“Al momento non vedo l’ora che arrivi la pausa. Ho bisogno di staccare la spina,
non parlare di Formula 1 con nessuno”. Così un deluso Lewis Hamilton dopo una
difficile prima stagione alla guida della Ferrari, conclusa senza podi e con un
rendimento decisamente deludente. “Nessuno potrà contattarmi quest’inverno. Non
avrò il telefono con me e non vedo l’ora. Staccare completamente la spina”, le
parole del campione britannico riportate dall’emittente britannica Sky Sports
F1.
Alla domanda se fosse mai stato senza telefono per un periodo simile, Hamilton
ha risposto: “No, in genere l’ho sempre avuto a portata di mano. Ma questa volta
finirà nel cestino…“. Una stagione complicatissima per la Ferrari, ma
soprattutto per lui che, dopo 18 stagioni consecutive con almeno un podio, ha
chiuso l’annata con zero piazzamenti dal terzo posto in su.
Sesto nella classifica generale – dietro al campione del mondo Lando Norris,ma
anche a Verstappen, Piastri, Russell e Leclerc – Hamilton ha finito come peggio
non poteva la sua stagione in Formula 1, con tre eliminazioni consecutive nel Q1
delle qualifiche tra Las Vegas e Yas Marina (quattro, contando anche la Sprint
di Losail). Una stagione deludente per la scuderia di Maranello, che sicuramente
si aspettava qualcosa in più sia da Charles Leclerc che però ha collezionato
sette podi in stagione (ma zero vittorie), ma soprattutto da Lewis Hamilton.
Anche per questo, il pilota britannico non ha nascosto la sua voglia di staccare
la spina in questa pausa invernale, con l’obiettivo poi di tornare in pista a
fine gennaio, quando si svolgeranno i primi test verso il Mondiale 2026, che si
preannuncia rivoluzionario dal punto di vista tecnico con i nuovi regolamenti.
L'articolo Lo sfogo di Hamilton: “Ho bisogno di staccare, butterò il telefono
nel cestino” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Ecco la Classe 2025. Sono grato per questo gruppo di piloti contro cui ho il
privilegio di correre e anche se siamo avversari, c’è tanto rispetto tra di noi,
e sono orgoglioso di poterli chiamare amici. Speriamo di regalarvi una grande
ultima gara della stagione”. Così Lewis Hamilton su Instagram in un post con la
foto dell’“ultima cena” dei piloti ad Abu Dhabi, un classico dell’ultima gara
dell’anno.
Una serata organizzata proprio da Hamilton per riunire tutti e salutarsi dopo
una stagione lunga, ricca di battaglie in pista, ma di grande rispetto fuori.
Dei venti piloti titolari della Formula 1 solo tre erano assenti: i due piloti
dell’Aston Martin, Lance Stroll e Fernando Alonso, e il pilota della Sauber Nico
Hulkenberg. L’immagine è stata poi repostata anche dagli altri piloti, ognuno
con un copy social diverso: “Bello riorganizzare – ha scritto Charles Leclerc –
e poter passare un po’ di tempo insieme fuori dalla pista”, mentre Esteban Ocon
ha ringraziato Lewis Hamilton, che ogni anno organizza la cena e lo fa con
impegno e passione.
Bortoleto ha invece voluto rimarcare che la cena è stata ricca di “buone risate
e belle storie”, mentre Lando Norris – in lizza per il titolo di campione nella
classifica piloti insieme a Max Verstappen e Oscar Piatri – ha optato per
l’ironia sottolineando che “nessun cibo è stato lanciato durante la cena”.
Tra i più simpatici c’è però Yuki Tsunoda – via dalla RedBull a fine stagione
(al suo posto Hadjar) – che ha postato la foto scrivendo: “Cena piloti 2025.
dress code camicia bianca, ma non tutti abbiamo ricevuto il promemoria”, in
riferimento al fatto che solo in pochi si sono presentati in camicia bianca.
Da venerdì mattina però si è tornati a fare sul serio, con le prime prove
libere. Mai come quest’anno infatti l’ultima gara dell’anno è importantissima.
Sono in tre a giocarsi il titolo di campione: Lando Norris, Max Verstappen e
Oscar Piastri. Il pilota della McLaren ha 408 punti in classifica, inseguono Max
Verstappen su Red Bull a 396 (12 in meno) e Oscar Piastri a 392 punti (16 in
meno). Sarà decisiva quindi l’ultima gara a Marina Bay.
