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Angelica Schiatti incassa 100mila euro da Morgan, ma non ritira querela. Il processo viene “congelato”, il giudice manda gli atti alla Corte Costituzionale
Colpo di scena nel processo che vede coinvolto Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi. L’artista deve rispondere di stalking e diffamazione nei confronti della cantante Angelica Schiatti. Ieri martedì 9 dicembre il giudice ha, di fatto, congelato il processo perché ha accolto l’eccezione di legittimità costituzionale avanzata dagli avvocati di Morgan, Leonardo Cammarata e Rossella Gallo, e ha trasmesso gli atti alla Consulta affinché si pronunci sulla norma, l’articolo 162-ter del codice penale, che impedisce di dichiarare l’estinzione del reato per condotte riparatorie nei casi di stalking non grave. Intanto Angelica Schiatti ha incassato i 100 mila euro offerti da Morgani come risarcimento del danno. Lo ha messo a verbale l’avvocata che assiste la cantautrice 36enne, rispondendo a una domanda posta dalla giudice del Tribunale di Lecco. I legali di Morgan, durante la scorsa udienza, avevano rilanciato la proposta risarcitoria che era passata da 15 mila euro a 100 mila euro. Tutto in linea con un’ordinanza dello stesso giudice che, a settembre, ha considerato “congrua” un’offerta risarcitoria “non inferiore a 100mila euro” accompagnata dalla “cancellazione” dei relativi contenuti social. La Schiatti aveva chiesto almeno 150 mila euro. L’importo è stato messo nero su bianco in un assegno circolare prodotto in aula e che ora Angelica, che finora non ha revocato la querela, ha intascato. Ora la parola passa alla Corte Costituzionale. L'articolo Angelica Schiatti incassa 100mila euro da Morgan, ma non ritira querela. Il processo viene “congelato”, il giudice manda gli atti alla Corte Costituzionale proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Lo “ricercano” per stalking e gli trovano un arsenale con katane e pistole: arrestato uomo di 39 anni
Dovevano perquisirlo perché denunciato per stalking e aver trasformato la vita di una 43enne in un incubo di pedinamenti e messaggi violenti che arrivavano sul telefono della vittima. Ma quando i carabinieri sono arrivati in casa del presunto persecutore a Erbusco per una perquisizione su ordine della Procura di Brescia, hanno trovato un arsenale. I militari hanno quindi sequestrato sette tra katane e coltelli, due pistole a salve con relative munizioni, una baionetta e una carabina ad aria compressa. L’uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Canton Mombello, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per rispondere dei vari reati contestati. L'articolo Lo “ricercano” per stalking e gli trovano un arsenale con katane e pistole: arrestato uomo di 39 anni proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Non è una stalker”: Elisabetta Franchi prosciolta dall’accusa più grave. Ma la stilista va a processo per diffamazione e minacce
“Finalmente è stato riconosciuto apertamente che Elisabetta Franchi non è una stalker”. È con questa dichiarazione di soddisfazione che l’avvocato Gianmaria Palminteri, difensore della stilista, ha commentato l’esito dell’udienza preliminare che si è tenuta il 5 dicembre a Milano. Dopo mesi di rinvii e richieste di riformulazione, il Gup Andrea Romito ha deciso di prosciogliere la stilista dall’accusa più grave, quella di atti persecutori (stalking), ma ha disposto il rinvio a giudizio per i reati di diffamazione e minacce aggravate, accogliendo solo in parte le richieste della Procura di Bologna. La vicenda, che ha visto come parte offesa l’ex amica e consulente della stilista, ruota attorno a presunte ritorsioni scatenate da un tradimento sentimentale risalente a circa trent’anni fa. L’impianto accusatorio della Procura, guidato dal pm Luca Venturi, sosteneva che la Franchi avesse messo in atto una serie di comportamenti volti a screditare pubblicamente e privatamente l’altra donna. Nonostante la formula piena per lo stalking (“il fatto non sussiste”), il giudice ha ritenuto che i fatti materiali attribuiti all’imputata siano sufficienti per un processo. I fatti contestati dalla Procura, che ora rientrano nelle accuse di diffamazione e minacce, sono i seguenti: la stilista è accusata di aver pubblicato su Instagram un post in cui, pur senza fare il nome, accusava l’ex amica di averla tradita. I follower avevano compreso chi fosse la persona, scatenando una tempesta d’odio social (o “shitstorm”) contro la vittima. C’è poi l’invio di messaggi WhatsApp dal contenuto denigratorio a vari amici comuni e di numerosi messaggi minatori sempre via WhatsApp, oltre ad aver offeso la reputazione dell’ex consulente e minacciato di procurarle danni ingiusti. Nella scorsa udienza, la Procura aveva persino aggiunto un nuovo capo di imputazione: la famosa “storia” Instagram del 22 ottobre, in cui Franchi aveva postato una foto di champagne e una in cui si mostrava con