Pioggia, nebbia, foschia e umidità alle stelle: l’autunno è bellissimo su
Instagram, ma il nemico giurato dei capelli crespi. In questo periodo, infatti,
basta mettere il naso fuori casa per perdere immediatamente la piega fatta con
tanta cura. Se poi sono freschi di shampoo ancora peggio: i capelli risultano
gonfi e indisciplinati, perdendo definizione e lucentezza. La buona notizia,
però, è che il crespo si può domare, o almeno tenere sotto controllo, anche a
casa in quattro semplici mosse.
STEP UNO: IDRATARE I CAPELLI
Il crespo non è una prerogativa dei capelli mossi e ricci: anche i capelli lisci
si increspano, specialmente quando sono secchi e sfibrati. L’effetto crespo è
legato alla porosità dei capelli e alla capacità di assorbire l’umidità. La
chiave sono le cuticole, cioé le piccole “squame” che rivestono il fusto: finché
sono chiuse, le ciocche appaiono lucide, compatte e morbide al tatto. Quando le
cuticole si sollevano, però, ecco che i capelli si gonfiano e perdono forma.
Spesso si tende a trattare questo problema con styling molto aggressivi – come
piastre frequenti – ma se non si usano le giuste attenzioni si rischia di
stressare ancor di più la chioma. L’ideale è partire dalla detersione, nutrendo
i capelli con shampoo idratanti e formule specifiche.
STEP DUE: NUTRIRE LA CHIOMA IN INVERNO
Altrettanto importante è il nutrimento: più i capelli sono sfibrati, più
tenderanno ad essere porosi. Oltre al balsamo, si può optare per un trattamento
pre-shampoo ristrutturante con un olio ricco per capelli o per una maschera
anticrespo da lasciare in posa. In salone, invece, si può chiedere al
parrucchiere un trattamento alla cheratina, i cui benefici durano circa 3 o 4
mesi.
STEP TRE: I SIERI E I GEL ANTI CRESPO
Passaggio obbligatorio: usare un buon siero termoprotettore, capace di far
durare di più la piega, sigillare le punte e proteggere i capelli dai danni
delle alte temperature. In commercio esistono formulazioni ad hoc per ottenere
un liscio spaghetto duraturo o per definire i ricci, oltre a spray fissanti e
lacche formulate per limitare l’effetto crespo.
Se il tempo è poco, poi, si può giocare d’astuzia con le acconciature. Lo sleek
bun, lo chignon lucido da ballerina, è la tendenza furba del momento: grazie a
cere e gel di ultima generazione non si muoverà un capello nemmeno sotto il
diluvio, ma con un bellissimo effetto lucido e mai “incollato”.
STEP QUATTRO (L’ULTIMO): AMARE I CAPELLI CRESPI INCONDIZIONATAMENTE
Chi ha detto, poi, che i capelli crespi sono per forza brutti? Le ultime
sfilate, al contrario, hanno mostrato capelli spettinati ad arte, con l’effetto
crespo accentuato ad hoc sia sulle ciocche lisce che sui ricci. I capelli crespi
hanno un certo fascino ribelle e genuino: se non danno fastidio a noi, non lo
daranno a nessun altro.
L'articolo Capelli crespi in inverno? Quattro semplici mosse per domarli a casa
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Tag - Beauty e Benessere
Aprire il frigorifero e trovare, accanto alle verdure e ai barattoli di
marmellata, un siero viso o una crema contorno occhi non è più una stranezza da
influencer, ma una tendenza in crescita che unisce benessere, ecologia e un
pizzico di scienza domestica. Si chiama “beauty frigo” e non è soltanto un vezzo
estetico: è un modo per preservare meglio i nostri cosmetici, prolungarne la
durata e potenziarne l’efficacia, riducendo gli sprechi e persino l’uso di
conservanti.
A spingere sempre più persone verso il raffreddamento dei prodotti di bellezza è
la consapevolezza che, come gli alimenti, anche i cosmetici sono soggetti
all’ossidazione e al deterioramento dovuti al calore, alla luce e all’aria. Un
ambiente fresco e stabile come quello del frigorifero può fare la differenza,
soprattutto per i prodotti che non contengono conservanti in grandi quantità. In
estate, inoltre, l’applicazione di una crema fresca sul viso affaticato regala
una piacevole sensazione di sollievo.
