Pioggia, nebbia, foschia e umidità alle stelle: l’autunno è bellissimo su
Instagram, ma il nemico giurato dei capelli crespi. In questo periodo, infatti,
basta mettere il naso fuori casa per perdere immediatamente la piega fatta con
tanta cura. Se poi sono freschi di shampoo ancora peggio: i capelli risultano
gonfi e indisciplinati, perdendo definizione e lucentezza. La buona notizia,
però, è che il crespo si può domare, o almeno tenere sotto controllo, anche a
casa in quattro semplici mosse.
STEP UNO: IDRATARE I CAPELLI
Il crespo non è una prerogativa dei capelli mossi e ricci: anche i capelli lisci
si increspano, specialmente quando sono secchi e sfibrati. L’effetto crespo è
legato alla porosità dei capelli e alla capacità di assorbire l’umidità. La
chiave sono le cuticole, cioé le piccole “squame” che rivestono il fusto: finché
sono chiuse, le ciocche appaiono lucide, compatte e morbide al tatto. Quando le
cuticole si sollevano, però, ecco che i capelli si gonfiano e perdono forma.
Spesso si tende a trattare questo problema con styling molto aggressivi – come
piastre frequenti – ma se non si usano le giuste attenzioni si rischia di
stressare ancor di più la chioma. L’ideale è partire dalla detersione, nutrendo
i capelli con shampoo idratanti e formule specifiche.
STEP DUE: NUTRIRE LA CHIOMA IN INVERNO
Altrettanto importante è il nutrimento: più i capelli sono sfibrati, più
tenderanno ad essere porosi. Oltre al balsamo, si può optare per un trattamento
pre-shampoo ristrutturante con un olio ricco per capelli o per una maschera
anticrespo da lasciare in posa. In salone, invece, si può chiedere al
parrucchiere un trattamento alla cheratina, i cui benefici durano circa 3 o 4
mesi.
STEP TRE: I SIERI E I GEL ANTI CRESPO
Passaggio obbligatorio: usare un buon siero termoprotettore, capace di far
durare di più la piega, sigillare le punte e proteggere i capelli dai danni
delle alte temperature. In commercio esistono formulazioni ad hoc per ottenere
un liscio spaghetto duraturo o per definire i ricci, oltre a spray fissanti e
lacche formulate per limitare l’effetto crespo.
Se il tempo è poco, poi, si può giocare d’astuzia con le acconciature. Lo sleek
bun, lo chignon lucido da ballerina, è la tendenza furba del momento: grazie a
cere e gel di ultima generazione non si muoverà un capello nemmeno sotto il
diluvio, ma con un bellissimo effetto lucido e mai “incollato”.
STEP QUATTRO (L’ULTIMO): AMARE I CAPELLI CRESPI INCONDIZIONATAMENTE
Chi ha detto, poi, che i capelli crespi sono per forza brutti? Le ultime
sfilate, al contrario, hanno mostrato capelli spettinati ad arte, con l’effetto
crespo accentuato ad hoc sia sulle ciocche lisce che sui ricci. I capelli crespi
hanno un certo fascino ribelle e genuino: se non danno fastidio a noi, non lo
daranno a nessun altro.
L'articolo Capelli crespi in inverno? Quattro semplici mosse per domarli a casa
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Tag - Beauty Contest
Aprire il frigorifero e trovare, accanto alle verdure e ai barattoli di
marmellata, un siero viso o una crema contorno occhi non è più una stranezza da
influencer, ma una tendenza in crescita che unisce benessere, ecologia e un
pizzico di scienza domestica. Si chiama “beauty frigo” e non è soltanto un vezzo
estetico: è un modo per preservare meglio i nostri cosmetici, prolungarne la
durata e potenziarne l’efficacia, riducendo gli sprechi e persino l’uso di
conservanti.
A spingere sempre più persone verso il raffreddamento dei prodotti di bellezza è
la consapevolezza che, come gli alimenti, anche i cosmetici sono soggetti
all’ossidazione e al deterioramento dovuti al calore, alla luce e all’aria. Un
ambiente fresco e stabile come quello del frigorifero può fare la differenza,
soprattutto per i prodotti che non contengono conservanti in grandi quantità. In
estate, inoltre, l’applicazione di una crema fresca sul viso affaticato regala
una piacevole sensazione di sollievo.