L'articolo F1, l'”ultima cena” dei piloti prima di Abu Dhabi: “Dresscode bianco,
ma non tutti lo sapevamo”. E in tre erano assenti proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Sembrava di correre su una pista di sapone, quella di Las Vegas, che però regala
sempre emozioni. Colpi di scena a non finire, ma alla fine la pole è dell’uomo
più costante di questo finale di stagione, Lando Norris (1’47”934), su una
McLaren più carica nell’assetto rispetto alle rivali. Poi Max Verstappen (2°) a
323 millesimi.
Vero Mvp di giornata è Carlos Sainz (3°), ma investigato per rientro in pista in
maniera pericolosa in regime di bandiera gialla nel Q1, quindi la Mercedes di
George Russell (4°), che ha rischiato grosso perché il team di Brackley ha
consegnato in ritardo le schede setup alla Fia.
Rischio scongiurato dato che l’invio era stato fatto, ma è arrivato a
destinazione dopo il tempo limite a causa di alcuni problemi di connessione.
Male anche questa volta le Ferrari: Charles Leclerc è 9°, non miglioratosi nel
finale per un bloccaggio all’ultimo tentativo, Lewis Hamilton 20° e ultimo (mai
era accaduto in carriera senza guasti tecnici).
L’inglese non ha realizzato l’ultimo tentativo a fine Q1 perché tratto in
inganno dalla bandiera rossa scattata sui monitor sopra la linea di partenza. La
regola però vuole che vada superata la linea di rilevazione tempi, a inizio
rettilineo, e il sette volte iridato l’aveva presa in tempo, non chiudendo però
il giro e venendo così eliminato. Uscito nel primo stint anche Andrea Kimi
Antonelli (17°).
Hanno chiuso la top-10: Oscar Piastri (5°), lungo nel finale mentre cercava di
superare Isack Hadjar (8°), poi Liam Lawson (6°), Fernando Alonso (7°) e Pierre
Gasly (10°). Domenica la gara si corre alle 5 della mattina italiana, con
diretta su Sky Sport F1, differita su TV8 alle 14.
IL COMMENTO
Las Vegas non ha bisogno di presentazioni quando si parla di qualifiche
movimentate e anche questa volta il programma è stato rispettato. La
combinazione di pioggia battente, 13 gradi sull’asfalto e grip quasi
inesistente, ha trasformato la sessione in un esercizio di sopravvivenza più che
in una caccia alla pole.
In mezzo a continui errori e correzioni al limite, Norris ha preso il controllo
della situazione conquistando la partenza al palo con un giro di straordinaria
precisione — su una vettura imprendibile nel giro secco ma che, con l’asfalto
asciutto in gara, potrebbe soffrire un po’ rispetto a una Red Bull più scarica —
davanti a un Verstappen che non ha mai smesso di tentare il colpo grosso
nonostante un’auto poco efficace nel trovare aderenza.
Un’ultima pole bagnata non si vedeva da Brasile 2024 (Lando Norris), in un
circuito cittadino da Montecarlo 2013 (Nico Rosberg). Per fronteggiare queste
condizioni serviva la bravura del grande pilota e in questo Sainz ha tirato
fuori una prestazione d’esperienza, infilandosi al 3° posto su una Williams che
predilige queste condizioni, tanto da mettersi dietro la Mercedes di un Russell
pimpante nelle terze libere, su pista asciutta, e poi dietro al team di Grove.
Ciò dimostra la bravura dello spagnolo, considerando che l’auto delle Frecce
d’Argento era considerata come una delle favorite per la pole: agevolata dalle
basse temperature, non ha aiutato sicuramente la pioggia. A metà classifica,
invece, la qualifica ha avuto effetti molto pesanti sulla lotta mondiale.
Oscar Piastri, solo 5° dopo un lungo al suo ultimo tentativo, disturbato anche
da Hadjar nel giro di rientro del franco-algerino, esce dalla sessione con la
consapevolezza che il divario su Norris potrebbe diventare ormai irrecuperabile.
L’australiano dovrà aggrapparsi a una domenica perfetta per non vedere sfumare
definitivamente le speranze iridate, e pensare che dopo l’Olanda contava di 34
punti di vantaggio su Lando. Ottimo Gasly, con il francese capace di portare
l’Alpine più avanti di quanto ci si aspettasse, tanto da mettere fuori la Sauber
di Nico Hulkenberg (11°) — uno che di qualifiche se ne intende — all’ultimo
tentativo del Q2.
Sul fronte Ferrari, il quadro è purtroppo il solito: il potenziale intravisto
venerdì non ha trovato continuità. Leclerc ha visto sfumare un possibile
piazzamento migliore per un bloccaggio proprio nel giro decisivo. L’amarezza del
monegasco è evidente, l’ennesima di stagione sfogata dopo la sessione: “Sono
sempre andato forte sul bagnato, ma non troviamo mai il feeling sotto la
pioggia. Ogni volta che piove sappiamo già cosa aspettarci”.