Gli esperti suggeriscono di riservare il posto d’onore del cassetto basso del
frigo o dello sportello a creme idratanti, sieri, gel a base d’acqua, tonici,
maschere viso e contorni occhi, che beneficiano del fresco senza alterarsi. La
temperatura ideale è tra i 4 e i 10 gradi: troppo freddo può modificare la
consistenza, mentre troppo caldo ne riduce la stabilità. Non tutto, però, va in
questo elettrodomestico. Meglio invece lasciare fuori fondotinta, profumi e oli,
che potrebbero separarsi o perdere fragranza. I rossetti possono trovare
ospitalità temporanea nel frigo solo nelle stagioni calde, quando il caldo li
rende molli o deformi.
Per chi ama l’ordine (e anche la scenografia), esistono ormai piccoli
frigoriferi dedicati, i “beauty fridge”: dai toni pastello, silenziosi, a basso
consumo energetico e spesso portatili, permettono di tenere tutto il proprio
rituale di bellezza ben allineato e pronto all’uso. Tuttavia, dal punto di vista
ecologico, non sono sempre la scelta più sostenibile. Se si possiede già un
frigo spazioso, si può tranquillamente destinare un piccolo angolo ai prodotti
di cosmesi, magari in una scatolina dedicata che li tenga separati dal cibo. Chi
vive in case fresche o di montagna può invece ottenere risultati simili
semplicemente scegliendo una stanza ventilata e lontana dai raggi diretti del
sole, senza consumo elettrico aggiuntivo.
La conservazione al fresco porta con sé anche un altro vantaggio: permette di
ridurre o eliminare l’uso di conservanti forti nelle preparazioni autoprodotte.
Chi realizza cosmetici naturali sa che la durata di una crema o di un tonico
dipende molto dal modo in cui vengono conservati. Mantenere le formule a
temperatura costante e al riparo dalla luce aiuta a prevenire la crescita di
batteri e muffe, mantenendo le caratteristiche del prodotto intatte più a lungo.
È una strategia utile anche per chi acquista cosmetici biologici, spesso privi
di parabeni e additivi sintetici, quindi più sensibili alle variazioni di
temperatura.
Oltre ai benefici pratici, c’è anche un aspetto sensoriale: il freddo stimola la
microcircolazione, decongestiona e regala al viso un aspetto più tonico.
Applicare un gel d’aloe e un siero per ridurre le borse sotto gli occhi
rinfrescati in frigo dopo una giornata intensa o una notte corta ha un effetto
immediato di rinascita. Persino i patch occhi o le maschere in tessuto possono
essere riposti in frigo prima dell’uso per amplificarne l’azione
decongestionante e tonificante.
Naturalmente, qualche precauzione è d’obbligo: mai mettere i prodotti nel
freezer o in zone dove potrebbero gelare; non lasciare confezioni aperte o
contaminate; e soprattutto, segnare la data di preparazione o apertura. Un
cosmetico freddo ma scaduto resta comunque un prodotto da smaltire, meglio se
seguendo le regole del riciclo dei contenitori. Il bello del beauty frigo è che
restituisce ai gesti quotidiani di cura un ritmo più consapevole. È un modo per
rallentare, per ricordarsi che la bellezza vera non ha a che fare solo con la
superficie, ma anche con l’attenzione che mettiamo nelle piccole cose. Aprire il
frigorifero e trovare una crema fresca accanto a una ciotola di limoni può
diventare un rito di benessere e di coerenza: prendersi cura di sé con dolcezza,
rispetto e un pizzico di intelligenza ecologica che evita ogni possibile spreco.
L'articolo Perché sempre più persone mettono i cosmetici in frigo: cos’è il
trend del “beauty frigo” e quali sono i benefici (ma anche i rischi) proviene da
Il Fatto Quotidiano.
Pensavamo di averle viste tutte sui social, soprattutto in fatto di rimedi di
bellezza casalinghi strani ma virali. E invece no, perché Instagram e TikTok si
sono riempiti di …bucce di banana. Letteralmente. Il trend si chiama “Banana
botox” e promette una pelle più soda, liscia e luminosa semplicemente
strofinando l’interno della buccia di una banana sul viso.