Gli esperti suggeriscono di riservare il posto d’onore del cassetto basso del
frigo o dello sportello a creme idratanti, sieri, gel a base d’acqua, tonici,
maschere viso e contorni occhi, che beneficiano del fresco senza alterarsi. La
temperatura ideale è tra i 4 e i 10 gradi: troppo freddo può modificare la
consistenza, mentre troppo caldo ne riduce la stabilità. Non tutto, però, va in
questo elettrodomestico. Meglio invece lasciare fuori fondotinta, profumi e oli,
che potrebbero separarsi o perdere fragranza. I rossetti possono trovare
ospitalità temporanea nel frigo solo nelle stagioni calde, quando il caldo li
rende molli o deformi.
Per chi ama l’ordine (e anche la scenografia), esistono ormai piccoli
frigoriferi dedicati, i “beauty fridge”: dai toni pastello, silenziosi, a basso
consumo energetico e spesso portatili, permettono di tenere tutto il proprio
rituale di bellezza ben allineato e pronto all’uso. Tuttavia, dal punto di vista
ecologico, non sono sempre la scelta più sostenibile. Se si possiede già un
frigo spazioso, si può tranquillamente destinare un piccolo angolo ai prodotti
di cosmesi, magari in una scatolina dedicata che li tenga separati dal cibo. Chi
vive in case fresche o di montagna può invece ottenere risultati simili
semplicemente scegliendo una stanza ventilata e lontana dai raggi diretti del
sole, senza consumo elettrico aggiuntivo.
La conservazione al fresco porta con sé anche un altro vantaggio: permette di
ridurre o eliminare l’uso di conservanti forti nelle preparazioni autoprodotte.
Chi realizza cosmetici naturali sa che la durata di una crema o di un tonico
dipende molto dal modo in cui vengono conservati. Mantenere le formule a
temperatura costante e al riparo dalla luce aiuta a prevenire la crescita di
batteri e muffe, mantenendo le caratteristiche del prodotto intatte più a lungo.
È una strategia utile anche per chi acquista cosmetici biologici, spesso privi
di parabeni e additivi sintetici, quindi più sensibili alle variazioni di
temperatura.
Oltre ai benefici pratici, c’è anche un aspetto sensoriale: il freddo stimola la
microcircolazione, decongestiona e regala al viso un aspetto più tonico.
Applicare un gel d’aloe e un siero per ridurre le borse sotto gli occhi
rinfrescati in frigo dopo una giornata intensa o una notte corta ha un effetto
immediato di rinascita. Persino i patch occhi o le maschere in tessuto possono
essere riposti in frigo prima dell’uso per amplificarne l’azione
decongestionante e tonificante.
Naturalmente, qualche precauzione è d’obbligo: mai mettere i prodotti nel
freezer o in zone dove potrebbero gelare; non lasciare confezioni aperte o
contaminate; e soprattutto, segnare la data di preparazione o apertura. Un
cosmetico freddo ma scaduto resta comunque un prodotto da smaltire, meglio se
seguendo le regole del riciclo dei contenitori. Il bello del beauty frigo è che
restituisce ai gesti quotidiani di cura un ritmo più consapevole. È un modo per
rallentare, per ricordarsi che la bellezza vera non ha a che fare solo con la
superficie, ma anche con l’attenzione che mettiamo nelle piccole cose. Aprire il
frigorifero e trovare una crema fresca accanto a una ciotola di limoni può
diventare un rito di benessere e di coerenza: prendersi cura di sé con dolcezza,
rispetto e un pizzico di intelligenza ecologica che evita ogni possibile spreco.
L'articolo Perché sempre più persone mettono i cosmetici in frigo: cos’è il
trend del “beauty frigo” e quali sono i benefici (ma anche i rischi) proviene da
Il Fatto Quotidiano.
Gabrielle Alexis Henry, miss Giamaica, è ancora ricoverata in ospedale. Lo
scorso 19 novembre a Bangkok, durante una prova in abito da sera delle fasi
preliminari di Miss universo, la modella è caduta in un’apertura del palco dove
stava sfilando. Le condizioni della ragazza sono apparse subito gravi. Gabrielle
ha riportato un’emorragia intracranica, una frattura facciale, lacerazioni e
altre lesioni significative. La giovane giamaicana è stata trasportata in
ospedale d’urgenza e ricoverata in terapia intensiva. Dal giorno della caduta ad
oggi le sue condizioni sono sensibilmente migliorate.
