Un battutista ormai largamente apprezzato dallo humor a stelle e strisce, ma
cosa ne penseranno a corte degli scherzi (taglienti) di Harry? Invitato ad un
pranzo di Natale organizzato dal British – American Business Council, il
principe ribelle della corona inglese ha calcato la mano sull’ironia che gli
americani non risparmiano agli amici inglesi, che condividono la stessa lingua,
ma hanno temperamenti e culture assai diversi. “Le persone a volte mi chiedono
se crescere nella famiglia reale sia stato un po’ come per Julian (Fellowes) di
Downton Abbey. Beh – ha proseguito – si, ma solo uno di questi mondi è pieno di
drammi, intrighi, cene fastose e matrimoni con americane, l’altro è uno
spettacolo per la tv”.
Applausi a scena aperta e risate a profusione. Questo accadeva sul versante
ovest dell’oceano Atlantico, difficile immaginare che le stesse parole possano
aver ricevuto la stessa calda accoglienza più a est, nei castelli del Regno
Unito. Agli imprenditori anglo americani presenti alla cena di Natale alla quale
Harry è stato invitato, è stato anche ricordato che si trattava della prima alla
quale lui partecipava da un po’ di tempo, e di nuovo, una stilettata lanciata
verso la corona che ha smesso di convocare a corte i duchi del Sussex e che,
probabilmente, si guarderà bene dal farlo in futuro. Come un comico qualsiasi,
il secondogenito del re ha snocciolato ironia e battute a colpire quella
istituzione che il padre, malato, sta facendo di tutto per reggere sulle sue
spalle, schivando il fango in costante caduta dalle rivelazioni legate ai
comportamenti e alle frequentazioni del fratello minore Andrea e, puntualmente,
anche dal figlio al quale stava cercando di tendere una mano per la
riconciliazione. Scavando anche nella storia delle contrastate relazioni tra i
due paesi, Harry non ha mancato di ricordare che si è persino trovato a
festeggiare il 4 luglio, per la prima volta negli Stati Uniti: “Questa cosa di
festeggiare l’indipendenza dai britannici ed in particolare dal mio
sessantaseiesimo avo è una vera novità per me” ha aggiunto. Chi ci sarà davvero
nel 2026, perché invitato ai festeggiamenti per il prossimo Independence Day,
sarà suo padre, re Carlo III, chiamato direttamente da Donald Trump insieme a
William e Kate.
L’invito formale partito dalla Casa Bianca non fa alcuna menzione ai componenti
della famiglia reale che hanno spostato il loro “regno” a Montecito. E così
Harry pare essersi preso la sua rivincita violando per l’ennesima volta le
rigide regole del protocollo. Regola numero uno: non parlare mai di politica.
Puntuale, il duca del Sussex ha proseguito rivolgendosi anche al presidente
Trump. L’anno prossimo, tra gli appuntamenti sportivi che vedranno gli Stati
Uniti in prima linea, ci sarà la
Coppa del Mondo di calcio, distribuita anche negli stadi di Canada e Messico.
“Accoglieremo tanti amici britannici in arrivo dall’altro capo dell’oceano” ha
scandito Harry sottolineando che questo avverrà se riusciranno a superare la
dogana con un ovvio riferimento alle politiche immigratorie messe in atto dal
presidente. E dopo che Meghan, in passato, aveva fatto aperta campagna per i
democratici, questo ennesimo battuta all’indirizzo dell’inquilino della Casa
Bianca non sarà passata inosservata.
Tra l’altro, non più tardi di qualche settimana fa, ospite di Steven Colbert,
Harry aveva già paragonato Trump ad un re: “Mi risulta che abbiate eletto un re”
aveva ridacchiato per rispondere alla dichiarata ossessione degli americani per
la famiglia reale. Quella della presenza alle conferenze internazionali è una
abitudine diffusa tra gli ex primi ministri inglesi, che emettono fatture d’oro
per partecipare agli eventi come public speakers. Pare chiaro che Harry stia
seguendo la stessa strada, lontana anni luce dal desiderio di discrezione e
distanza dalla politica esercitato dai reali. Probabilmente questa decisione
porterà soldi nelle casse dei Sussex al prezzo, però, di allontanarli ancora di
più dalla corte del padre, re Carlo III
L'articolo “Crescere nella Famiglia Reale è stato come vivere in Downton Abbey
tra drammi, intrighi e feste: lì però è tutto vero”. L’ultima stoccata del
principe Harry (che si prende anche una rivincita) proviene da Il Fatto
Quotidiano.