Ora che il botox è ormai sdoganato, sui social si sono moltiplicate strategie
alternative meno invasive e meno costose, che non prevedono iniezioni e che
possono essere fatte in casa, come i massaggi, il face training e i patch da
mettere prima di andare a dormire. Pur essendo utili per reidratare e rimpolpare
alcune zone del viso, sicuramente i cerotti non hanno lo stesso effetto della
tossina botulinica. Né, di certo, lo ha la buccia di banana. Eppure su TikTok
c’è chi giura che, recuperando lo scarto del frutto e passandolo sul viso, si
può avere un effetto illuminante e distensivo, pur temporaneo. L’idea si basa
sul fatto che la polpa delle banane sia ricca di antiossidanti – che aiutano a
combattere i radicali liberi – e vitamine. Questo non significa, però, che
possano essere magicamente trasferiti nella pelle: un conto, però, è il punto di
vista nutrizionale, un altro l’assorbimento cutaneo.
I video, caratterizzati dagli hashtag #naturebotox e #bananapeel, sono diventati
virali: un po’ per la curiosità, un po’ perché in effetti è un rimedio casalingo
facile, rapido, e a costo praticamente zero. Il nome “botox” è puramente
evocativo: al massimo, chi l’ha testato si aspetta un effetto esfoliante e una
pelle più liscia e luminosa. Anche se perfino la make up artist delle star Katie
Jane Hughes l’ha testato, non c’è nessuna evidenza scientifica che ne provi il
funzionamento su macchie e linee d’espressione. Anzi: potrebbe avere un effetto
occlusivo su una pelle grasse o a tendenza acneica, peggiorando la situazione.
Più che preoccuparci, però, il trend dovrebbe farci riflettere sul nostro
rapporto con l’estetica. Il banana botox racconta di un mondo talmente
ossessionato dagli ideali di bellezza da dare una chance a qualsiasi cosa vista
sui social: dall’acqua di rosmarino sui capelli allo strofinare una buccia sul
viso. Un atto di fede al limite della superstizione, purché qualcosa funzioni.
Se poi è “naturale”, la sensazione è che sia per forza buono, salutare, sano.
Sicuramente è gratis, non per questo però è efficace.
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L'articolo Spalmarsi una buccia di banana in faccia per avere un effetto botox
immediato (e a costo zero o quasi): il nuovo trend spopola su TikTok, ecco come
funziona e cosa c’è di vero proviene da Il Fatto Quotidiano.
Si dice che quando cadono le castagne, cadono anche i capelli: d’autunno molte
persone sperimentano infatti un temporaneo aumento del processo di caduta dei
capelli. Distinguere tra un normale ricambio stagionale e un problema più serio,
però, non è sempre facile. E vedere i capelli accumularsi sul cuscino e sul
pettine può generare ansia. I più giovani spesso si rivolgono ai social, dove la
cura dei capelli (o haircare routine) è un trend: le piattaforme sono pieni di
consigli, prodotti e trattamenti che coinvolgono olii pre-shampoo, integratori,
maschere a infrarossi, decotti al rosmarino e massaggiatori. Non tutti però sono
testati o efficaci: per questo abbiamo chiesto a un dermatologo specializzato in
tricologia di commentare i consigli più popolari sui social, facendo chiarezza
tra falsi miti e rimedi testati.
PERCHÉ CADONO PIÙ CAPELLI IN AUTUNNO
“La caduta autunnale – o meglio il Telogen Effluvium stagionale – può essere
considerato entro certi limiti un processo para-fisiologico”, spiega al
fattoquotidiano.it il dottor Francesco Tassone, specialista in Dermatologia,
Venereologia e Tricologia presso il Policlinico Gemelli. Durante l’estate
infatti l’esposizione del cuoio capelluto ai raggi UV e le alte temperature
spingono i capelli prima a crescere più rapidamente, e poi ad entrare nella fase
follicolare di caduta (detta appunto Telogen). “La fase Telogen dura circa 3
mesi, per cui il danno lo vediamo in differita”. Se vediamo più capelli sulla
spazzola o nel piatto della doccia è perché molti capelli si ritrovano ad
entrare contemporaneamente nella fase finale del loro ciclo vitale. “Il processo
dura di solito due, tre mesi e si autolimita – precisa lo specialista – Una
caduta di circa 60-80 capelli al giorno può considerarsi ‘normale’. Se la cosa è
più ingente o perdura oltre i 3 mesi, però, è sempre bene rivolgersi al
dermatologo che si occupa delle malattie dei capelli, il tricologo”.
