Che cos’è la gelosia? Perché siamo gelosi? Che relazione c’è tra l’amore e la
gelosia? A questi e a tanti altri interrogativi risponde Barbara Alberti nel suo
ultimo libro “Gelosia”, uscito lo scorso ottobre. “Ho avuto l’esperienza dei
miei tempi, dove c’era una retorica totale del ribaltare tutto quello che
avevamo vissuto fino a quel momento per fare il contrario dei nostri genitori. –
ha ammesso la scrittrice s Fanpage – Solo che erano esperimenti impossibili e
quindi finivano sempre molto male. Perché l’amore, non c’è niente da fare, è un
sentimento esclusivo”.
E ancora: “Poi dipende da chi sei, dal tuo carattere, dalle disponibilità
economiche. C’è una cosa da dire: se sei ossessivo-poliziesco non sei degno
dell’amore. Ma la paura di perderlo c’è sempre. Perché l’idea che la persona che
ami possa avere una confidenza pari a quella che ha con te è insopportabile per
chiunque, salvo rari casi. La gelosia massima è nelle confidenze. La letteratura
mondiale si è basata o sulla famiglia o sulla gelosia, almeno quella
occidentale”.
Il discorso si sposta poi sulla difficoltà nella società di oggi di accettare il
diverso o chi conduce una vita differente: “Non capisco perché la gente si
impiccia con chi vanno a letto gli altri. La trovo una delle cose più incivili
del mondo. Io non ti chiedo la patente se sono tuo amico. Alla fine non parliamo
d’altro se non degli atti sessuali. Mi rifiuto di fare dei distinguo, mi
sconvolge questa mentalità. In maniera non violenta e rispettosa per me tutto è
possibile. Anche i distinguo tra eterosessuali, gay, lesbiche, trans e via
dicendo, con tutte queste definizioni rischiamo soltanto di metterci una camicia
di forza. Tu sei quello che sei in quel momento. E basta!”.
E infine: “Sai che non parlo volentieri della famiglia? Perché porta una sfiga
tremenda! Non capisco tutti quelli che si vantano dei figli. Mi sembra un modo
di chiamarsi la sventura. Abbiamo così pochi piaceri nella vita che dobbiamo
tenerceli stretti. Qualcosa che ci hanno tolto e ci siamo tolti di conseguenza è
l’aver perso l’intimità. È molto grave sbattere tutto in pubblico. Ti viene
sottratta una parte di verità dopo che l’hai messa in piazza. Era una grande
ricchezza l’intimità, non solo delle persone famose. Se guardi sui social trovi
gente qualsiasi che spiega quante volte ha fatto sesso l’altra notte. Ma non è
una comunione, è una grande sottrazione”.
L'articolo “Non parlo volentieri della famiglia perché porta una sfiga tremenda.
Non capisco quelli che si vantano dei figli, un modo di chiamarsi la sventura”:
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