Bersani a La7: “Meloni contro l’Università di Bologna? Non si permetta. Basta faziosità, fatevi curare da uno bravo”

Il Fatto Quotidiano - Wednesday, December 3, 2025

Meloni non dovrebbe permettersi, perché va a toccare un tasto: l’Università di Bologna è la prima università europea e la più antica, quindi cerchiamo di stare attenti a quel che si dice”. Così l’ex ministro Pier Luigi Bersani, ospite di Otto e mezzo (La7), inizia il suo commento sulla polemica relativa al mancato avvio di un corso di laurea triennale in Filosofia riservato agli allievi ufficiali dell’Accademia Militare di Modena. Dopo gli attacchi del governo all’Università di Bologna, l’ex segretario del Pd sposta il baricentro della controversia: non una questione accademica, ma l’ennesimo tassello di un clima politico “ideologico e fazioso”.
L’Accademia di Modena aveva proposto all’Alma Mater l’attivazione di un corso di laurea triennale in Filosofia dedicato a circa quindici cadetti, un percorso esclusivo e distinto dalle normali iscrizioni aperte a tutti. Il Dipartimento di Filosofia ha respinto la richiesta, motivando la decisione con ragioni organizzative: mancanza di risorse, di docenti disponibili e difficoltà di integrazione con i programmi esistenti.
A intervenire a gamba tesa è stata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha definito la decisione dell’Alma Mater un “atto incomprensibile e gravemente sbagliato”, accusando l’ateneo di violare “i doveri costituzionali che fondano l’autonomia universitaria”, di frapporre “barriere ideologiche” contro le Forze Armate e di ignorare il valore strategico della formazione umanistica per gli ufficiali. Alle sue critiche si sono uniti i ministri Piantedosi e Crosetto.

Bersani contesta duramente le parole della presidente del Consiglio, difendendo l’autonomia e la storia dell’Alma Mater e ricordando che si tratta di un corso decentrato dell’Università di Bologna per gli ufficiali: “Ma sarà padrona l’Università di Bologna di fare due conti e di dire che non è sostenibile e non può?”.
E spiega: “Allora vi spiego perché la Meloni ha detto quelle cose: non c’entra l’università, c’entra Bologna, perché in questo ideologismo sfrenato di questi qui, Bologna, che è una città civile e normale, è ‘la cittadella dei rossi’“.
Bersani lega l’attacco all’università a una serie di episodi che, a suo dire, mostrano un atteggiamento del governo orientato allo scontro ideologico: “Bologna è la stessa città dove lasci andare quelli di Casapound a 150 metri dalla stazione della strage, dove se c’è da fare uno scontro muscolare con l’autonomia da parte del ministero dell’Interno, con tutti i posti che ci sono in Italia, lo fai al centro di Bologna come dieci giorni fa”.

E avverte: “Adesso la Meloni se la prende con l’università: stiano attenti, non tocchino quei tasti ideologici lì. Questi qui sono fatti in questo modo: dove gli sembra che ci siano i rossi, che sia uno sciopero di lavoratori, che siano le toghe rosse, che siano i consultori o i centri antiviolenza, perché li stanno sottofinanziando…oh! Fatevi curare da uno bravo. Dovete pensare al paese, non potete smontare i centri antiviolenza, va bene? Perché qui c’è una faziosità in giro, che fa paura.”
Bersani chiude puntando l’attenzione su un altro episodio recente: “Perché la Meloni non dà un’occhiata all’Università di Palermo che l’altro giorno ha concesso crediti formativi agli studenti che seguissero il dibattito fra Carlo Calenda e l’onorevole Carolina Varchi di Fratelli d’Italia? Sarà meglio che dia un’occhiata lì, no?”.

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