QUANDO PREOCCUPARSI E COME GESTIRE LA CADUTA DEI CAPELLI
Prima di fare incetta di integratori, affidarsi al fai-da-te o, peggio ancora,
seguire le haircare routine proposte sui social, quindi, è fondamentale parlarne
con un medico. “La prima cosa nella gestione delle malattie dei capelli è
innanzitutto una corretta diagnosi – sottolinea il dottor Tassone – Purtroppo
tutti i giorni mi trovo a visitare pazienti la cui prima diagnosi è stata fatta
dall’amico, dal parrucchiere o dagli istituti vari per le malattie dei capelli,
in cui i pazienti non sono visti da medici”. Un ritardo diagnostico, aggiunge,
può essere realmente pericoloso nel caso di malattie irreversibili come le
alopecie cicatriziali, spesso scambiate per calvizie o caduta stagionale.
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IL BUSINESS DELL’HAIRCARE E DEI PRODOTTI PER LO SCALPO
I social, in questo, giocano un ruolo fondamentale. Dopo l’ossessione per la
skincare, piattaforme come Instagram e Tiktok si sono riempite di tutorial su
come prendersi cura dei capelli con complicati trattamenti. Altro che shampoo e
balsamo: come nel caso della cura della pelle, i prodotti si sono moltiplicati,
facendo esplodere il business. “Il mercato dei prodotti ‘anti-caduta’ è in forte
ascesa negli ultimi anni – conferma il dott. Tassone – Anche per questo motivo,
praticamente ogni giorno notiamo l’uscita di prodotti più o meno testati (spesso
meno), con caratteristiche ‘miracolose’ sulla ricrescita dei capelli”.
FUNZIONA DAVVERO L’OLIO DI ROSMARINO?
Per questo abbiamo messo alla prova alcuni dei consigli più popolari su Tiktok,
partendo proprio del famigerato olio di rosmarino (versione industriale della
Rosemary Water fatta in casa). “L’olio di rosmarino sembrerebbe incentivare la
vascolarizzazione del follicolo pilifero, migliorandone la nutrizione e la
crescita. Ad oggi non vi sono studi standardizzati, per cui va considerata una
terapia di supporto che non sostituisce le terapie farmacologiche, quando
consigliate”.
…E IL CASCO A INFRAROSSI?
“Su questo dispositivo medico invece alcuni studi di efficacia in letteratura li
possiamo trovare”, spiega il tricologo. Un po’ come le maschere led per il viso,
sono considerati un trattamento di lusso da fare in casa: esistono versioni “a
cuffia”, che si indossano come un casco, e spazzole massaggianti che emettono
una luce a infrarossi. “Hanno dimostrato una certa efficacia nel ridurre
l’infiammazione del cuoio capelluto, per esempio nei casi frequenti di dermatite
seborroica o dermatite atopica dello scalpo, e di favorire una crescita più
rapida dei follicoli stimolati. I risultati migliori si sono osservati
nell’alopecia androgenetica in associazione alle terapie come Minoxidil o
Finasteride, e in seguito al trapianto di capelli, anche per spegnere
l’infiammazione post-chirurgica”.
…E IL MASSAGGIATORE PER LO SCALPO?
“Anche in questo caso non abbiamo forti evidenze a supporto del loro utilizzo –
puntualizza il dottor Tassone – ma nella mia esperienza possono fornire un aiuto
nell’assorbimento delle lozioni cosmetiche per la ricrescita o del Minoxidil
topico, stimolando allo stesso tempo la vascolarizzazione dei follicoli
piliferi”.
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YVES ROCHER, ANTI-HAIR LOSS BOOSTER
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LO SHAMPOO ANTIFORFORA AIUTA A FAR CRESCERE I CAPELLI?
