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“Proprio nel giorno del mio ritiro, ero a cena e nel tavolo accanto c’era lui: ci ha salutati ma non ha avuto il coraggio di dirmi nulla”: Fognini attacca Volandri
“Proprio nel giorno in cui avevo annunciato a Wimbledon il mio ritiro, ero a cena e nel tavolo accanto c’era lui, Volandri“. Fabio Fognini contro il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri. Il tennista azzurro – che ha giocato la sua ultima partita a Wimbledon 2024 perdendo in cinque set contro Carlos Alcaraz – ha raccontato alcuni aneddoti e curiosità a Belve, trasmissione condotta da Francesca Fagnani su Rai 2. Il riferimento è alle esclusioni dalla Coppa Davis, sia nel 2023 che nel 2024, che Fognini non aveva particolarmente gradito, soprattutto quella nell’anno del primo dei tre successi consecutivi dell’Italia. “Ci ha salutati, ma non ha avuto il coraggio di dirmi nulla, neanche un complimento per la carriera. Non mi ha detto niente”, ha raccontato Fognini. Il tennista si è tolto più di qualche sassolino dalla scarpa, spiegando che la partecipazione a quella Coppa Davis è un “sogno rimasto chiuso nel cassetto“. Ciò che però ha deluso particolarmente Fognini è il mancato dialogo: “Non mi è stato chiarito nulla. Non ho avuto un confronto con nessuno, penso che questa sia la cosa più ridicola. L’essere uomo richiede confronti, a volte anche se con pareri diversi. È andata così, non l’ho accettata e non l’accetterò mai”, ha concluso Fognini. “IL TENNIS NON MI MANCA”: LA RIVELAZIONE DI FOGNINI Il focus si è poi spostato sul suo ritiro, arrivato in un match memorabile a Wimbledon perso contro Alcaraz al quinto set: “Ha nostalgia?” chiede Fagnani sul recente ritiro. “Seguo tantissimo, ma non mi manca: non ho più giocato a tennis”, risponde Fognini. “Avrei potuto guadagnare molto di più, ma per gli atteggiamenti che ho avuto qualche multa è arrivata!” prosegue poi il tennista italiano. “Agli Us Open ne presi una da 96mila euro”. Tante multe. alcune salate, per un totale di “mezzo milione di euro circa”, confessa Fognini che poi, con sincerità, racconta di avere sofferto di attacchi di panico: “Non sono mai stato così male. La prima volta è successo al Roland Garros”. L'articolo “Proprio nel giorno del mio ritiro, ero a cena e nel tavolo accanto c’era lui: ci ha salutati ma non ha avuto il coraggio di dirmi nulla”: Fognini attacca Volandri proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Caro Nick, questa foto per me vale tutto”: l’emozionante ricordo di Fognini per Pietrangeli | Da Nadal a Volandri, il tennis in lutto
“Caro Nick, se ne va un pezzo enorme della nostra storia. Questa foto a Montecarlo per me vale tutto: il tuo esempio, la tua ironia, la tua luce”. Tra le tantissime reazioni del mondo sportivo dopo la morte di Nicola Pietrangeli c’è anche quella di Fabio Fognini, ex tennista italiano che si è ritirato nei mesi scorsi a Wimbledon. “Hai insegnato a tutti cosa significa vincere davvero. Buon viaggio, leggenda”. Così Fognini su Instagram, postando una foto insieme a Pietrangeli a Montecarlo. Ma sono davvero tanti gli attestati di stima e i post di cordoglio per il due volte campione slam e non solo dall’Italia. Anche Rafael Nadal infatti ha pubblicato un post su X: “Ho appena saputo della triste notizia della scomparsa di un grande del tennis italiano e mondiale”, ha scritto lo spagnolo sui social, porgendo poi le “più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia, il suo figlio Filippo, e tutta la famiglia del tennis italiano. Riposa in pace, Nicola”. > Visualizza questo post su Instagram > > > > > Un post condiviso da Fabio Fognini (@fabiofogna) VOLANDRI: “PRIMO IDOLO E PUNTO DI RIFERIMENTO” Bello anche il ricordo di Filippo Volandri, tra i primi a esprimersi dopo la morte di Pietrangeli: “Oggi il nostro tennis perde un gigante. Nicola Pietrangeli è stato il primo idolo e il primo vero punto di riferimento per chiunque abbia amato questo sport. Per noi che indossiamo o abbiamo indossato la maglia azzurra, non è mai stato soltanto un grande campione del passato”, ha scritto Volandri che poi ha voluto parlare anche della sua personalità: “Dalla battuta ironica al consiglio più serio, aveva sempre il modo giusto per farti riflettere e per ricordarti cosa significhi rappresentare l’Italia. Era libero, diretto, autentico: per questo unico”. Pietrangeli ha poi sottolineato quanto e come Pietrangeli sia stato importante per l’evoluzione del tennis in Italia: “Ha aperto la strada a tutti noi. Le sue vittorie, la sua personalità e il suo modo di vivere il tennis hanno permesso all’Italia di credere di poter competere ai massimi livelli. Siamo cresciuti con i suoi racconti, con la sua passione travolgente, con la sua capacità di farci sentire parte di una storia più grande”. IL RICORDO DI TATHIANA GARBIN “Nicola per me è stato molto più di un grandissimo campione. È stato un punto fermo del nostro tennis, una presenza che sentivi sempre lì, anche quando non era fisicamente accanto a te”, così Tathiana Garbin, capitana di Billie Jean King Cup sulla scomparsa dell’ex tennista azzurro. “Per la mia generazione, e per tutte quelle che sono venute dopo, rappresentava una guida silenziosa: un esempio, una voce autorevole, il custode vero della nostra storia. Aveva un modo unico di trasmettere amore per questo sport e per la maglia azzurra”. Poi un accenno anche a Lea Pericoli, ex tennista italiana e grande amica di Pietrangeli: “La sua storia resterà per sempre intrecciata a quella di Lea Pericoli: insieme hanno acceso la prima grande luce del tennis italiano, facendo innamorare intere generazioni e dando stile, anima e identità al nostro movimento. Oggi perdiamo una pietra miliare del nostro sport, ma quello che Nicola ci ha lasciato va ben oltre i risultati e i trofei”. L'articolo “Caro Nick, questa foto per me vale tutto”: l’emozionante ricordo di Fognini per Pietrangeli | Da Nadal a Volandri, il tennis in lutto proviene da Il Fatto Quotidiano.
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