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Lenovo Yoga 9i 2-in-1 Aura Edition: elegante, prestazioni di fascia alta ed una batteria dalla lunga durata
Nel corso degli ultimi mesi, grazie a Lenovo, abbiamo avuto modo di provare lo Yoga 9i 2-in-1 Aura Edition, un notebook convertibile che unisce prestazioni di fascia alta ad un corpo sottile e leggero. Partendo dal design, una cosa che spicca in questo notebook di Lenovo sono sicuramente le linee morbide che vedono sparire quasi ogni spigolo, vedendo i 4 angoli del pannello del monitor e della base vistosamente arrotondati e la cornice di quest’ultima essere “tondeggiante” invece che piatta. Un sicuro plus sul design lo fa anche la colorazione blu scura, opaca sui pannelli, lucida sulla cornice della base. Inoltre, come già lascia intendere il nome del modello, il Lenovo Yoga 9i 2-in-1 permette di ruotare lo schermo a 360°, permettendo di utilizzare il PC in varie posizioni, incluso la modalità tablet. A ruotare è anche la ottima “soundbar” integrata nella cerniera, permettendo al notebook di Lenovo di trasmettere l’audio in modo che arrivi chiaro e sempre dalla direzione giusta rispetto allo schermo. Lenovo Yoga 9i 2-in-1 modalità tablet (il pennino è incluso nella confezione) Parlando dello schermo, ottima la qualità d’immagine del display OLED da 14″, nel sample da noi provato presente nella variante 2.8K con frequenza di aggiornamento di 120Hz e luminosità massima di 500nits standard, 1100nits in HDR; il monitor, grazie anche alla copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 si presta bene anche ad utilizzi professionali in ambito foto/video. Lo Yoga 9i 2-in-1 è un prodotto di fascia alta in ambito consumer, vedendo integrata una CPU Intel Core Ultra 7 258V (dotata di GPU integrata Intel ARC 140V) affiancata da 32GB di RAM e da un SSD da 1TB. Abbiamo provato il PC in varie situazioni di utilizzo, rimanendo generalmente soddisfatti sia nei normali compiti d’ufficio sia nella content creation di livello base; non è un modello pensato per il gaming, ma se puntate ad usarlo con qualche gioco meno recente o meno demandante sulla GPU, lo Yoga 9i se la cava senza grossi patemi. Il sistema di raffreddamento di bordo a nostro parere riesce a mantenere il notebook in un range di temperature accettabili e che non dovrebbe portare a rallentamenti, nel corso della prova lo abbiamo visto soffrire solamente quando abbiamo spinto il dispositivo sul gaming con titoli più pesant, campo per cui come già sopra accennato non è stato pensato. Il Lenovo Yoga 9i 2-in-1 è inoltre certificato Copilot+ PC, grazie alla capacità della NPU integrata nel processore di offrire oltre 45TOPS di potenza di calcolo. Ciò permette al PC di Lenovo di eseguire in locale – senza dunque la necessità di trasmettere dati a server remoti – alcune funzionalità di intelligenza artificiale del pacchetto Copilot come ad esempio nelle video chiamate gli effetti audio/video ed i sottotitoli (con possibilità di traduzione), mentre per altre come la generazione di testi ed immagini vengono comunque eseguite in cloud. Negli ultimi anni Lenovo ha iniziato a lavorare all’integrazione tra i suoi PC Windows ed i dispositivi Android del gruppo, come i tablet di Lenovo stessa e gli smartphone di Motorola. Per la nostra prova dunque, insieme allo Yoga 9i 2-in-1, Lenovo ci ha fornito anche un sample del Motorola Razr 60 Ultra in modo da poter provare alcune delle novità integrate nel software. L’integrazione tra device Windows ed Android punta a creare un ecosistema simile a quello che da anni è uno dei punti di forza dell’offerta della “mela morsicata”, e tra le funzionalità sicuramente interessanti del pacchetto Smart Connect troviamo funzionalità come Smart Share, che permette il drag&drop di file tra PC e telefono, la smart Webcam, che permette di utilizzare le fotocamere dello smartphone come webcam per il PC, la condivisione delle App, dello schermo e della modalità “desktop” del telefono. Il funzionamento del tutto è possibile tramite un’interfaccia molto semplice, previa presenza sia sul PC/notebook che sullo smartphone dell’app Smart Connect (sui device Lenovo e Motorola più recenti dovrebbe già essere installato), e rende sicuramente più semplice l’utilizzo di più dispositivi da un singolo schermo Streaming dell’app del Fatto Quotidiano dallo smartphone al PC Si passa ancora ad un livello successivo con la modalità “Interazione Naturale” che permette di utilizzare PC e Smartphone, tramite la stessa coppia di tastiera e mouse, come se fossero un dispositivo unico: raggiungendo il bordo dello schermo del PC il puntatore del mouse passa sullo Smartphone, come se fosse un secondo schermo, permettendo di interagire con mouse e tastiera anche su quest’ultimo e vedendo possibile inoltre trascinare da una parte all’altra file e condividere tra i due dispositivi gli “appunti” utilizzati nelle operazioni di taglia, copia ed incolla. Un plus a nostro parere di Smart Connect, rispetto a soluzioni simili presentate da altri produttori, è il non limitare il tutto ai soli dispositivi dell’azienda stessa o “quasi”: alcune delle funzionalità più utili, come il drag&drop dei file e la webcam sono utilizzabili anche insieme a dispositivi smart di altri produttori, sia Android che iOS. Modalità desktop dello smartphone Motorola (può essere utilizzata anche senza un PC collegando il telefono ad uno schermo) Nel corso della prova ci ha sopreso positivamente la durata della batteria: lo Yoga 9i 2-in-1 ci ha permesso tranquillamente di lavorare tutta la giornata in ufficio senza doverci collegare alla presa senza dover attivare la modalità Eco, modalità che allunga ulteriormente la durata della singola ricarica rinunciando ovviamente ad una parte di performance. Sul versante connettività, viste anche le dimensioni compatte (è spesso poco più di 1,5cm), abbiamo alcuni – se vorremmo definirli tali – limiti: il Lenovo Yoga 9i 2-in-1 integra 3 porte USB-C (una USB4 e 2 con supporto thunderbolt4), una porta USB-A Gen3.2 e l’ingresso combinato per cuffie e microfono con jack da 3,5mm, richiedendo dunque l’utilizzo di appositi dongle per collegarlo a display con porte HDMI o alla rete cablata via Ethernet. Sul versante wireless il notebook di Lenovo integra le tecnologie più recenti come WiFi 7 2×2 e Bluetooth 5.4. Ha offerto buoni risultati nella prova anche la webcam integrata (da 5MP), che vede integrato uno “shutter” fisico che permette con un semplice movimento del dito sull’apposito switch di coprire la camera per una privacy aumentata. Con questo modello Lenovo a nostro parere va a confermare – se ce ne fosse bisogno – la sua capacità di offrire anche al pubblico consumer prodotti solidi (è certificato MIL-STD-810H) capaci di unire prestazioni di ottimo livello con un design elegante. Un prodotto di questo livello ovviamente porta con se un cartellino equamente alto: per la medesima configurazione del modello da noi provato sul sito ufficiale del produttore il prezzo si aggira sui 2.150€ L'articolo Lenovo Yoga 9i 2-in-1 Aura Edition: elegante, prestazioni di fascia alta ed una batteria dalla lunga durata proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Vivo X300 Pro: fotocamere da primi della classe e prestazioni al top per l’ultimo flagship dell’azienda cinese
A fine ottobre Vivo ha presentato il suo nuovo flagship, l’X300 Pro, vedendo proseguire anche su questo nuovo modello la partnership con ZEISS per il comparto fotografico, e nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto modo di metterlo alla prova. Sul versante del design, in un panorama di smartphone quasi identici l’X300 Pro di Vivo si distingue per l’importante modulo fotografico di forma circolare posto centralmente nella parte superiore della cover posteriore, un tratto che lo accomuna ai precedenti smartphone di punta dell’azienda cinese, e qualche scelta cromatica come il Dune Brown della cover – che si presenta come un color sabbia molto leggero – e per le cornici tendenti al canna di fucile. Se esteticamente nel complesso il dispositivo si presenta bene, il modulo fotografico può dare un po’ fastidio quando si impugna lo smartphone in orizzontale. Sulla parte frontale, il Vivo X300 Pro integra un ottimo display da 6,78″, con frequenza adattiva tra 1 e 120Hz, luminosità di picco di 4500nit ed una copertura al 100% dello spazio colori P3; durante la prova il display si è sempre comportato in modo egregio in tutte le situazioni d’utilizzo. Al cuore del nuovo flagship di Vivo è presente il Mediatek Dimensity 9500, SoC che conferma ulteriormente l’ottimo lavoro svolto dal chip maker taiwanese negli ultimi anni in questo segmento. Affiancato da 16GB di RAM e 512GB di memoria, il Dimensity 9500 permette al Vivo X300 Pro di offrire un’esperienza d’utilizzo fluida e senza alcun tentennamento