Tra i consigli più gettonati che circolano sui social c’è quello di usare uno
shampoo antiforfora anche se non si ha questo preciso problema: secondo i
content creator beauty, la formulazione aiuterebbe a migliorare l’afflusso di
sangue ai follicoli, stimolando la crescita di capelli forti e sani. Il dottor
Tassone fa chiarezza su questo punto: “Gli shampoo anti-forfora, o più
correttamente quelli indicati per la dermatite seborroica, possono essere di
supporto alle terapie per la ricrescita riducendo l’occlusione del follicolo
dalle squame stesse e migliorando quindi l’assorbimento dei farmaci topici o
delle lozioni cosmetiche”.
I PRODOTTI PER RINFORZARE E NUTRIRE LA CHIOMA
Una volta escluse condizioni mediche con l’aiuto di uno specialista, ci si può
affidare a prodotti specifici per la cura quotidiana dei capelli: shampoo che
aiutano a fortificare i fusti e a riparare i danni, sieri per lo scalpo,
maschere e balsami che riducono la rottura, preservando la chioma.
L'articolo “Attenzione ai consigli dei social, non tutto quello che si vede su
TikTok funziona”: dal casco ad infrarossi al massaggiatore per lo scalpo, il
tricologo spiega cosa funziona e cosa no contro la caduta dei capelli proviene
da Il Fatto Quotidiano.
Il freddo è l’ultima frontiera della bellezza, e del benessere. Un’idea antica
come il mondo, ma oggi la scienza conferma i benefici su circolazione,
metabolismo e infiammazione. Su TikTok spopola lo skin-icing – cioé immergere il
viso in una ciotola di acqua e cubetti di ghiaccio – e chiunque abbia mai fatto
una sauna sa che è l’alternanza caldo/freddo a fare la differenza. L’ultima
frontiera è la crioterapia fatta in cabina, un trattamento che piace moltissimo
alle star e agli sportivi. Abbiamo provato a stare tre minuti a -110 gradi,
chiedendo agli esperti quali sono i benefici (e le controindicazioni) della
crioterapia.
Principalmente, esistono due strumenti per effettuare le sedute di crioterapia:
la criosauna, in cui la testa rimane fuori, e la criocamera, strutturata come
una cabina, in cui si entra da una porta: la temperatura interna può scendere
fino a -160° gradi, ma nella maggior parte dei casi è di -110°. “Questa è la
temperatura approvata dalla scienza per creare uno shock termico al nostro
organismo affinché si rafforzi – spiega al Fattoquotidiano.it Simone Doti,
founder di Cryovis – mettendo in atto una serie di meccanismi biologici che
stimolano il sistema immunitario, i linfociti, il metabolismo: è una sorta di
resistenza a un attacco esterno”. Il cervello ovviamente non sa di essere in una
cabina perciò mette in atto una serie di meccanismi per proteggere il corpo. La
percezione è soggettiva, ma è più tollerabile che immergere una mano nel
ghiaccio o nella neve fresca: “L’umidità in cabina è allo 0%: è un freddo
assolutamente secco, che il nostro fisico tollera bene”, prosegue Doti.
Il trattamento è diventato famoso per alcuni risvolti sul piano estetico, come
il miglioramento della pelle, l’eliminazione della ritenzione idrica e il
potenziamento del metabolismo, specialmente per chi desidera perdere peso. “Sul
piano medico, il risvolto più interessante è l’abbassamento dell’infiammazione
osteoarticolare e dell’infiammazione sistemica in generale“, un aspetto
determinante sul piano della longevità. Una sola seduta dà una sensazione di
benessere nell’immediato: si esce energizzati, rinvigoriti. Ma per sfruttare a
pieno i benefici serve un ciclo completo: “Esattamente come l’allenamento, è uno
stress per il nostro organismo – spiega Doti – In base all’esigenza della
persona e delle problematiche specifiche, si valutano sessioni con frequenza
bi-trisettimanale”.
