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“Bruno Vespa mi ha invitato a cucinare da lui in Puglia. Gentilissimo e paga sempre il conto. Rita Levi Montalcini mangiava poco, Ratzinger ha festeggiato 70 anni da me”: così chef Heinz Beck
Chef Heinz Beck è il padrone di casa de “La Pergola“, il ristorante che guida dal 1994 al nono piano dell’hotel Cavalieri Waldorf Astoria di Roma. Il suo primato? È il primo e unico chef tedesco ad aver preso nel nostro Paese le tre stelle Michelin. “Non mi manca niente, ma con Teresa stiamo valutando una struttura tutta nostra, magari a Palermo. Vediamo. – ha confessato a Il Corriere della Sera – Stacco poco: lavoro sedici ore al giorno da sempre, ma non mi lamento. Ognuno nel team ha il suo carico: io sono il capo. Certo, potrei ritagliarmi più tempo, un equilibrio non l’ho ancora trovato. Also: potrebbe essere il prossimo obiettivo”. Poi il ricordo delle stelle Michelin: “Abbiamo preso le tre stelle in diretta tv: l’inviato di Porta a Porta era con noi in cucina, mentre in studio da Vespa c’era un portavoce della Michelin. Diede l’anticipazione mentre stavamo lavorando. Ci fu un momento di silenzio, tanto che staccarono il collegamento. Un attimo dopo, il boato: festeggiammo tutta la notte con i clienti”. Il rapporto con Vespa è continuato: “Una volta mi ha anche invitato a cucinare nella sua tenuta in Puglia. È gentilissimo e non se ne approfitta mai: paga sempre il conto”. Il ricordo poi di aver cucinato per tanti personaggi importanti storici: “Da noi sono venuti tutti: Ratzinger, da cardinale, ha festeggiato qui i 70 anni. Lo conoscevo perché era arcivescovo quando lavoravo a Monaco. Oprah Winfrey ha seguito il programma Weight Management a Palazzo Fiuggi, dove curo il menu della Spa”. E infine: “Una volta pranzò da noi Rita Levi Montalcini: mangiò poco, ma amò i fiori di zucca con il caviale. J.K. Rowling ordinava sempre i fagottelli alla carbonara. L’attore Mark Wahlberg è un amico, a Los Angeles vado a casa sua. Angela Merkel l’ho conosciuta a Bruxelles con Michelle Obama. Cucinavo per la Commissione europea: mi chiese se volevo una foto con lei. Poi disse: Però si tolga il pass“. L'articolo “Bruno Vespa mi ha invitato a cucinare da lui in Puglia. Gentilissimo e paga sempre il conto. Rita Levi Montalcini mangiava poco, Ratzinger ha festeggiato 70 anni da me”: così chef Heinz Beck proviene da Il Fatto Quotidiano.
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È morta Skye Gyngell, la chef aveva un tumore: è stata la figura chiave della gastronomia contemporanea e pioniera della cucina sostenibile nel Regno Unito
Lutto nel mondo della ristorazione. La chef australiana naturalizzata britannica Skye Gyngell, figura chiave della gastronomia contemporanea e pioniera della cucina sostenibile nel Regno Unito, è morta sabato 22 novembre a Londra all’età di 62 anni in seguito ad un tumore. La famiglia ha annunciato la sua scomparsa con una nota in cui la definisce “una visionaria che ha influenzato generazioni di chef e coltivatori, invitandoli a riflettere sul legame tra cibo e terra”. Nata a Sydney nel 1963, figlia del dirigente televisivo Bruce Gyngell, Skye iniziò la sua carriera culinaria a Parigi, presso la scuola La Varenne di Anne Willan. Successivamente lavorò al Dodin-Bouffant e poi in Inghilterra, al French House e al Dorchester sotto la guida di Anton Mosimann. Presto si fece notare per la capacità di coniugare eleganza e semplicità nella cucina. Nel 2004 divenne head chef del Petersham Nurseries Café, un locale immerso nel verde a Richmond. Qui creò una cucina intensamente stagionale, elegante e radicata nel territorio, che le valse nel 2011 una stella Michelin. Tuttavia, Gyngell trovò l’esperienza della stella oppressiva: il riconoscimento portava con sé aspettative che contrastavano con la filosofia semplice e naturale del locale. Così, nel 2012 lasciò il ristorante, definendo la stella “una maledizione” e chiedendo di non ottenerne un’altra in futuro. Pur non essendo stata formalmente rimossa da Michelin, scelse di prendere le distanze dal prestigio e dalla pressione che comportava. Nel 2014 aprì Spring, a Somerset House, la sua prima avventura in completa autonomia. Qui portò la sua filosofia ingredient-led a un livello superiore: ingredienti selezionati secondo stagione, piatti minimalisti e una cucina che valorizzava ogni parte del prodotto. Nel 2015 avviò una partnership esclusiva con la fattoria Fern Verrow e, nel 2016, introdusse lo Scratch Menu, pensato per utilizzare scarti nobili e sensibilizzare sulla riduzione dello spreco alimentare. Dal 2018, Spring è diventato uno dei primi ristoranti del Regno Unito completamente privo di plastica monouso, eliminando cannucce, pellicole e contenitori sintetici. Dal 2012 Gyngell era Culinary Director di Heckfield Place, resort di lusso nel Hampshire. Qui ha promosso pratiche agricole organiche e biodinamiche, collaborando con la coltivatrice Jane Scotter per trasformare il Market Garden. Il ristorante Marle ottenne un Green Michelin Star nel 2022 e lo ha mantenuto fino al 2025, confermando l’impegno della chef nella ristorazione rigenerativa. Skye Gyngell è stata anche food editor di “Vogue” e per cinque anni firma di “The Independent on Sunday”. Ha pubblicato quattro libri di successo: “A Year in My Kitchen” (2006), “My Favourite Ingredients” (2008), “How I Cook” (2010) e “Spring” (2015), premiati dalla Guild of Food Writers e dal Gourmand World Cookbook Award. L'articolo È morta Skye Gyngell, la chef aveva un tumore: è stata la figura chiave della gastronomia contemporanea e pioniera della cucina sostenibile nel Regno Unito proviene da Il Fatto Quotidiano.
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