La Camera dei deputati del Brasile ha approvato nelle prime ore di oggi il
disegno di legge sulle pene, presentato da Paulinho da Força (Solidariedade-SP),
che modifica il calcolo delle pene per i reati contro lo Stato di Diritto
democratico e potrebbe ridurre significativamente la pena detentiva dell’ex
presidente Jair Bolsonaro. Il disegno di legge ha ottenuto 291 voti favorevoli e
148 contrari. Tutti gli emendamenti votati in plenaria sono stati respinti. Lo
riporta O Globo. In base alle nuove norme, Bolsonaro potrebbe scontare solo due
anni e tre mesi in regime di detenzione. La stima deriva dall’unificazione delle
pene per i reati di tentato colpo di Stato e abolizione violenta dello Stato
democratico di diritto – oggi sommate dalla Corte Suprema Federale – e dalla
ripresa della progressione dopo 1/6 della pena, prevista nella sostituzione
delle norme generali di esecuzione penale per i reati non efferati. In pratica,
la pena totale applicata all’ex presidente brasiliano, attualmente di 27 anni e
3 mesi, scenderebbe a circa 21 anni, consentendogli di passare al regime di
semilibertà tra circa 3 anni e 6 mesi. Il conteggio fatto da Paulinho tiene
conto di ulteriori fattori che riducono la pena.
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Bolsonaro: il video della tensione tra deputati proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Nessuna semilibertà almeno fino al 2033 per Jair Bolsonaro. Nuovi dettagli sulla
sentenza che ha condannato l’ex presidente del Brasile a 27 anni di carcere per
il tentato golpe del 2022. Come riportato dal Tribunale penale di Brasilia, l’ex
leader d’estrema destra dovrà rimanere recluso come minimo fino al 24 aprile
2033, data in cui avrà 78 anni. Da quel momento potrà richiedere la misura
alternativa che – se concessa – gli permetterebbe di uscire dalla prigione
durante il giorno per lavorare o studiare, con l’obbligo di rientro per dormire.
Per quanto riguarda la libertà vigilata, non detentiva ma soggetta comunque a
obblighi e restrizioni, Bolsonaro dovrà aspettare almeno il suo 82esimo
compleanno. La potrà richiedere dal 13 marzo 2037. L’ex militare, al governo dal
2019 al 2022, ora vede ridursi al minimo le possibilità di vincere il ricorso
presentato dai suoi legali la scorsa settimana. Proprio pochi giorni fa,
infatti, la Corte Suprema ha dichiarato chiuso il caso esaurendo tutte le
possibilità di appello e rendendo così definitiva la sentenza emessa a
settembre. La difesa insisteva sui domiciliari per motivi di salute, ma – a
seguito anche dei tentativi di fuga dell’ex capo di stato – è stata confermata
la sua detenzione in una stanza “protetta”.
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la semilibertà solo a 78 anni” proviene da Il Fatto Quotidiano.
L’ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, è stato arrestato dalla polizia
federale brasiliana nella sua casa di Brasilia. Le forze dell’ordine hanno reso
noto che l’ex capo di Stato, condannato a settembre a 27 anni e tre mesi per il
tentativo di golpe dopo la sconfitta elettorale del 2022, è stato raggiunto dal
provvedimento della Corte Suprema per aver violato gli arresti domiciliari.
Quella di oggi, spiega il quotidiano locale O’Globo, è quindi una detenzione
cautelare scattata per il pericolo di fuga e non una decisione definitiva, dato
che il caso del leader dell’estrema destra sarà riesaminato in appello. La
polizia ha inoltre reso noto che l’arresto è stato eseguito senza manette e
senza “esposizione mediatica”.
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domiciliari”. A settembre la condanna a 27 anni per il tentato golpe proviene da
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