Per Doti, è un trattamento di cui tutti possono beneficiare: “Dai ragazzini di
18 anni fino agli anziani: abbiamo avuto persone di più di 80 anni che
soffrivano di stanchezza cronica che si sono ‘riattivati’ completamente, con
molti benefici”. La crioterapia è invece sconsigliata nel caso di gravi problemi
respiratori, sindromi di Raynaud gravi, in gravidanza e per “chi soffre di
malattie cardiovascolari conclamate e chi ha avuto forti trombosi o aneurismi
nell’arco dei 6 mesi precedenti. Se sono passati più di 4 anni e c’è l’ok del
medico specialista, si può procedere”.
La crioterapia è molto amata – e molto richiesta – dagli sportivi perché
“favorisce il recupero post allenamento, riduce l’infiammazione del muscolo, e
di conseguenza eventuali dolori”, dice. Elisa Lainati, founder di Retreat
Milano, nuovissima oasi di benessere a due passi dal Duomo che offre corsi di
yoga, palestra, massaggi e spa privata. “Stiamo già studiando dei protocolli
estetici specifici per la ritenzione idrica – aggiunge – quindi per la combinare
le cure per la cellulite dell’estetista con la crio”. Chi vuole provare può
valutare una consulenza con gli specialisti in struttura, per capire che tipo di
trattamenti eseguire e con quale frequenza. “Subito dopo ci si riveste, si esce
e si prosegue con la propria giornata“, spiega. Non c’è un “tempo di recupero”,
né di una doccia: si può fare anche quando si hanno pochi minuti a disposizione,
prima di entrare in ufficio o in pausa pranzo. Ma chi vuole dedicarsi ancora
qualche ora di benessere può prenotare una lezione di pilates, di surf fitness o
di ossigenoterapia.
Sulla carta ci sono solo benefici, ma lo scoglio psicologico dei -110 gradi può
spaventare. Per questo motivo abbiamo deciso di provarla nella sede di Retreat.
Rispetto all’elegante spazio in legno scuro e luci soffuse, la cabina del freddo
ipermoderna sembra una navicella spaziale. “Io non faccio il bagno in mare se fa
un po’ freddo, ma la crioterapia non mi dà alcun fastidio – mi rassicura Elisa
Lainati prima del trattamento – ormai la faccio quasi senza accorgermene”. Prima
di entrare indosso calzini, zoccoli di gomma, guanti spessi, un cappellino e una
mascherina per proteggere le vie respiratorie. Il resto del corpo, al netto
della biancheria, è esposto a -110 gradi. La percezione del freddo è soggettiva,
ma la sensazione è quella di spalancare le finestre di una stanza calda in pieno
inverno e sentire l’aria gelida entrare all’improvviso.
Nella cabina c’è la musica: la spa manager che mi assiste durante il trattamento
mi incoraggia a muovermi, a saltare o a ballare, per sopportare meglio il
freddo. Un consiglio particolarmente utile nell’ultimo minuto, quello in cui il
tempo sembra non passare mai. Ma quando si esce, l’euforia è innegabile: ci si
sente galvanizzati, pieni di energia. La sensazione del freddo svanisce subito,
appena ci si veste. Per via dell’effetto tensore delle basse temperature la
pelle appare più compatta e luminosa – almeno nell’immediato – e i piccoli
rossori sul viso sono spariti. L’effetto più inaspettato è la sensazione di
felicità che si prova subito dopo: la scienza dimostra un effettivo aumento
della serotonina, ma forse è solo il sollievo di tornare al calduccio.
Immagine: courtesy of Retreat
L'articolo “A –110° il corpo si attiva, lo choc termico rafforza il sistema
immunitario e attiva il metabolismo”: tutti i benefici della crioterapia,
l’ultima ossessione delle star. Abbiamo provato per voi la “cabina del gelo”,
ecco come funziona proviene da Il Fatto Quotidiano.
Siccome un tour planetario e un matrimonio da organizzare non erano già
abbastanza, Dua Lipa debutta nel mondo della skincare, creando una sua linea per
Augustinus Bader, famoso per le creme di lusso, e si aggiunge così a una lunga
schiera di star che si sono lanciate nel mondo della cosmetica e della cura dei
capelli, ma con una strategia completamente diversa.