il dito medio alzato, scrivendo: “Oggi ho vinto, ma ve ne parlerò presto”. Con quel post, secondo l’accusa, l’imputata aveva reiterato la condotta di shitstorm, fornendo una falsa rappresentazione della realtà che aveva screditato nuovamente la persona offesa. Nonostante la parziale vittoria sul fronte dello stalking, la difesa di Elisabetta Franchi ha ribadito la volontà di combattere anche le accuse minori: “C’è soddisfazione da parte di questa difesa”, ha dichiarato l’avvocato Palminteri. “Finalmente è stato riconosciuto apertamente che Elisabetta Franchi non è una stalker. I suoi valori di donna e di imprenditrice sono completamente lontani dal profilo che le si voleva attribuire. Viceversa ci misureremo con il rinvio a giudizio per quanto riguarda i reati di diffamazione e di minacce. Non abbiamo intenzione di ritirarci di un millimetro”. I legali dell’ex consulente, avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, pur prendendo atto della decisione del Gup, hanno sottolineato che la sostanza non cambia: “Rimane fermo che anche il giudice ha ritenuto come i fatti materiali attribuiti all’imputata Elisabetta Franchi siano tali da costituire reato, e di questi fatti l’imputata dovrà rispondere a giudizio”. Il processo avrà inizio il 26 novembre 2026, mettendo fine a una contesa legale che si è sviluppata per anni tra i veleni dei social network e le aule di tribunale. L'articolo “Non è una stalker”: Elisabetta Franchi prosciolta dall’accusa più grave. Ma la stilista va a processo per diffamazione e minacce proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Ti vengo a prendere con tutto il braccialetto e ti taglio la testa”: ex marito arrestato a Napoli per stalking
“Ti vengo a prendere con tutto il braccialetto e ti taglio la testa”. Sono le parole, accompagnate da un gesto inequivocabile, che un uomo ha rivolto alla ex moglie dopo averla seguita fino al luogo dove lavorava, nonostante lei l’avesse già denunciato. L’ennesimo episodio di violenza è accaduto ieri al Vomero, quartiere bene di Napoli, e la scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. L’uomo, che è stato arrestato per stalking, era già stato denunciato per lo stesso motivo l’11 ottobre scorso: lei aveva deciso di lasciarlo e lui continuava a molestarla. Subito dopo la denuncia, è stato così attivato il codice rosso e disposta una vigilanza nei pressi dell’abitazione della vittima. La situazione è degenerata nella giornata di lunedì quando si è presentato sul posto di lavoro della donna: le immagini di videosorveglianza hanno ripreso la scena in cui l’uomo discute animatamente con la 49enne, la minaccia e fa il gesto di tagliarle la gola. L'articolo “Ti vengo a prendere con tutto il braccialetto e ti taglio la testa”: ex marito arrestato a Napoli per stalking proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Caltanissetta, infastidito dalla ninna nanna per addormentare il bimbo il marito picchia la moglie
Un padre e marito di 41 anni ha picchiato la moglie a Caltanissetta, infastidito dal canto della ninna nanna intonato dalla mamma verso il proprio bimbo, per farlo addormentare. All’uomo non sarebbe piaciuta la frase “questo figlio è della mamma”. Adesso per lui è scattato un ammonimento per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori emesso dal questore di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello. Come lui altri sei sono stati raggiunti dallo stesso provvedimento nell’ultima settimana. Tutti si sono resi protagonisti di atti persecutori, lesioni personali e percosse nei confronti di coniugi ed ex. Così, a esempio, una donna di 40 anni è stata ammonita per l’incessante stalking nei confronti dell’ex fidanzato, raggiunto da oltre cento telefonate al giorno; un 57enne per aver fatto irruzione nell’abitazione dell’ex compagna distruggendo mobile e suppellettili. Sette avvisi orali, invece, sono stati notificati ad arrestati e denunciati che si sono resi protagonisti di condotte pericolose e antisociali, come tentato omicidio, ricettazione, detenzione di armi, furti, resistenza a pubblico ufficiale, minacce e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un daspo fuori contesto è stato emesso nei confronti di un 24enne di Gela arrestato dalla Polizia per lesioni personali gravissime e porto abusivo di coltello. Il giovane, dopo aver partecipato a una aggressione, ha sferrato una coltellata alle spalle della vittima. Per i prossimi tre anni, non potrà accedere ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive. Un 21enne, residente nella provincia di Catania, arrestato a Niscemi poiché trovato nel cortile di una scuola con cocaina e hashish, invece, è stato colpito dal foglio di via obbligatorio, con divieto di far ritorno in quel comune tre anni. L'articolo Caltanissetta, infastidito dalla ninna nanna per addormentare il bimbo il marito picchia la moglie proviene da Il Fatto Quotidiano.
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