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Honda accelera verso l’impatto ambientale zero, tra innovazione industriale e responsabilità sociale
Honda ha presentato il Rapporto Europeo sulla Sostenibilità 2025, che offre una panoramica delle performance ambientali e di sostenibilità dell’azienda. Nel documento si legge che Honda Italia Industriale (HII), ha sviluppato un impianto di trattamento delle acque reflue in grado di gestire 4.000 tonnellate d’acqua all’anno e di riutilizzarne circa il 75%. Inoltre, il riutilizzo degli imballaggi e l’implementazione di attività di riciclo ha consentito un risparmio stimato di 2.044 tonnellate di CO₂ nello stabilimento produttivo. “La sostenibilità è al centro delle attività di Honda e il nostro impegno verso la neutralità carbonica in tutte le aree del business entro il 2050 procede senza sosta, come dimostrano le iniziative intraprese nell’ultimo anno finanziario”, spiega in una nota ufficiale Victoria Friend, Head of Data and ESG di Honda Motor Europe: “Con l’ampliamento del perimetro di analisi di questo rapporto e il completamento del nostro primo Double Materiality Assessment in linea con gli ESRS, disponiamo ora di una comprensione ancora più chiara dei nostri impatti, rischi e opportunità lungo la catena del valore in Europa, nonché dei nostri progressi verso la realizzazione di una società circolare a impatto ambientale zero”. Honda porta avanti lo sviluppo delle proprie tecnologie sui veicoli – a due e quattro ruote – elettrici ed ibridi, che oggi consentono all’intera gamma del brand giapponese di essere completamente elettrificata. Da sottolineare pure l’ulteriore sviluppo del “Train Project” presso HII, che ha trasferito il trasporto dei componenti dalla strada alla ferrovia, con un risparmio di quasi 800 tonnellate di CO₂. Un impegno ambientale che, talvolta, diventa anche sociale: l’azienda, infatti, ha previsto pacchetti di sostegno all’Ucraina, inclusi beni medici e indumenti, donati dalla sede di Honda Motor Europe Logistics presso Aalst, Belgio. Interessante pure la collaborazione tra il personale di Honda Germany, Honda Bank-Germany e Honda R&D con le autorità locali di Francoforte per raccogliere oltre 100 kg di rifiuti. Da segnalare pure il “Mum’s Project”, un programma di HII volto a supportare le dipendenti nel percorso verso la maternità e nel rientro sul posto di lavoro. L'articolo Honda accelera verso l’impatto ambientale zero, tra innovazione industriale e responsabilità sociale proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Ford e Renault uniscono le forze, svolta strategica per la mobilità elettrica. E non solo
Ford e Renault si alleano in Europa in nome dell’auto elettrica (e non solo): la partnership è “volta ad ampliare l’offerta di veicoli elettrici Ford per i clienti europei” ed è anche destinata a rafforzare “la competitività di entrambe le aziende in un panorama automobilistico europeo in rapida evoluzione”. Il costruttore americano punta a progettare due veicoli a batteria che saranno assemblati da Renault e basati su piattaforma francese a partire dal 2028, presso il polo industriale di Douai, nel nord della Francia, dove nasce la nuova R5 elettrica (la cui architettura è sfruttata pure dalla Nissan Micra). Questa nuova alleanza franco-americana potrebbe però essere estesa pure ai veicoli commerciali leggeri e all’ibrido. Tornando ai due futuri modelli Ford a elettroni, questi ultimi potrebbero finire per competere nei segmenti A e B, ovvero quelli lasciati sguarniti dal pensionamento di modelli come Ka e Fiesta, un tempo colonne portanti del business Ford nel vecchio continente. “L’annuncio odierno con Renault Group raccoglie l’eredità di storie di partnership di successo che Ford ha portato avanti in Europa con Koç Holding e Volkswagen”, afferma proprio l’azienda americana, sottolineando che “l’alleanza con Volkswagen ha permesso a Ford di rafforzare congiuntamente sia il business dei veicoli commerciali sia quello delle vetture”. Il target di Ford è ridimensionare le sue attività industriali europee e spingere sulle collaborazioni coi costruttori locali. Una “strategia incentrata su agilità ed efficienza” al fine di ottimizzare i costi. “Stiamo sfruttando partnership strategiche per garantire la nostra competitività, concentrandoci senza esitazioni sul prodotto”, spiega Jim Baumbick, presidente di Ford Europa. Al contempo, però, coerentemente con le reali richieste di mercato (tarate soprattutto sulla tecnologia ibrida), Ford si prepara a offrire una nuova offerta di prodotti con diverse tipologia di alimentazione. Non solo elettrica, quindi. “Ford sta ulteriormente sviluppando le sue attività produttive in Europa, per sostenere e guidare il passaggio a veicoli a più alimentazioni, che permettano maggiore scelta per i clienti”, sottolinea l’azienda: “La strategia di Ford per l’Europa è pensata per affrontare le normative in evoluzione sulle emissioni di CO2 in Europa, fornendo ai clienti una scelta di alimentazioni varia e accessibile durante la transizione all’elettrificazione”. Ecco perché Baumbick chiede di “consentire a tutti di beneficiare dell’elettrificazione e lasciare che i clienti scelgano che si tratti di veicoli completamente elettrici o ibridi: si tratta di rendere la transizione più attraente e più accessibile per tutti i consumatori e le aziende, stimolando la domanda senza soffocarla”. Per Ford, ciò “include dare ai consumatori la possibilità di guidare veicoli ibridi più a lungo, colmando il divario piuttosto che forzando un salto (verso l’elettrico, ndr) che non sono pronti a fare”. L'articolo Ford e Renault uniscono le forze, svolta strategica per la mobilità elettrica. E non solo proviene da Il Fatto Quotidiano.
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