La linea DUA, lanciata giusto in tempo per i regali di Natale, è minimal ed
essenziale: si compone infatti di tre prodotti fondamentali, cioé un detergente
delicato e cremoso (Balancing Cream Cleanser), un concentrato multi-vitaminico
(Supercharged Glow Complex) e una crema idratante (Renewal Cream). Alla base
delle formulazioni c’è il TFC5, un’evoluzione della tecnologia brevettata che ha
reso le creme Augustinus Bader così speciali. Rispetto al classico TFC8®, però,
è più delicato, adatto alla pelle più giovani e meno segnate. Insomma, è una
linea pensata per le figlie delle attuali clienti del marchio di skincare di
lusso. “Ho creato questa linea skincare per la mia routine quotidiana: una
skincare routine clean, semplice ed efficace – ha commentato Dua Lipa in una
nota – Per me era fondamentale lavorare con un team che valorizzasse l’uso di
formule clean e ingredienti di alta qualità. Sapevo di poter contare su
Augustinus Bader per realizzare questo progetto”.
Nella maggior parte dei casi, attrici, modelle e cantanti lanciano i propri
marchi, con risultati alterni. Una volta le star lanciavano i profumi, adesso
creme, sieri, maschere per capelli e rossetti. Moltissimi, moltissimi rossetti
(citofonare a Kylie Jenner, paladina dei lip kit.) Solo un anno fa Beyoncé ha
lanciato una linea dedicata alla cura dei capelli, Cécred (semi-sconosciuta in
Italia) mentre Lady Gaga ha un suo marchio di make up, Haus Labs. Non è andata
molto bene a Madonna e alla sua linea MDNA Skin, così come a Kate Moss, che ha
chiuso la sua linea beauty Cosmoss dopo tre anni dal lancio. Probabilmente
l’estetica rock’n’roll che da sempre è stata il suo marchio non si sposa bene
con un brand wellness. Chiedetelo a Gwyneth Paltrow, che ha passato anni a
costruire la sua immagine da guru del benessere prima di lanciare Goop.
Ma l’elenco delle star che si sono reinventate imprenditrici beauty è lungo e va
da Jessica Alba a Millie Bobby Brown, da Harry Styles a Victoria Beckham. La
presunta rivalità tra Selena Gomez e Hailey Bieber, che riempie le pagine dei
giornali, è anche una competizione commerciale: una ha fondato Rare Beauty, una
Rhode. In Italia abbiamo Lavika, la linea beauty di Miriam Leone; Audrer di
Giulia De Lellis, Goovi di Michelle Hunziker.
Le ragioni di questo improvviso interesse imprenditoriale sono varie: il settore
beauty è un mercato in crescita, e con ottimi margini di profitto. Attrici, top
model e popstar sono al tempo stesso modelli aspirazionali di bellezza e
testimonial perfette dei propri prodotti: i fan sono i primi (e generalmente
fedeli) clienti. Investire in un marchio di skincare o di make–up significa
monetizzare sul proprio personal brand: il cliente non compra solo una crema, ma
il segreto di bellezza del proprio idolo. Nel caso di Dua Lipa non c’è nessun
segreto, ma 35 anni di ricerca scientifica: rispetto a molte sue colleghe, la
cantante ha scelto di non correre un rischio imprenditoriale, ma di affidarsi a
un brand longevo e molto amato, di cui era già cliente. E se funzionava per lei…
L'articolo La skincare firmata Dua Lipa: creme, sieri e rossetti sono diventati
la misura del successo delle star? proviene da Il Fatto Quotidiano.
Il Black Friday è arrivato, con il suo vortice di offerte e sconti
“imperdibili”. Per orientarsi nella giungla di proposte, abbiamo selezionato le
migliori offerte beauty, evitandovi ore di zig-zag sulle piattaforme di
e-commerce. Se volete un nuovo asciugacapelli, o quella crema virale, o
semplicemente risparmiare sui regali di Natale, ecco una piccola guida alle
occasioni più interessanti su prodotti e tool che si riveleranno un investimento
a lungo termine. Dalla skincare virale ai rossetti cult, dalle maschere led per
il viso fino ai trattamenti ristrutturanti per i capelli, ecco i prodotti che
abbiamo visto ovunque sui social e che sono (finalmente) in sconto.
