
“Sistema Sorrento”, il pm scrive alla corte dei Conti: “Valutare anche danni erariali”
Il Fatto Quotidiano - Monday, December 1, 2025L’ex sindaco di Sorrento Massimo Coppola rischia di rispondere adesso anche davanti dalla Corte dei conti. La procura di Torre Annunziata ha comunicato, con una lettera di poche righe, l’esito delle prime indagini sul “Sistema Sorrento” al procuratore regionale della Corte dei conti Antonio Giuseppone e al presidente dell’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia. Secondo il codice di procedura penale, infatti, il pubblico ministero dell’inchiesta penale ha l’obbligo di informare la procura contabile quando esercita l’azione penale – ovvero quando chiede il rinvio a giudizio – per un reato che ha causato un danno all’erario. Questa disposizione crea un collegamento tra il processo penale e quello contabile, segnalando alla Corte dei conti l’esistenza di un potenziale danno erariale, per poter avviare le proprie autonome procedure.
La richiesta di giudizio immediato di Coppola e dello “staffista” Francesco Di Maio (quest’ultimo non oggetto della comunicazione alla corte dei Conti), accusati di induzione indebita per le presunte tangenti intascate dall’imprenditore delle mense Michele De Angelis – primo filone di una più ampia indagine della Finanza su molte ipotesi di corruzione intorno agli appalti pubblici – porta la data dell’11 novembre. Il Gip l’ha accolta dopo pochi giorni, fissando la prima udienza al 20 febbraio 2026. Coppola (difeso dagli avvocati Bruno Larosa e Gianni Pane) ora è agli arresti domiciliari in un convento nel Lazio, mentre Di Maio (difeso dall’avvocato Alessandro Orsi) nei giorni scorsi ha ottenuto il ritorno a casa, a Vico Equense, dove proseguirà la detenzione domiciliare dopo un lungo periodo trascorso in una struttura religiosa in provincia di Arezzo.
Il rinvio a giudizio non indica parti offese e quindi non verrà notificato al Comune di Sorrento, retto da un commissario prefettizio, la dottoressa Rosalba Scialla. Questo non impedisce a Scialla di valutare se e come chiedere di far costituire l’Ente parte civile nel processo.
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