L’ex segretario di Stato americano Mike Pompeo è diventato membro del consiglio
di sorveglianza dell’azienda di difesa ucraina Fire Point, che secondo diverse
ricostruzioni giornalistiche è legata al socio in affari del presidente
Volodymyr Zelensky, Timur Mindich, coinvolto nel presunto giro di tangenti per
100 milioni di dollari che ha portato alle dimissioni di due ministri e alla
richiesta di arresto per l’ex vicepremier Oleksiy Chernishov.
Il consiglio di sorveglianza, riferisce Ukrainska Pravda, è stato creato il 12
novembre, due giorni dopo che l’inchiesta “Midas” è venuta alla luce. “Per noi è
un grande onore”, ha commentato la nomina Iryna Terek, direttore tecnico
dell’azienda che produce il supermissile “Flamingo” e droni a lungo raggio FP-1
in grado di colpire in profondità la Russia. Secondo Terek, attrarre personalità
internazionali di fama e implementare standard aziendali trasparenti fa parte
della trasformazione di Fire Point in una grande azienda internazionale.
Azienda appaltatrice della difesa che si è fatta velocemente strada negli ultimi
2 anni, Fire Point compare nelle carte dell’indagine condotta dalla Nabu,
l’Ufficio nazionale anticorruzione, e dal Sapo, la Procura specializzata nel
contrasto alle tangenti. I magistrati hanno rilevato che Ihor Fursenko, ex il
direttore della sicurezza di Energoatom, l’azienda al centro del giro di
mazzette, accusato di aver partecipato al riciclaggio del denaro agli ordini di
Mindich, dal 19 marzo 2025 era stato anche assunto come “amministratore” proprio
da Fire Point.
La compagnia sta attivamente aumentato la produzione, costruendo un nuovo
impianto in Danimarca per la produzione di combustibile solido per razzi e
prevede di più che raddoppiare la sua attuale capacità produttiva, anche per la
produzione di missili da crociera. Il governo danese ha adottato una decisione
speciale che ha consentito la costruzione dell’impianto nella città di
Skridstrup, ignorando oltre 20 leggi e regolamenti esistenti.
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azienda ucraina coinvolta nell’inchiesta “Midas” proviene da Il Fatto
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