolo “Accuse ridicole. Tre perquisizioni in un mese non sono normali. La nuova inchiesta su Garlasco? Fumo”: l’ex procuratore Venditti contro le inchieste di Pavia e Brescia proviene da Il Fatto Quotidiano.