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Un ritorno in grande, questo progetta il principe Harry per il suo futuro nel
Regno Unito lasciato, sbattendo la porta, cinque anni fa. Le novità in
elaborazione presso il ministero dell’Interno britannico darebbero ragione e
speranza al secondogenito di re Carlo III, che da tempo ha ingaggiato una
battaglia legale contro il governo per vedersi riconosciuta una scorta ufficiale
quando in visita nel paese. All’inizio di quest’anno, Harry aveva contestato la
decisione del RAVEC, (Royalty and Public Figures), la commissione del ministero
dell’Interno dedicata ad autorizzare la sicurezza per i reali, che ne hanno
titolo. La decisione era stata tutta a svantaggio di Harry e Meghan che, per
effetto della sentenza, dovevano rassegnarsi all’idea di pagarsi una scorta
privata. Il risultato è stato che i Sussex hanno deciso di non tornare più,
lasciando al solo Harry l’onere di rispettare gli impegni presi con le
associazioni caritatevoli che sostiene e fare visita al padre malato di cancro.
Queste sono le regole e questo fu il principio adottato anche con Lady Diana
quando si separò dal marito smettendo di avere lo stesso ruolo, ma non lo stesso
peso, per la corona. Harry non ha mai accettato questa decisione, ne per sé, né
per le conseguenze che, a suo dire, avrebbe avuto su sua madre, morta in un
incidente stradale a Parigi perché sotto la scorta di Mohamed al Fajed e non
quella di Scotland Yard. Determinato ad avere giustizia e vendicare la morte
prematura della madre, Harry ha fatto di questa battaglia un punto di non
ritorno contro tutto e tutti, spingendosi a portare in tribunale il governo
britannico e imbarazzando il padre che dello stato è il capo supremo.
Ma le regole sono regole e quando si lascia la corona, smettendo di avere ruoli
attivi, si è soggetti ad una retrocessione, non si è più in prima linea, anche
negli onori, soprattutto se pagati con i soldi dei contribuenti. Era il 2020
quando Harry e sua moglie Meghan hanno scelto di uscire da Buckingham Palace e
dal suo rigido protocollo per comprare casa in California; l’ultima volta che
sono stati visti insieme a corte è stata in occasione del giubileo di platino di
Elisabetta II. A loro, la clemenza della sovrana aveva consentito di partecipare
alla funzione religiosa nella cattedrale di St Paul, ma non aveva potuto offrire
uno spazio sul balcone che si affacciava su una folla festante per salutare la
regina più amata. Quella fu l’ultima occasione nella quale nonno Carlo III poté
vedere i suoi due nipoti “americani”, Archie e Lilibet, fatta eccezione delle
videochiamate che le famiglie si sarebbero scambiate via Facetime in alcune
occasioni importanti.
Il mese prossimo, però, tutto potrebbe cambiare perché il ministero dell’Interno
avrebbe ritenuto opportuno fare una revisione sulla sua decisione in base alla
quale, siccome Harry non sarebbe stato “un visitatore frequente”, ma per lo più
estemporaneo del Regno Unito, “la sua sicurezza andava valutata caso per caso”.
Di tutta risposta, Harry l’aveva buttata sul personale spiegando che, alla luce
di quella sentenza, non sarebbe più stato possibile portare i nipoti al cospetto
del nonno. Un annuncio doloroso per un sovrano quanto mai intenerito dalla
malattia e dal dolore di vedere la sua famiglia spaccata a metà. Se, come
anticipato dalla Bbc, ora sarebbe in atto un processo di revisione, tutto
cambierebbe, compresi i rischi di una maggiore presenza di Harry e della sua
ambiziosa moglie nel Regno Unito. A quel punto, aumentando i loro impegni in
patria, il loro piano di lavorare come reali part time, rigettato da Elisabetta
II, potrebbe finalmente avere campo per realizzarsi. Muovendosi protetti, ma di
fatto liberi dai vincoli della corona, i due potrebbero ottenere le luci della
ribalta tanto agognate in America, in Gran Bretagna e nel Commonwealth. Il loro
spazio così si amplierebbe lasciando loro la possibilità di rappresentare dei
veri (e temibili) avversari per William e Kate, a quel punto costretti a non
dare più nulla per scontato. Nemmeno la loro popolarità.
L'articolo “Il mese prossimo tutto può cambiare per il principe Harry”: il colpo
di scena che minaccia William e Katw proviene da Il Fatto Quotidiano.