Un faccia a faccia, durato a lungo. Per provare a chiarirsi, ma senza riuscire a
fugare i sospetti reciproci. Venerdì mattina, al termine della segreteria di
Forza Italia, Antonio Tajani e Roberto Occhiuto si sono incontrati per provare a
mettere un freno alle voci che vedrebbero il governatore della Calabria come
nuovo leader della minoranza interna pronto a fondare una corrente il prossimo
17 dicembre, con un convegno dal titolo “In Libertà” a Palazzo Grazioli con la
benedizione della famiglia Berlusconi.
L’incontro è avvenuto a margine della segreteria di Forza Italia convocata per
discutere della legge di Bilancio, della campagna referendaria e dell’analisi
delle elezioni regionali. La maggior parte del dibattito si è concentrato
soprattutto sulla campagna sulla riforma della separazione delle carriere con
Forza Italia che vuole mettere il cappello sulla riforma: punterà su 3 comitati
per ogni comune, un grande evento in 110 province e un weekend di manifestazioni
a fine gennaio, a 32 anni dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi. Il
portavoce del comitato del “Sì” dei partiti di maggioranza dovrebbe essere l’ex
direttore del Giornale Alessandro Sallusti, ha detto Tajani durante la riunione.
Le relazioni sono state svolte dai responsabili dei comitati azzurri Enrico
Costa, Pierantonio Zanettin e Giorgio Mulè.
Occhiuto ha preso la parola durante il dibattito per dare suggerimenti sulla
campagna referendaria spiegando che la comunicazione del partito dovrà puntare
sui casi di “malagiustizia”, sulle storie personali di chi ha avuto problemi nei
Tribunali e sulle vicende di ingiusta detenzione. Ma il governatore della
Calabria ha anche ampliato il suo ragionamento facendo insospettire diversi
dirigenti azzurri che hanno visto nel suo discorso una sorta di “candidatura”
interna: Occhiuto, infatti, ha aggiunto che il referendum sarà inevitabilmente
“politicizzato” e, anzi, a differenza del governo ha auspicato che “sia così”.
Inoltre il governatore, che a inizio novembre aveva incontrato a Milano Marina
Berlusconi, ha spiegato che Forza Italia deve avere “più bandiere economiche” da
portare avanti da qui ai prossimi mesi.
Alla fine della riunione, poi, Occhiuto e Tajani si sono fermati per un
confronto riservato. Seppur con toni sereni, il governatore avrebbe spiegato al
segretario che non vuole formare una corrente autonoma con il suo evento il 17
dicembre e che avere un maggiore ruolo nazionale non significa essere contro il
segretario ma solo di voler portare il suo contributo nel partito. Insomma, per
il momento nessuna volontà di correre per sostituirlo.
L'articolo Forza Italia, faccia a faccia Occhiuto-Tajani (tra i sospetti). Il
governatore: “Non voglio fare una corrente” proviene da Il Fatto Quotidiano.