La nota più dolorosa però è quella di Hamilton, che partirà addirittura
dall’ultimo posto. L’errore è nato da un malinteso con la segnalazione luminosa
sopra la linea del traguardo, che lo ha portato a interrompere un giro che
invece avrebbe potuto completare regolarmente secondo la procedura. Una
leggerezza rarissima per lui, resa ancora più amara dal fatto che le gomme non
erano mai entrate nel loro intervallo ottimale, tanto che l’inglese
difficilmente avrebbe superato il taglio del Q1.
Lo stesso non passato da Antonelli, non riuscito a sfruttare le ultime
possibilità del Q1 e risvegliatosi bruscamente dopo il weekend da sogno in
Brasile. Kimi paga le dure condizioni climatiche del Nevada. Anche lui, come
Hamilton, è chiamato alla grande rimonta.
LA GRIGLIA DI PARTENZA
1. Lando Norris (Gbr) McLaren 1’47″934
2. Max Verstappen (Ned) Red Bull 1’48″257
3. Carlos Sainz (Esp) Williams 1’48″296
4. George Russell (Gbr) Mercedes 1’48″803
5. Oscar Piastri (Aus) McLaren 1’48″961
6. Liam Lawson (Nzl) Racing Bulls 1’49″062
7. Fernando Alonso (Esp) Aston Martin 1’49″466
8. Isack Hadjar (Fra) Racing Bulls 1’49″554
9. Charles Leclerc (Mon) Ferrari 1’49″872
10. Pierre Gasly (Fra) Alpine 1’51″540
11. Nico Hulkenberg (Ger) Kick Sauber 1’52″781
12. Lance Stroll (Can) Aston Martin 1’52″850
13. Esteban Ocon (Fra) Alpine 1’52″987
14. Oliver Bearman (Gbr) Haas 1’53″094
15. Franco Colapinto (Arg) Alpine 1’53″683
16. Alexader Albon (Tha) Williams 1’56″220
17. Andrea Kimi Antonelli (Ita) Mercedes 1’56″314
18. Gabriel Bortoleto (Bra) Kick Sauber 1’56″674
19. Yuki Tsunoda (Jpn) Red Bull 1’56″798
20. Lewis Hamilton (Gbr) Ferrari 1’57″115
L'articolo F1, Gp Las Vegas: Norris conquista la pole sul bagnato. Disastro
Ferrari, Hamilton fuori già nel Q1 | La griglia di partenza proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Lewis Hamilton risponde a tono al presidente della Ferrari John Elkann, che
circa due settimane fa aveva chiesto ai piloti di “parlare meno e concentrarsi
di più sulla guida”. “Se ha ragione? Non proprio, perché mi sveglio pensandoci.
Vado a dormire pensandoci, e ci penso mentre dormo. Se non altro, devo
concentrarmi sul riuscire a staccare di più”, ha spiegato il pilota britannico
alla Bbc.
Un attacco quello di John Elkann a Leclerc e Hamilton, che certo si sono più
volte lamentati per le prestazioni della Rossa, ma hanno provato a fare il
massimo. Per l’inglese è stato un primo anno complesso e deludente. Mentre il
monegasco ha quasi sempre sfruttato le poche chance a disposizione per ottenere
risultati. “Io e John ci sentiamo quasi ogni settimana. Abbiamo un ottimo
rapporto. Non ho avuto reazioni, non mi interessano queste cose”, ha dichiarato
poi Hamilton.
Il britannico, che fin qui non è riuscito a salire sul podio nelle sue 21 gare
con la Ferrari, ha descritto la sua prima stagione dopo la gara di Interlagos
come un “incubo”. A parte la vittoria nella sprint nella seconda gara in Cina,
il passaggio di Hamilton dalla Mercedes alla Ferrari non è stato all’altezza
delle aspettative. È a 66 punti di distanza da Leclerc, con la Ferrari che è
scivolata al quarto posto nel campionato costruttori. L’ultimo titolo
costruttori risale ormai a 17 anni fa.
“È stato un anno davvero pesante e il più impegnativo che abbia mai avuto.
Stiamo tutti scalando una montagna, poi arrivi al fine settimana e torni
indietro di 10 passi, devi risalire e riprovare. Sono entrato in questa squadra
sapendo benissimo che ci vuole tempo per cambiare direzione. Certo, non è quello
che nessuno di noi avrebbe voluto, visti i problemi e i risultati che abbiamo
avuto, ma continuiamo a spingere. Il nostro obiettivo è arrivare in testa”.
L'articolo “Ci penso anche mentre dormo. Anzi, dovrei staccare di più”: Hamilton
risponde a John Elkann dopo le accuse proviene da Il Fatto Quotidiano.