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Le assurde teorie sul fuorigioco di David: perché non c’è stato nessun errore ed è impossibile un caso Candreva-bis
Le prospettive possono giocare brutti scherzi. Soprattutto se si va sempre a caccia della polemica arbitrale. Così durante e dopo il match degli ottavi di finale di Coppa Italia vinto dalla Juventus per 2 a 0 contro l’Udinese, hanno preso piede assurde teorie sul gol annullato all’attaccante bianconero Jonathan David al 33esimo del primo tempo. Secondo alcuni, la linea tracciata dal Var per stabilire il fuorigioco di David sarebbe stata presa su un riferimento sbagliato, il difensore dell’Udinese Bertola, mentre l’ultimo difendente sarebbe stato Palma, che si trovava in posizione defilata. Un sospetto sottolineato anche in diretta tv su Mediaset dal telecronista Riccardo Trevisani, ma poi la teoria è stata rilanciata da molti quotidiani, perfino da Repubblica, che parla di “ombra di un caso Candreva-bis”. Tutto falso, come ampiamente dimostrato dalle immagini. Non solo: con la tecnologia in mano oggi al Var, un nuovo caso Candreva è impossibile che si verifichi. Le immagini VAR (vedi sopra) che la Lega Calcio ha rilasciato ai broadcaster nel post partita mostrano infatti chiaramente come il giocatore in basso, più esterno (Palma), non tenga in gioco l’attaccante David e che il difensore più arretrato sia in realtà quello al centro (Bertola) su cui poi è stata effettivamente tracciata la linea del fuorigioco, anche graficamente. La percezione che a tenere in gioco David ci fosse Palma è dovuta solamente alla prospettiva e al posizionamento delle telecamere. Ma è ovvio che il Var non ha sbagliato e questo non dovrebbe stupire nessuno. Da almeno un paio di anni infatti a supporto degli arbitri è stato introdotto il SOAT (acronimo di Semi-Automated Offside Technology), che appunto è un sistema semi-automatico per stabilire le pozioni di fuorigioco. Come funziona il SOAT? In breve, attraverso 12 telecamere che tracciano i punti chiave di ogni giocatore 50 volte al secondo, generando in tempo reale linee virtuali di fuorigioco. In altre parole, non esistono più “punti ciechi” o giocatori non visti, come era accaduto appunto nel caso Candreva. Ovvero il famoso gol annullato proprio alla Juventus a Salerno nel 2022, perché le telecamere del Var non avevano inquadrato appunto Candreva in posizione defilata che teneva in gioco Milik, l’autore della rete. Con il SOAT una svista del genere è semplicemente impossibile, perché la macchina traccia la posizione di tutti i giocatori in campo e stabilisce quindi in automatico qual è l’ultimo difendente. All’arbitro in sala Var spetta solo il compito di verificare che il punto d’impatto del pallone selezionato sia quello corretto. Il SOAT è stato introdotto proprio per evitare altri casi Candreva. Chi segue il calcio dovrebbe sapere quindi che un errore del genere sul fuorigioco non è più possibile e che la rete di David è stato annullata correttamente dall’arbitro Fornu A ingannare è stata solo la prospettiva. Peccato per l’attaccante canadese, che avrebbe meritato il gol per la prestazione (ha anche propiziato l’autogol dello stesso Palma che ha sbloccato il match). Poco male per la Juventus, che comunque ha conquistato il pass per i quarti di finale e ora affronterà la vincitrice di Atalanta–Genoa, che si gioca oggi alle ore 15. L'articolo Le assurde teorie sul fuorigioco di David: perché non c’è stato nessun errore ed è impossibile un caso Candreva-bis proviene da Il Fatto Quotidiano.
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