anche quando spinto al massimo da app e giochi più demandanti. Con la famiglia di smartphone X300, Vivo ha portato anche sui dispositivi destinati al mecato globale OriginOS, la sua personalizzazione di Android precedentemente disponibile solo sul mercato cinese. Basata su Android16, OriginOS6 a nostro parere offre un’interfaccia d’utilizzo abbastanza semplice, con animazioni fluide e soprattutto senza troppe app di terze parti preinstallate. Passanto al comparto fotografico, il sistema a bordo del Vivo X300 Pro, co-ingegnerizzato con ZEISS, è tra i migliori che abbiamo avuto modo di provare, offrendo scatti di ottimo livello in tutte le condizioni. Se da una parte davamo quasi per scontato la qualità delle foto ottenute con la camera principale – dotata di un sensore Sony LYT-828 da 50MP e lenti con apertura f/1.6 – visto già in passato l’ottimo lavoro di Vivo e ZEISS anche in segmenti inferiori del mercato, la vera sopresa per noi è arrivata con gli scatti della fotocamera tele – dotata di un sensore Isocell HPB da 200MP di Samsung, personalizzato per Vivo, e di lenti periscopiche ZEISS APO – in grado di offrire ottime fotografie sia con il solo zoom ottico (3.5x) sia sfruttando lo zoom digitale a 10x (qui troverete gli originali di 3 scatti con camera principale, zoom e zoom digitale). Sulla calibrazione dei colori e su alcune funzioni del software è dove emerge “visivamente” il lavoro fatto da ZEISS, come sulla modalità ritratti dove è possibile – come già nei precedenti flagship di vivo – far simulare allo smartphone gli effetti tradizionalmente ottenibile con alcune delle più celebri lenti fotografiche e cinematografiche del colosso tedesco. ‹ › 1 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 2 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 3 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 4 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 5 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 6 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 7 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 8 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 9 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO ‹ › 10 / 10 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO Rimanendo in campo fotografico, vivo ha presentato per il suo flagship due kit di accessori: una cover + cameragrip/powerbank, che permette di impugnare lo smartphone come una fotocamera, ed un obiettivo zoom esterno targato ZEISS che permette, in unione con la fotocamera zoom dello smartphone, di ottenere una lunghezza focale equivalente ad un 200mm. ‹ › 1 / 3 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO + OBIETTIVO ZEISS ‹ › 2 / 3 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO + OBIETTIVO ZEISS ‹ › 3 / 3 FOTO SCATTATA CON VIVO X300 PRO + OBIETTIVO ZEISS Abbiamo avuto modo di provare il set completo per alcuni giorni a ridosso della presentazione dello smartphone, ottenendo degli scatti sicuramente interessanti per uno smartphone (seconda gallery) ma, a nostro parere, rischia di essere una coppia di accessori che – nonostante il costo previsto vicino ai 500€ – finirete per posare in un cassetto ed utilizzare in poche occasioni: la comodità di scattare fotografie con uno smartphone è quella di non dover portare con se altro che il telefono stesso, senza dover montare/smontare obiettivi, con l’aggiunta che il vivo X300 Pro fa già un ottimo lavoro sfruttando lo zoom digitale. Di contro, se utilizzate lo smartphone per fotografie anche in ambito professionale l’obiettivo ZEISS potrebbe essere rivelarsi un accessorio molto utile. ( qui troverete originali di due scatti con l’obiettivo ZEISS ed uno con fotocamera standard per confronto sulle distanze ) La batteria da 5.440mAh riesce a garantire comodamente l’intera giornata d’utilizzo, anche sfruttando lo smartphone in modo intensivo sul versante fotografico. L’X300 Pro offre la ricarica rapida a 90W con il suo caricatore (non presente nella confezione, ma disponibile in alcuni bundle promozionali), ma è anche compatibile con Power Delivery, permettendo una ricarica molto rapida anche con caricatori rapidi standard. Il Vivo X300 Pro si candida a nostro parere ad essere uno dei migliori cameraphone di questa generazione, offrendo inoltre un’ottima esperienza d’utilizzo a tutto tondo ed una sensazione “premium” al tatto. Il prezzo di lancio, 1.399€, è sicuramente alto anche se abbastanza in linea con quello degli altri smartphone dello stesso segmento, ma sono già disponibili alcune offerte sia nelle principali catene di negozi di elettronica, sia online. L'articolo Vivo X300 Pro: fotocamere da primi della classe e prestazioni al top per l’ultimo flagship dell’azienda cinese proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Realme GT8 Pro: in arrivo il nuovo flagship con batteria da 7.000mAh e fotocamere targate RICOH GR
