È stato trasformato da Giorgia Meloni in una sorta di laboratorio per le
politiche da esportare nelle altre periferie italiane. Ma nonostante questo
Caivano, Comune alle porte di Napoli di poco più di 36mila abitanti, non ripaga
il partito della presidente del Consiglio alle elezioni. In una tornata che ha
visto i cittadini di Caivano impegnati sia per l’elezione del nuovo presidente e
del consiglio regionale che per la scelta del nuovo sindaco, Fratelli d’Italia è
solo quinta lista alle Regionali e “non classificata” alle Comunali. In
quest’ultimo caso infatti il partito di Meloni ha scelto di non presentare una
propria lista.
Divenuto prima simbolo del degrado – per le violenze sessuali di branco contro
due bambine e per le piazze di spaccio del Parco Verde – e poi emblema della
possibile rinascita con il cosiddetto “Modello Caivano” con annessi decreti
governativi, il Comune del Napoletano ha partecipato al voto con un’affluenza
molto superiore a quella della media regionale: il 63,9% degli elettori si è
recato alle urne contro il 44,1 dell’intera Campania. Alle Regionali è il
Movimento 5 stelle il partito che ottiene il maggior numero di voti, pari al
19,2%. Segue Forza Italia con il 12% e la lista riferimento dell’ex governatore
Vincenzo De Luca “A testa alta“, che ha ottenuto l’11,1% delle preferenze.
Subito dopo il Partito democratico con il 10,95% e solo quinta la lista di Fdi
10,89%.
Nuovo sindaco di Caivano è stato eletto, invece, Antonio Angelino, candidato
sostenuto da Azione e quattro liste civiche. Sarà lui a guidare il Comune dopo
lo scioglimento e oltre due anni di commissariamento per infiltrazioni della
camorra. Angelino ha ottenuto il 78,33% dei voti, battendo il candidato del
centrosinistra (Pd, Movimento 5 Stelle e Avs) Giovanni Vitale, fermo all’11,4%,
e Rosaria Peluso, sostenuta da Forza Italia e Dimensione Bandecchi, che ha
raccolto il 10,27% dei voti. A questa competizione elettorale il partito di
Meloni non ha preso parte con il proprio simbolo: scelta che ha suscitato
diverse polemiche nel centrodestra locale. A ufficializzare la decisione, a fine
ottobre, era stata la coordinatrice cittadina di Fdi, Giovanna Palmiero, che
aveva parlato di una “scelta sofferta ma necessaria“, maturata “dopo un’attenta
valutazione del quadro politico locale e delle condizioni ambientali che
caratterizzano questa tornata elettorale”.
L'articolo Il “modello Caivano” non ripaga Fdi: nella cittadina napoletana il
partito è solo 5° alle regionali (e assente alle comunali) proviene da Il Fatto
Quotidiano.