Ogni inverno, in Engadina, torna una musica particolare: il rumore del ghiaccio,
dei passi sulla neve e dei motori che si scaldano sul lago di St. Moritz. È il
suono di The I.C.E., l’evento che trasforma il lago in una pista dove le auto
storiche non vengono semplicemente esposte, ma tornano a muoversi.
Nel 2026, l’appuntamento arriverà prima del solito: 30 e 31 gennaio, nel cuore
dell’inverno, quando il ghiaccio è più solido e il lago diventa un palcoscenico
naturale perfetto. Qui le auto non sfilano: disegnano traiettorie che spariscono
alla prima nevicata. Una Bugatti degli Anni Trenta può affiancare una Ferrari da
corsa o una Pagani moderna, in un mix continuo di epoche e modi di intendere
l’automobile.
Nel 2025 il premio Best in Show è stato conquistato da una Bugatti Type 59. Il
premio, consegnato da Norman Foster a Marc Newson, è una scultura in argento che
richiama la luce e il gelo dell’Engadina, realizzata in collaborazione con un
artigiano locale.
Dal 2019, sul ghiaccio sono passati modelli come Alfa Romeo 8C, Ferrari 250,
Jaguar D-Type, Mercedes 300 SL, Lancia Stratos, Lamborghini Miura e prototipi
come la Stratos Zero. Non una semplice collezione, ma un modo per far respirare
di nuovo auto spesso chiuse in caveau o musei e per avvicinare il pubblico più
giovane al motorismo storico. L’atmosfera resta infatti unica: niente clamore,
solo passione, curiosità e rispetto per mezzi che hanno scritto la storia.
Nel 2026 The I.C.E. punta a una presenza ancora più ricca di vetture da
competizione e a un dialogo più stretto con il design contemporaneo. Perché qui
l’automobile non è nostalgia: è memoria viva che si muove sul ghiaccio, e lascia
tracce che durano un attimo ma restano nella mente molto più a lungo.
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dell’inverno proviene da Il Fatto Quotidiano.
Tag - Auto Storiche
20Milano AutoClassica torna dal 21 al 23 novembre a Fiera Milano Rho con
un’edizione che mette Ferrari al centro come raramente accaduto, ma senza
rinunciare al suo ruolo naturale: essere il palcoscenico dove le grandi storie
del motorismo dialogano tra loro.
La presenza del Cavallino è un percorso che intreccia tecnologia e heritage:
vent’anni di Programma XX – FXX, 599XX e FXX-K – il trentennale della F50 e un
itinerario attraverso la 750 Monza del 1954 e la 499P Modificata, erede diretta
della Hypercar che ha riportato Ferrari in cima al mondo. Una narrazione che
collega il rombo analogico al sibilo ibrido, l’artigianato da corsa degli anni
Cinquanta alla ricerca estrema dell’endurance moderna.
Ma il Cavallino non è solo. Milano AutoClassica 2025 si conferma un ecosistema
ricchissimo di presenze. L’area celebrazioni è dedicata a Rolls-Royce, in un
viaggio che attraversa un secolo di eleganza: dalla Phantom I del 1927 alla
Silver Cloud, dalla Silver Shadow alle rarissime Corniche. Una collezione che
racconta la tradizione britannica del lusso come rito.
Tra i brand protagonisti, Lotus porta l’anteprima italiana della Emira Cup e
l’intera gamma Emeya, Eletre, Emira SOC Edition ed Elise. McLaren schiera Artura
Coupé e Spider da 700 CV e la 750S Spider in livrea MSO. Corvette debutta con la
E-Ray ibrida, la Stingray V8 aspirata, la Z06 da 8.800 giri e l’iconica C2 Split
Window del ’63.
Lamborghini Club Italia racconta il DNA di Sant’Agata con Diablo SV, Huracán
STO, Monte Carlo Centenaire V12 e Murciélago Spider. BMW Club Italia attraversa
venticinque anni di Motorsport con Z8, M3 E46, M3 E92 e M2 Competition.
Tra i protagonisti del mondo dei club arriva anche la Scuderia Sant’Ambrogio,
che porta a Milano alcune tra le più curate youngtimer e auto sportive italiane
degli anni Ottanta e Novanta, vetture che rappresentano la passione meneghina
per il restauro filologico e la guida autentica. Una presenza che rafforza il
legame fra il salone e la tradizione motoristica lombarda, fatta di officine
specializzate, collezionisti raffinati e una cultura dell’auto vissuta come
identità.
Accanto alle auto, la fiera conserva la sua dimensione culturale: ACI Storico
con talk e incontri, l’ASI Village con club federati, la mostra “Donne e Motori?
Gioie e basta”, i raduni classic e youngtimer e la serata Best in Classic di
Ruoteclassiche.
Torna e cresce il MAC Next Generation Hub, l’area dedicata alle nuove
generazioni, alle elaborazioni e alle forme emergenti del collezionismo: stance,
prototipi, supercar modificate, workshop e creator.
E non manca il mare: la quarta edizione del Vintage Boat Show riunisce Riva
Aquarama, Ariston, Super Tritone, Junior, Iseo, Monte Carlo Offshorer, Cigarette
e il celebre Tullio Abbate SeaStar guidato da Gilles Villeneuve nella sfida del
1981 sul Lago di Como. Novità dell’anno, i Vintage Boat Show Talks, un salotto
sulla cultura nautica e i suoi legami con l’automobile.
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centro della scena proviene da Il Fatto Quotidiano.