Realme ha lanciato la nuova generazione dei suoi smartphone di punta, con il nuovo GT8 Pro che può vantare hardware di ultima generazione ed un comparto fotografico che punta alla street photography sviluppato in collaborazione con RICOH. Il nuovo Realme GT8 Pro integra il SoC Snapdragon 8 Elite Gen 5, il chip più recente ed avanzato di Qualcomm con una CPU octa-core con frequenza massima di 4,6GHz, affiancato in base alla versione acquistata da 12GB di RAM e 256GB di memoria oppure 16GB di RAM e 512GB di memoria, il tutto alimentato da un’ampia batteria da 7.000 mAh – con ricarica rapida fino a 120W – che permette più giorni d’utilizzo con una singola carica. Sulla parte frontale trova posto un display AMOLED da 6,79″ con frequenza di aggiornamento massima di 144Hz, risoluzione 2K ed una luminosità di picco di 7.000nit. Sul versante multimediale lo schermo è affiancato da un sistema audio a doppio altoparlante stereo per rendere l’esperienza d’uso più immersiva. Il posteriore invece si presenta completamente piatto, ad esclusione del particolare blocco fotografico: la copertura del “bump” fotografico è removibile, vedendo la possibilità di personalizzare lo smartphone installandone una con diversa forma e colore, potendo passare ad esempio da una copertura circolare ad una quadrata. Per il comparto fotografico del nuovo GT8 Pro realme ha scelto di collaborare con Ricoh, integrando il nuovo sistema d’imaging “RICOH GR” che si propone di portare su smartphone l’esperienza delle iconiche – e omonime – fotocamere dell’azienda giapponese. Il sistema, co-progettato dalle due aziende, punta ad operare in tutti gli aspetti, dalle ottiche all’elaborazione delle immagini, per offrire anche su telefono l’esperienza della street photography per cui è celebre RICOH, vedendo il software integrare la modalità GR con cinque preset ispirati agli scatti con la pellicola, tra cui “standard”, “pellicola positiva”, “pellicola per negativi”, “monotono” e “B&N ad alto contrasto”. Scatto in modalità GR – B&N alto contrasto Sul versante hardware il realme GT8 Pro integra una fotocamera principale “GR-certified” da 50MP con lenti 7P antiriflesso, che promettono di far passare il 97% della luce, una fotocamera da 50MP con lente ultra-wide per gli scatti grandangolari ed una fotocamera da 200MP associata ad una lente periscopica per offrire uno zoom ottico da 3x. Scatto eseguito con Realme GT8 Pro – modalità standard (originale a 50MP) Abbiamo iniziato a provare il nuovo smartphone di Realme poco più di una settimana fa, e le nostre prime impressioni sono più che positive: nonostante un chip di ultra potente lo smartphone arriva comodamente a garantire quasi due giornate d’utilizzo senza la necessità di ricarica, gli scatti fotografici sono di ottimo livello, sia quelli effettuati con la modalità tradizionale (che può offrire anche foto a 50MP effettivi), sia quelli effettuati con le modalità “GR”. Il nuovo realme GT8 Pro sarà disponibile con un prezzo di listino di 999,99€ per la variante 12+256GB, mentre per la quella 16+512GB il prezzo salirà a 1.199,99€. Come per il GT7 lanciato a maggio, sarà disponibile la “Dream Edition” targata Aston Martin nel solo taglio di memoria da 16+512GB mantenendo il medesimo prezzo della versione standard. Per il lancio è disponibile un’offerta su Amazon.it per la variante base, che vede il nuovo GT8 Pro venduto a 899,99€, in bundle con il caricabatterie, e tornare un po’ a quell’anima da flagship killer che ha contraddistinto in passato il brand cinese. REALME GT 8 PRO SMARTPHONE 12GB+256GB, SISTEMA DELLA FOTOCAMERA RICOH GR, NITIDEZZA ULTRA DA 200 MP FOTOCAMERA DEL TELEFONO, SNAPDRAGON 8 ELITE GEN 5, BATTERIA DA 7.000 MAH, BIANCO(CON ADATTATORE) €899,99 Acquista su Amazon Shop L'articolo Realme GT8 Pro: in arrivo il nuovo flagship con batteria da 7.000mAh e fotocamere targate RICOH GR proviene da Il Fatto Quotidiano.
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