IL RITORNO A CASA
Secondo le informazioni della struttura ospedaliera, nelle prossime settimane la
modella tornerà in Giamaica. La ragazza resterà sotto osservazione di un team
medico che accompagnerà Gabrielle Alexis Henry durante il volo. All’arrivo la
modella sarà trasferita in un ospedale locale, dove proseguiranno i controlli e
i trattamenti per la convalescenza. L’organizzazione di Miss universo ha
espresso la sua vicinanza alla famiglia di Gabrielle e ha sottolineato che la
salute della ragazza è la priorità.
MISS UNIVERSO 2025
La reginetta di Miss universo 2025 è Fatima Bosch. La messicana era diventata
virale durante la manifestazione per alcuni insulti ricevuti dall’organizzazione
del concorso. La modella aveva ricevuto un richiamo (dai toni eccessivi) per
aver tardato a un meeting. In quell’occasione Fatima aveva lasciato la sala
della riunione e alla ragazza avevano fatto seguito altre modelle, indignate per
l’atteggiamento di un membro dello staff dell’organizzazione di Miss universo.
La reginetta ha vinto la competizione, tuttavia le polemiche non sono cessate
dopo l’incoronazione. Un ex giudice della commissione del concorso, dimessosi
pochi giorni prima della finale, ha rivelato che la vittoria di Fatima Bosch era
stata concordata da giorni. Data l’ondata di critiche ricevute, la modella
rischia di dover abdicare dal suo ruolo di regina.
L'articolo “Ha una frattura intracranica e lesioni significative”: Miss Giamaica
ancora ricoverata in ospedale dopo la caduta a Miss Universo proviene da Il
Fatto Quotidiano.
Si dice che quando cadono le castagne, cadono anche i capelli: d’autunno molte
persone sperimentano infatti un temporaneo aumento del processo di caduta dei
capelli. Distinguere tra un normale ricambio stagionale e un problema più serio,
però, non è sempre facile. E vedere i capelli accumularsi sul cuscino e sul
pettine può generare ansia. I più giovani spesso si rivolgono ai social, dove la
cura dei capelli (o haircare routine) è un trend: le piattaforme sono pieni di
consigli, prodotti e trattamenti che coinvolgono olii pre-shampoo, integratori,
maschere a infrarossi, decotti al rosmarino e massaggiatori. Non tutti però sono
testati o efficaci: per questo abbiamo chiesto a un dermatologo specializzato in
tricologia di commentare i consigli più popolari sui social, facendo chiarezza
tra falsi miti e rimedi testati.
PERCHÉ CADONO PIÙ CAPELLI IN AUTUNNO
“La caduta autunnale – o meglio il Telogen Effluvium stagionale – può essere
considerato entro certi limiti un processo para-fisiologico”, spiega al
fattoquotidiano.it il dottor Francesco Tassone, specialista in Dermatologia,
Venereologia e Tricologia presso il Policlinico Gemelli. Durante l’estate
infatti l’esposizione del cuoio capelluto ai raggi UV e le alte temperature
spingono i capelli prima a crescere più rapidamente, e poi ad entrare nella fase
follicolare di caduta (detta appunto Telogen). “La fase Telogen dura circa 3
mesi, per cui il danno lo vediamo in differita”. Se vediamo più capelli sulla
spazzola o nel piatto della doccia è perché molti capelli si ritrovano ad
entrare contemporaneamente nella fase finale del loro ciclo vitale. “Il processo
dura di solito due, tre mesi e si autolimita – precisa lo specialista – Una
caduta di circa 60-80 capelli al giorno può considerarsi ‘normale’. Se la cosa è
più ingente o perdura oltre i 3 mesi, però, è sempre bene rivolgersi al
dermatologo che si occupa delle malattie dei capelli, il tricologo”.
QUANDO PREOCCUPARSI E COME GESTIRE LA CADUTA DEI CAPELLI
Prima di fare incetta di integratori, affidarsi al fai-da-te o, peggio ancora,
seguire le haircare routine proposte sui social, quindi, è fondamentale parlarne
con un medico. “La prima cosa nella gestione delle malattie dei capelli è
innanzitutto una corretta diagnosi – sottolinea il dottor Tassone – Purtroppo
tutti i giorni mi trovo a visitare pazienti la cui prima diagnosi è stata fatta
dall’amico, dal parrucchiere o dagli istituti vari per le malattie dei capelli,
in cui i pazienti non sono visti da medici”. Un ritardo diagnostico, aggiunge,
può essere realmente pericoloso nel caso di malattie irreversibili come le
alopecie cicatriziali, spesso scambiate per calvizie o caduta stagionale.
