E’ salito ancora il bilancio del violento incendio che ha devastato a Hong Kong
sette delle 8 torri residenziali di Wang Fuk Court di Tai Po. Il rogo ha causato
finora un totale di 55 vittime, di cui 4 dopo il ricovero d’urgenza in ospedale.
E’ l’ultimo bollettino diffuso dai vigili del fuoco dell’ex colonia britannica.
A oltre 20 ore dalla prima segnalazione alla polizia l’incendio, classificato di
livello 5, è ancora parzialmente attivo, alimentato dalla rete metallica verde e
dalle impalcature di bambù che circondano ogni edificio del complesso
residenziale, nell’ambito dei lavori di ristrutturazione. Eileen Chung,
sovrintendente della polizia, ha dichiarato che tre uomini dell’impresa edile
responsabile dei lavori dei condomini sono stati arrestati con l’accusa di
omicidio colposo.
Dopo aver preso origine dalle impalcature le fiamme si sono propagate
rapidamente all’interno delle torri: quasi 2 mila appartamenti, più di 4.600
residenti, molti dei quali anziani. Tra le vittime del rogo potrebbero esserci
anche oltre 100 animali domestici. Molte polemiche riguardano il mancato
funzionamento degli allarmi antincendio: “Se qualcuno stava dormendo, era
spacciato”, ha raccontato Chan Kwong-tak, 83 anni, spiegando che gli inquilini
sarebbero stati allertati solo dalle guardie che bussavano porta per porta.
Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso il suo cordoglio per le vittime e
chiesto di “fare tutto il possibile” per contenere l’emergenza. Parole per le
quali il governatore John Lee lo ha ringraziato.
La città non vedeva un disastro simile da quasi trent’anni, quando nel 1997
diciassette persone morirono in un rogo che distrusse un bar karaoke. E la mente
non può che andare anche alla Grenfell Tower, il palazzo di 24 piani nel
quartiere di North Kensington a Londra dove, nella notte tra il 13 e il 14
giugno 2017, le fiamme tolsero la vita 72 persone, tra cui Gloria Trevisan e
Marco Gottardi, due giovani architetti italiani.
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colposo proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Maxi incendio a Hong Kong, nel distretto settentrionale di Tai Po. Le fiamme si
sono propagate in un complesso residenziale e hanno avvolto diversi grattacieli.
Come riporta il South China Morning Post citando l’ex consigliere distrettuale
Herman Yiu Kwan-ho i morti sono quattro, tra cui un vigile del fuoco. Cinque i
feriti gravi e almeno 13 persone ancora intrappolate, tra cui otto anziani e due
bambini. Due persone hanno riportato ustioni gravi.
Secondo le prime ricostruzioni, ad alimentare il fuoco è stata l’impalcatura in
bambù all’esterno degli edifici. Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha
consigliato alla popolazione “di rimanere in casa, chiudere porte e finestre e
mantenere la calma”. Le squadre di emergenza hanno dichiarato un’allerta di
livello cinque, il più alto. Alcuni tratti dell’autostrada vicina sono stati
chiusi. Il consigliere del distretto di Tai Po, Berry Mui Siu-fong, ha affermato
che tutti i blocchi sono in fiamme e soltanto uno sarebbe sotto controllo. Il
fuoco si è propagato anche agli appartamenti.
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Almeno quattro morti, uno è un vigile del fuoco proviene da Il Fatto Quotidiano.