Jordan Bardella finisce sotto la lente della giustizia: l’associazione
anticorruzione AC Corruption accusa il presidente del Rassemblement National
(Rn) di aver utilizzato impropriamente fondi europei per remunerare, tra il 2019
e il 2021, il media trainer che ha curato la sua immagine in vista delle
elezioni presidenziali francesi del 2022. L’associazione ha sporto denuncia
stamattina davanti al Parquet national financier (PNF) per “favoritismo” e
“appropriazione indebita”.
L’atto si basa su un’inchiesta del settimanale Le Canard Enchaîné, che punta il
dito contro il contratto di “media-training” stipulato dal partito dell’estrema
destra nel 2019 con un coach esterno, Pascal Humeau, per preparare gli
eurodeputati a interventi mediatici legati al loro mandato europeo. Invece, a
partire da settembre 2021, secondo il Canard, l’attività affidata a Humeau
sarebbe stata reindirizzata esclusivamente a preparare Bardella a decine di
interviste e interventi televisivi (“otto ore e trenta di diretta”, scrive il
settimanale) tra settembre e novembre 2021. E i fondi Ue quindi utilizzati per
questioni di politica interna, “non coerenti con le finalità per cui erano stati
assegnati”. In queste diverse apparizioni televisive, “invece di parlare dell’Ue
– scrive il Canard – Bardella affrontava temi legati alla corsa all’Eliseo, il
programma presidenziale di Marine Le Pen, la concorrenza di Eric Zemmour, e
criticava il bilancio di Macron”. Per la sua missione, Humeau avrebbe ricevuto
complessivamente la bella somma di 133.300 euro. Lo stesso giornale ricorda che
il nome di Pascal Humeau non è nuovo alle cronache: nel 2024, il coach,
intervistato da France 2 per la trasmissione “Complément d’enquête”, aveva
descritto il giovane pupillo Le Pen come “un guscio vuoto”. “Bisognava dargli un
po’ di vita”, aveva raccontato, spiegando di avergli insegnato persino a “dire
buongiorno”: “Ci sono voluti mesi perché la gente arrivasse a dire: ‘Per essere
un fascista, sembra simpatico’”.
Secondo Jérôme Karsenti, il legale di AC Corruption, il nuovo “caso Bardella” va
letto nell’ambito delle “diverse vicende di finanziamento occulto del partito”
in corso. “Non accontentandosi del sostegno dei miliardari francesi – denuncia
l’associazione –, il Rn saccheggia senza scrupoli i fondi pubblici per
rafforzare la propria egemonia politica. La giustizia francese e la Procura
europea devono ormai considerare tutte le vicende che coinvolgono il Rn in una
prospettiva globale e sistemica, perché si tratta di una pratica metodica e
strutturata, messa in atto dal partito per deviare fondi pubblici, siano essi
nazionali o europei”.
Il riferimento è alla maxi inchiesta giudiziaria sui finti assistenti al
Parlamento Ue – impiegati per compiti interni al partito, ma remunerati da
Bruxelles –, in cui Marine Le Pen è stata condannata lo scorso aprile in prima
istanza ad una pena di quattro anni di detenzione (due con la condizionale e due
ai domiciliari) e all’ineleggibilità per cinque anni con esecuzione immediata.
Condanna che mette seriamente a rischio la sua candidatura alle prossime
elezioni per l’Eliseo del 2027 (il processo in appello si apre il 13 gennaio
2026).
Per i giudici, il partito, Front National prima, Rassemblement National poi, dal
2004 e per più di dieci anni, ha messo in piedi “un sistema rodato per sottrarre
fondi pubblici europei e alleggerire le spese interne”. Diversi altri dirigenti
e collaboratori Rn sono stati condannati. Jordan Bardella invece non è stato mai
formalmente coinvolto nell’inchiesta. Stamattina, l’ambizioso presidente Rn,
deciso a correre per l’Eliseo, ha respinto le accuse e ha annunciato che
sporgerà a sua volta denuncia “per diffamazione”. Tutti i recenti sondaggi lo
danno favorito per il 2027, accreditandogli tra il 35% e il 36% al primo turno,
davanti anche all’ex premier macronista Édouard Philippe e al social democratico
Raphaël Glucksmann.
L'articolo Francia, Bardella denunciato da un’associazione anticorruzione: “Ha
usato fondi europei per migliorare la sua immagine in vista delle presidenziali”
proviene da Il Fatto Quotidiano.