‹ ›
1 / 4
HAIR BAR, REFILL MY HAIR
‹ ›
2 / 4
KERASTASE, ANTI HAIR FALL FORTIFYING SERUM
‹ ›
3 / 4
PHYTO PARIS, INVIGORATING SHAMPOO
‹ ›
4 / 4
DAVINES, ENERGIZING SEASONAL SUPERHAIR
IL BUSINESS DELL’HAIRCARE E DEI PRODOTTI PER LO SCALPO
I social, in questo, giocano un ruolo fondamentale. Dopo l’ossessione per la
skincare, piattaforme come Instagram e Tiktok si sono riempite di tutorial su
come prendersi cura dei capelli con complicati trattamenti. Altro che shampoo e
balsamo: come nel caso della cura della pelle, i prodotti si sono moltiplicati,
facendo esplodere il business. “Il mercato dei prodotti ‘anti-caduta’ è in forte
ascesa negli ultimi anni – conferma il dott. Tassone – Anche per questo motivo,
praticamente ogni giorno notiamo l’uscita di prodotti più o meno testati (spesso
meno), con caratteristiche ‘miracolose’ sulla ricrescita dei capelli”.
FUNZIONA DAVVERO L’OLIO DI ROSMARINO?
Per questo abbiamo messo alla prova alcuni dei consigli più popolari su Tiktok,
partendo proprio del famigerato olio di rosmarino (versione industriale della
Rosemary Water fatta in casa). “L’olio di rosmarino sembrerebbe incentivare la
vascolarizzazione del follicolo pilifero, migliorandone la nutrizione e la
crescita. Ad oggi non vi sono studi standardizzati, per cui va considerata una
terapia di supporto che non sostituisce le terapie farmacologiche, quando
consigliate”.
…E IL CASCO A INFRAROSSI?
“Su questo dispositivo medico invece alcuni studi di efficacia in letteratura li
possiamo trovare”, spiega il tricologo. Un po’ come le maschere led per il viso,
sono considerati un trattamento di lusso da fare in casa: esistono versioni “a
cuffia”, che si indossano come un casco, e spazzole massaggianti che emettono
una luce a infrarossi. “Hanno dimostrato una certa efficacia nel ridurre
l’infiammazione del cuoio capelluto, per esempio nei casi frequenti di dermatite
seborroica o dermatite atopica dello scalpo, e di favorire una crescita più
rapida dei follicoli stimolati. I risultati migliori si sono osservati
nell’alopecia androgenetica in associazione alle terapie come Minoxidil o
Finasteride, e in seguito al trapianto di capelli, anche per spegnere
l’infiammazione post-chirurgica”.
…E IL MASSAGGIATORE PER LO SCALPO?
“Anche in questo caso non abbiamo forti evidenze a supporto del loro utilizzo –
puntualizza il dottor Tassone – ma nella mia esperienza possono fornire un aiuto
nell’assorbimento delle lozioni cosmetiche per la ricrescita o del Minoxidil
topico, stimolando allo stesso tempo la vascolarizzazione dei follicoli
piliferi”.
‹ ›
1 / 6
YVES ROCHER, ANTI-HAIR LOSS BOOSTER
‹ ›
2 / 6
VICHY DERCOS, BALSAMO FORTIFICANTE
‹ ›
3 / 6
THE ORDINARY, MULTI-PEPTIDE SERUM FOR HAIR DENSITY
‹ ›
4 / 6
AROMA ZONE, ANTI HAIR LOSS SERUM
‹ ›
5 / 6
DOLOMIA, SHAMPOO RIPARATORE
‹ ›
6 / 6
L'OREAL ELVIVE, GROWTH BOOSTER SHAMPOO ANTI-CADUTA
LO SHAMPOO ANTIFORFORA AIUTA A FAR CRESCERE I CAPELLI?
Tra i consigli più gettonati che circolano sui social c’è quello di usare uno
shampoo antiforfora anche se non si ha questo preciso problema: secondo i
content creator beauty, la formulazione aiuterebbe a migliorare l’afflusso di
sangue ai follicoli, stimolando la crescita di capelli forti e sani. Il dottor
Tassone fa chiarezza su questo punto: “Gli shampoo anti-forfora, o più
correttamente quelli indicati per la dermatite seborroica, possono essere di
supporto alle terapie per la ricrescita riducendo l’occlusione del follicolo
dalle squame stesse e migliorando quindi l’assorbimento dei farmaci topici o
delle lozioni cosmetiche”.
