“La Bbc ha ucciso Diana?”: questo il quesito che si pone un titolo fortemente
provocatorio scelto dal Telegraph per presentare il libro dell’ex giornalista
della rete ammiraglia britannica, Andy Webb. Riscrivere e ridefinire la storia
sarebbe il più grande addebito riconosciuto alla Bbc accusata degli effetti
generati dall’intervista rilasciata dalla principessa del Galles nel novembre
del 1995 al programma Panorama e realizzata dal giornalista Martin Bashir.
Secondo il libro Dianarama: The Betrayal of Princess Diana, le conseguenze
prodotte da tutta la rete di inganni messi a segno per convincerla a confessare
il suo dolore pubblicamente e davanti alle telecamere, avrebbe inesorabilmente
condotto alla sua morte prematura avvenuta in un incidente stradale a Parigi,
poco meno di due anni dopo.
23 milioni di persone videro una principessa piegata dalla solitudine e dalla
sofferenza per un matrimonio fallito ancora prima di nascere e una famiglia
reale incapace di mostrare alcuna empatia. Anche l’intervista realizzata nel
2019 all’ex principe Andrea, dal programma Bbc Newsnight, ha avuto conseguenze
nefaste per la reputazione della corona, ma nulla di paragonabile agli effetti
catastrofici generati da Bashir. “La vita di Diana era stata deviata su un
percorso terribilmente pericoloso che risultò nella sua morte” teorizza Webb nel
suo libro. Tradotto, se la principessa non fosse stata ingannata al punto da
essere spinta a credere a bugie dolorose e trame vili nei suoi confronti, il suo
destino sarebbe stato diverso e la sua fine, probabilmente, non sarebbe stata
scritta da quella corsa forsennata sotto al tunnel dell’Alma.
Martin Bashir aveva usato stratagemmi scorretti ed illeciti per convincere Diana
a parlare a cuore aperto. Aveva prodotto documenti falsi per avere un effetto
persuasivo anche nei confronti del fratello affinché la spingesse a concedersi
alle telecamere. Lady D era stata convinta di essere spiata dai servizi segreti,
che il suo primogenito William fosse stato dotato di un orologio per registrare
le sue conversazioni, violazioni profonde della sua sfera privata erano state
insinuate per renderla vulnerabile. Tra le teorie esposte nel libro figurano
anche quelle secondo le quali Elisabetta II fosse in procinto di abdicare e che
una volta divenuto re, Carlo si sarebbe risposato, ma non con Camilla, come lei
si aspettava, bensì con la baby sitter. Tiggy Legge-Bourke è un nome che ai più
risulterà sconosciuto, ma per Diana era diventato un nuovo insopportabile
incubo. Prima di ottenere il consenso a parlare con la Bbc, erano arrivati a
farle credere che la donna che si occupava dei suoi bambini avesse una relazione
con il futuro sovrano e che fosse addirittura rimasta incinta salvo poi avere
abortito.
Da qui il cambio di significato da attribuire alla famosa frase “eravamo in tre
nel nostro matrimonio” che tutti hanno sempre ricondotto alla eterna relazione
d’amore tra Carlo e Camilla, poi sfociata in un matrimonio che ha portato la
grande rivale di Diana sul trono. Con un cambio di significato inatteso, la
terza “incomoda” era diventata Tiggy. Da qui le ossessioni che la spinsero ad
insinuare che Carlo non sarebbe stato adatto a fare il re e che portarono
Elisabetta II a dare il via libera immediato al processo di divorzio tra i due,
che erano solo separati. La storia riscritta dalle trame di persone disposte a
tutto pur di ottenere i loro obiettivi e la Bbc che non poteva non sapere. Di
più, l’ormai ex direttore generale, Tim Davie, era al corrente di tutto secondo
il Telegraph, mai generoso nei confronti della tv pubblica britannica. Nel 2020,
al suo arrivo, era stato informato dello scandalo “Bashir” pronto ad esplodere,
ma non poteva immaginare che poi sarebbe arrivato anche quello di Donald Trump
che lo ha portato alle dimissioni qualche settimana fa. Il presidente americano
si dice pronto a fare una causa milionaria alla Bbc accusata di aver trasmesso
un discorso “infamante e reso radicale” dai tagli operati in fase di montaggio.
L’emittente si è scusata, ma nel frattempo un fiume di scandali, accuse ed
inaccuratezze ha continuato a scorrere sotto le sue fondamenta generando una
crisi di credibilità senza precedenti. L’ultimo atto, tra i tanti in serbo dai
suoi detrattori, potrebbe essere scritto proprio dal futuro re che, stando alle
ricostruzioni del libro, sarebbe a sua volta pronto a lanciare la sua offensiva
per reagire alla “ferita lasciata aperta” da quella famigerata intervista del
1995. William avrebbe “messo delle persone” in azione per fare chiarezza
sull’accaduto. Mala tempora currunt.
L'articolo “La Bbc ha ucciso Lady Diana. La convinsero che William la spiava con
un orologio e che Carlo stava per sposarsi con la baby sitter da cui aveva avuto
un figlio mai nato”: la teoria nel nuovo libro proviene da Il Fatto Quotidiano.