Il ministro Matteo Salvini fa la passerella a Cortina dove stanno per cominciare
le gare di coppa del mondo di bob. Elogia i costruttori della pista da 124
milioni di euro, le maestranze, i tecnici e l’impegno del governo italiano per
lo svolgimento delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Quando però gli si chiede
conto dell’impennata di costi, che ha portato a triplicare la spesa per il bob
inizialmente prevista in 45 milioni di euro, il leader leghista comincia a
innervosirsi. Quando un giornalista fa accenno al faro acceso della Corte dei
Conti sugli sprechi e sui bilanci, il ministro delle Infrastrutture fa una
piroetta e abbandona la conferenza stampa convocata davanti a una delle curve
del nuovo impianto Eugenio Monti. Ha appena detto che i Giochi porteranno 5
miliardi di ricchezza al nostro Paese, ma non c’è nemmeno il tempo di obiettare
che quelli sono i soldi che il governo spenderà per finanziare sia
l’organizzazione delle Olimpiadi che le infrastrutture di collegamento, e che si
tratta della stessa cifra che verrà sborsata dai contribuenti italiani. Salvini
si è già allontanato, mentre i bob continuano a scendere. Delusi anche i
giornalisti locali che avrebbero voluto chiedergli conto della nuova cabinovia
di Socrepes che si sta costruendo su una frana, in una guerra contro il tempo
per renderla operativa entro la fine di gennaio, così da portare in quota gli
spettatori delle gare olimpiche.
L'articolo Olimpiadi, Salvini ai giornalisti: “C’era chi non voleva i Giochi, mi
spiace per i gufi ma saranno un successo”. “E i costi triplicati?”. “Un bacione”
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