I PRODOTTI PER RINFORZARE E NUTRIRE LA CHIOMA
Una volta escluse condizioni mediche con l’aiuto di uno specialista, ci si può
affidare a prodotti specifici per la cura quotidiana dei capelli: shampoo che
aiutano a fortificare i fusti e a riparare i danni, sieri per lo scalpo,
maschere e balsami che riducono la rottura, preservando la chioma.
L'articolo “Attenzione ai consigli dei social, non tutto quello che si vede su
TikTok funziona”: dal casco ad infrarossi al massaggiatore per lo scalpo, il
tricologo spiega cosa funziona e cosa no contro la caduta dei capelli proviene
da Il Fatto Quotidiano.
Siccome un tour planetario e un matrimonio da organizzare non erano già
abbastanza, Dua Lipa debutta nel mondo della skincare, creando una sua linea per
Augustinus Bader, famoso per le creme di lusso, e si aggiunge così a una lunga
schiera di star che si sono lanciate nel mondo della cosmetica e della cura dei
capelli, ma con una strategia completamente diversa.
La linea DUA, lanciata giusto in tempo per i regali di Natale, è minimal ed
essenziale: si compone infatti di tre prodotti fondamentali, cioé un detergente
delicato e cremoso (Balancing Cream Cleanser), un concentrato multi-vitaminico
(Supercharged Glow Complex) e una crema idratante (Renewal Cream). Alla base
delle formulazioni c’è il TFC5, un’evoluzione della tecnologia brevettata che ha
reso le creme Augustinus Bader così speciali. Rispetto al classico TFC8®, però,
è più delicato, adatto alla pelle più giovani e meno segnate. Insomma, è una
linea pensata per le figlie delle attuali clienti del marchio di skincare di
lusso. “Ho creato questa linea skincare per la mia routine quotidiana: una
skincare routine clean, semplice ed efficace – ha commentato Dua Lipa in una
nota – Per me era fondamentale lavorare con un team che valorizzasse l’uso di
formule clean e ingredienti di alta qualità. Sapevo di poter contare su
Augustinus Bader per realizzare questo progetto”.
Nella maggior parte dei casi, attrici, modelle e cantanti lanciano i propri
marchi, con risultati alterni. Una volta le star lanciavano i profumi, adesso
creme, sieri, maschere per capelli e rossetti. Moltissimi, moltissimi rossetti
(citofonare a Kylie Jenner, paladina dei lip kit.) Solo un anno fa Beyoncé ha
lanciato una linea dedicata alla cura dei capelli, Cécred (semi-sconosciuta in
Italia) mentre Lady Gaga ha un suo marchio di make up, Haus Labs. Non è andata
molto bene a Madonna e alla sua linea MDNA Skin, così come a Kate Moss, che ha
chiuso la sua linea beauty Cosmoss dopo tre anni dal lancio. Probabilmente
l’estetica rock’n’roll che da sempre è stata il suo marchio non si sposa bene
con un brand wellness. Chiedetelo a Gwyneth Paltrow, che ha passato anni a
costruire la sua immagine da guru del benessere prima di lanciare Goop.
Ma l’elenco delle star che si sono reinventate imprenditrici beauty è lungo e va
da Jessica Alba a Millie Bobby Brown, da Harry Styles a Victoria Beckham. La
presunta rivalità tra Selena Gomez e Hailey Bieber, che riempie le pagine dei
giornali, è anche una competizione commerciale: una ha fondato Rare Beauty, una
Rhode. In Italia abbiamo Lavika, la linea beauty di Miriam Leone; Audrer di
Giulia De Lellis, Goovi di Michelle Hunziker.
Le ragioni di questo improvviso interesse imprenditoriale sono varie: il settore
beauty è un mercato in crescita, e con ottimi margini di profitto. Attrici, top
model e popstar sono al tempo stesso modelli aspirazionali di bellezza e
testimonial perfette dei propri prodotti: i fan sono i primi (e generalmente
fedeli) clienti. Investire in un marchio di skincare o di make–up significa
monetizzare sul proprio personal brand: il cliente non compra solo una crema, ma
il segreto di bellezza del proprio idolo. Nel caso di Dua Lipa non c’è nessun
segreto, ma 35 anni di ricerca scientifica: rispetto a molte sue colleghe, la
cantante ha scelto di non correre un rischio imprenditoriale, ma di affidarsi a
un brand longevo e molto amato, di cui era già cliente. E se funzionava per lei…
L'articolo La skincare firmata Dua Lipa: creme, sieri e rossetti sono diventati
la misura del successo delle star? proviene da Il Fatto Quotidiano.