Castellammare di Stabia, Ruotolo vuole staccare la spina al sindaco del campo largo Vicinanza: “Elezione inquinata dalla camorra”

Il Fatto Quotidiano - Friday, December 12, 2025

“La tua elezione è inquinata dalla camorra, questo consiglio comunale è compromesso da un punto di vista politico e morale”. L’europarlamentare Pd Sandro Ruotolo, consigliere comunale di Castellammare di Stabia (Napoli), vuole staccare la spina al suo sindaco, l’ex direttore de L’Espresso Luigi Vicinanza. E lo motiva con una chilometrica lettera aperta che parte dai tempi dei loro comuni trascorsi giornalistici nei quotidiani di sinistra degli anni ’70, e finisce sui nervi scoperti delle recenti indagini della Dda di Napoli. A novembre gli atti del pm Giuseppe Cimmarotta sugli arresti dei vertici del clan d’Alessandro hanno documentato due circostanze politicamente imbarazzanti. La prima è una telefonata cordiale del maggio 2024, in campagna elettorale, tra il consigliere comunale Gennaro Oscurato e il cassiere del clan Michele Abbruzzese. “Zio Michele, dobbiamo vederci, dobbiamo fare cose importanti insieme”. La seconda riguarda il figlio e il nipote del consigliere comunale Nino Di Maio, indagati per associazione camorristica: l’informativa di Polizia li tratteggia come amici e autisti del boss Pasquale D’Alessandro, uno di loro metteva a disposizione un negozio per gli incontri riservati con gli uomini della cosca.

I due consiglieri non sono indagati ma Vicinanza li ha cacciati dalla maggioranza (“non devono esserci zone d’ombra”) e li ha invitati a dimettersi. Un recalcitrante Di Maio lo ha fatto una settimana dopo un consiglio comunale in cui annunciava il contrario. Oscurato ha disertato quel consiglio ma è rimasto in carica. Il Pd è entrato in fibrillazione, ed ovviamente si è diviso. Per il segretario campano Piero De Luca, l’esperienza Vicinanza “deve andare avanti, il sindaco è una garanzia di legalità”. Per il presidente napoletano Francesco Dinacci “serve una svolta”. Il componente della direzione nazionale Nicola Corrado, figlio di un consigliere comunale stabiese ucciso dalla camorra nel 1992, scrive cose durissime: “Ci siamo assuefatti, sapevamo che decine di candidati erano parenti e cumparielli della camorra? Penso di sì ma ci siamo abituati a votarli come punto di equilibrio e di assuefazione all’esistente”.

Fino alla lettera aperta di Ruotolo, che non è soltanto uno dei quattro consiglieri comunali Pd. E’ il giornalista anticamorra e componente della segreteria nazionale dem che Elly Schlein ha spedito a Castellammare di Stabia come sentinella di legalità su una città che tornava alle urne scottata dallo scioglimento per camorra di una giunta di centrodestra. Città che ora si ritrova ad affrontare le stesse inquietudini, stavolta sul versante centrosinistra-campo largo.

Ruotolo è uscito allo scoperto il giorno prima di una riunione tra il gruppo dem e Vicinanza, poi rinviata a data da destinarsi. Il sindaco per ora non replica ufficialmente, lascia trapelare la volontà di andare avanti “accettando critiche, proposte e sollecitazioni”, ma senza rallentare quello che è il suo attuale obiettivo: far approvare il bilancio di previsione entro la fine dell’anno, prima di Natale se possibile. Senza sforare all’anno successivo, come è prassi nella maggioranza delle amministrazioni locali.

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