Mauro Corona ha ricordato la morte del fratello a soli 18 anni nell’ultima
puntata di “È sempre Cartabianca”, nella puntata condotta da Bianca Berlinguer
del 25 novembre su Rete4. Il decesso è avvenuto in circostanze non chiare nel
1968.
“Felice era andato a fare il lavapiatti in Germania. Era un ragazzo alto un
metro e novanta – ha ricordato Corona – che non aveva ancora compiuto 18 anni
quando il suo corpo venne trovato a bordo di una piscina”. Il desiderio è quello
di entrare in contatto con il coetaneo del fratello, il figlio dei datori di
lavoro, una famiglia originaria del Cadore.
“Senza alcun rancore, magari bevendo un bottiglia di vino, vorrei che mi
raccontasse l’ultima giornata di mio fratello. Non per sapere come è morto, ma
semplicemente per conservare un ricordo”, ha specificato Corona.
Sempre a proposito di famiglia, Corona ha commentato la vicenda nota dei
genitori che hanno cresciuti i figli nel bosco e che poi sono stati allontanati
dagli assistenti sociali: “Io vorrei domandare a questi zelanti sequestratori di
bambini se hanno pensato al dramma, al trauma che hanno provato questi bambini
di essere tolti dal loro bosco incantato e portati da un’altra parte. Questo è
il danno non quello che facevano i genitori lì”.
E ancora: “Perché non vanno a cautelare anche i bambini dei rom minorenni appena
nati che vanno in giro a rubare senza studio, senza scuola. Le dico anche
un’altra cosa, sopra Pàvana, nei boschi, dimorano i famosi Elfi, che sono
famiglie intere che vivono così e hanno bambini. Perché non si va anche lì a
cautelare e a salvare la salute?”.
E infine: “Questi bambini che hanno preso l’altro giorno hanno subito un dramma
che resterà nella loro vita. O siamo tutti di Dio o siamo tutti del diavolo. Lì
c’era un insegnamento, c’erano animali, c’era la stufa. Dicono che c’era il
bagno all’esterno? Fino a dopo il Vajont siamo andati nella latrina: non mi
sembra che sia malato. Io ho studiato per conto mio, avevamo l’acqua corrente
fredda e questo focolare e stop. Chiaro che adesso nel terzo millennio non si
può. Questa decisione non mi piace perché hanno fatto provare dolore atroce a
questi bambini, non mi interessano le leggi”.
L'articolo “Mio fratello è morto a 18 anni. Vorrei che quel suo amico mi
raccontasse la sua ultima giornata”: il desiderio di Mauro Corona proviene da Il
Fatto Quotidiano.