Il leghista fa una battuta, con riferimento implicito alla questione delle armi
all’Ucraina. Il ministro della Difesa non la prende bene e replica punto su
punto. Nuovo botta e risposta tra Guido Crosetto e un esponente del Carroccio
per la questione delle forniture difensive al paese di Volodymyr Zelensky.
A provocarlo il post su X di Claudio Borghi, senatore della Lega: “Ma se per
caso gli Usa attaccassero il Venezuela che facciamo? Mandiamo 12 pacchetti di
armi a Maduro?”. Chiaro riferimento agli aiuti forniti a Kiev, che nei giorni
scorsi hanno contrapposto Matteo Salvini ad Antonio Tajani e Crosetto. E proprio
il ministro della Difesa replica a Borghi: “No, puoi stare tranquillo Claudio,
anche perché non hanno mai invaso una nazione per occuparne stabilmente il
territorio con la scusa che alcuni parlassero inglese. É solo una tra le tante
differenze con la Russia. Un’altra è il fatto che post come i tuoi, fatti in
Russia in dissenso da Putin, non sarebbero possibili mentre in Usa, come in
Italia, sono benvenuti anche quando dicono cose diverse ed anche opposte. Forse,
come sostengono alcuni, questo consente alle varie autocrazie di avere più
efficienza rispetto alle democrazie ma io mi ostinerò a difendere il diritto di
Claudio Borghi, e migliaia di altri che la pensano diversamente da me su tutto,
di dire tutto ciò che gli passa in testa, sempre”.
https://x.com/GuidoCrosetto/status/1990010534691733615?s=20
Quello tra Crosetto e Borghi è solo l’ultimo episodio che racconta di una
spaccatura all’interno del governo sulla questione del sostegno militare
all’Ucraina. Dopo l’esplosione dell’‘inchiesta sulla corruzione a Kiev che
coinvolge l’ex socio e stretto alleato del presidente Zelensky e anche l’ex
vicepremier ucraino, Salvini ha tirato il freno. “Mi sembra che stiano emergendo
gli scandali legati alla corruzione, poi coinvolgono il governo ucraino, quindi
non vorrei che con quei soldi dei lavoratori, dei pensionati italiani si andasse
ad alimentare ulteriore corruzione“, ha detto il vicepremier.
Una posizione ribadita ancora oggi, quando Salvini è stato chiamato a commentare
indiscrezioni su un possibile decreto “trimestrale” – dunque a scadenza – per il
piano di supporto militare all’Ucraina. “”Io non commento le fantasie di qualche
giornale, commento la realtà – ha detto il ministro delle Infrastrutture – Noi
abbiamo sempre sostenuto l’Ucraina con ogni tipo di intervento sociale economico
e militare, questo è fuori discussione. Le notizie che stanno emergendo in
queste settimane sui giornali di tutto il mondo e che provengono da Kiev con
dimissioni di ministri e ville all’estero, bagni in oro e giri di prostituzione,
conti su banche straniere, ci spingono a capire meglio dove stanno andando i
soldi degli italiani. I soldi degli europei sono usati bene se sono usati per
difendere le donne e i bambini, un conto invece è che alimentino i conti
correnti all’estero degli amici di Zelensky. Semplicemente chiediamo chiarezza”.
L'articolo “In Russia i tuoi post sarebbero impossibili”. Botta e risposta tra
Crosetto e il leghista Borghi proviene da Il Fatto Quotidiano.