LA MASCHERA LED DI FOREO
Sui social è ovunque e promette risultati notevoli già dai primi utilizzi.
Parliamo della maschera facciale led, che sfrutta diverse frequenze luminose per
ridurre le rughe e stimolare i naturali processi di rigenerazione della pelle.
Certo, a vederla così sembra uscita da un film di fantascienza, ma la maschera
in led sta diventando una solida alternativa ai trattamenti in salone,
nonostante i costi. Durante il Black Friday si può avere la maschera FAQ 202 –
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Black Friday. Tra le occasioni da cogliere al volo c’è la crema La Roche-Posay
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perdere online c’è sicuramente il rossetto Almost Lipstick di Clinique, nella
celebre tonalità Black Honey (da 31,50 a 25,20 euro). Colora come un rossetto,
idrata come un balsamo: una volta provato è difficile lasciarlo nel cassetto. Da
mettere nel carrello anche le matite Cupid Arrow di Nabla scontate del 20% (ora
a 15,60 euro) diventate virali a buon diritto perché possono essere in mille
modi – come eyeliner, come ombretto, come kajal… e assicurano un’ottima tenuta.
I TRATTAMENTI PER I CAPELLI DA DOUGLAS
Sul sito di Douglas ci sono alcune chicche haircare da non farsi scappare, come
il trattamento intensivo pre-shampoo per capelli danneggiati Redken Acidic
Intensive Treatment, che restituisce corpo e vigore alle chiome stressate, con
un bel risparmio (da 33,99 a 24,99 euro).
LA PIASTRA CULT DI GHD
Piega perfetta senza fatica, comodamente a casa? Facilissimo, con la piastra per
capelli Ghd original, uno degli accessori più amati del brand, ora in sconto del
24% (da 209 a 159 euro). Si scalda in trenta secondi e, grazie alla tecnologia
in ceramica single-zone™ di nuova generazione, mantiene la temperatura ottimale
per lo styling. Senza stressare eccessivamente i capelli permette di creare
senza sforzo onde morbide, ricci definiti o un liscio perfetto. Se poi volete
portarvi avanti con i regali di Natale, è il momento giusto: dal 21 novembre al
3 dicembre ci sono sconti su tutto il sito, anche sulla nuova collezione Cherry
Chic.
L’ASCIUGACAPELLI SUPER LEGGERO DREAME
Se asciugare i capelli dopo la doccia vi sembra una punizione divina, Dreame ha
la soluzione: l’asciugacapelli Hair Glory, che garantisce rapidità e una
temperatura costante, per una cura intelligente della chioma. In più è
leggerissimo (pesa solo 345 grammi) ed è in sconto per il Black Friday: 79 euro
anziché 129.
IL DYSON AIRWRAP ORA È IN SCONTO SU AMAZON
Non ha certo bisogno di presentazioni il Dyson Airwrap™ , l’asciugacapelli e
styler che crea onde perfette senza danni da calore. Grazie agli accessori
intercambiabili permette di asciugare la chioma e di cambiare stile – ricci o
ricci – in tempo record. Amatissimo su Instagram, ora si trova su Amazon
scontato del 33% (da 449 a 299 euro).
LO SPAZZOLINO ELETTRICO DI LAIFEN
Questo è il segnale che stavi aspettando per sostituire il vecchio spazzolino
con la variante elettrica. Soprattutto perché dal 20 novembre al 1 dicembre è in
sconto lo spazzolino elettrico Wave (ABS) di Laifen, con tre testine
intercambiabili e un sistema di vibrazioni ad alta frequenza personalizzabile,
che garantisce pulizia profonda. Sul sito e su Amazon si trova al 40% (da 79,99
a 49,99 euro).
LAIFEN WAVE SPAZZOLINO ELETTRICO, SPAZZOLINO ELETTRICO OSCILLANTE E VIBRANTE PER
ADULTI CON 3 TESTINE, IPX7 IMPERMEABILE, SPAZZOLINO MAGNETICO RICARICABILE(ABS)
€47,99 Acquista su Amazon
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L'articolo Black Friday 2025, alla skincare virale agli styler per capelli: ecco
le migliori offerte beauty da non perdere proviene da Il Fatto Quotidiano.