Truffavano persone utilizzando false mail con indirizzi Consob fittizi. Per
farlo si fingevano personalità conosciute come la premier Giorgia Meloni o il
giornalista Sigfrido Ranucci. Le frodi riguardavano nello specifico
trasferimenti inesistenti da conti esteri o ipotetici obblighi derivanti dalla
Brexit. A dare l’allarme la stessa Consob, l’organo di controllo del mercato
finanziario italiano, che ha pubblicato un’avvertenza per avvisare i
risparmiatori. Nell’avviso si legge che lo scopo delle truffe era quello di
indurre i risparmiatori a versare somme di denaro per ottenere i cosiddetti
servizi di “recupero crediti” o per sbloccare fondi o cripto-valute inesistenti.
Oscurati quindi 10 siti internet, 6 dei quali prestavano abusivamente servizi e
attività di investimento su strumenti finanziari.
I primi sei siti erano“FXInvest”, “ICCTRADES”, “FortivestTrade” , “Vorenixio”
,”Eurotradecfd” , “Morgan Capital Ltd – huriyettdaily.news”. Un altro sito,
invece, promuoveva una piattaforma di trading non autorizzata ricorrendo alle
immagini di personaggi pubblici come Ranucci e Meloni. I restanti tre siti (due
dei quali sono “Druvaxio”; “Lucrumiagroup”) venivano prestati abusivamente per
servizi di cripto-attività. Inoltre, Consob – che dal 2019 ha oscurato 1517 siti
web – ha chiesto ad Apple di rimuovere dal proprio store l’applicazione
DataShark GT, collegata a Eurotradecfd e utilizzata per offrire i finti servizi.
Nel comunicato si legge: “La Consob richiama l’attenzione sull’evoluzione delle
condotte ingannevoli che sfruttano internet per appropriarsi del denaro e dei
dati personali degli utenti: è aumentato il ricorso a nuovi strumenti, come
messaggi e–mail e siti web clonati, profili contraffatti di figure politiche,
personaggi famosi e contenuti generati con sistemi di intelligenza artificiale –
come immagini, voci o video – con l’obiettivo di indurre i risparmiatori ad
effettuare scelte di investimento dannose”.
L'articolo Truffe a nome di Giorgia Meloni e Sigfrido Ranucci attraverso false
mail Consob: l’allarme sulle nuove tecniche proviene da Il Fatto Quotidiano.
Tag - truffe online
“Utilizzano la mia immagine per truffare piccoli e grandi investitori,
soprattutto quelli inesperti”. È questa la denuncia lanciata da Andrea Unger,
pluricampione del mondo di trading, in merito alle decine di profili fake che,
sfruttando il suo nome, adescherebbero utenti ignari con la promessa di guadagni
facili. Si tratta però di truffe che non hanno nulla a che vedere con Unger e
con la sua accademia di trading, la Unger Academy.
L’ecosistema criminale messo a punto dai truffatori sfrutterebbe infatti la fama
internazionale del trader per apparire affidabile e confondere gli utenti. Negli
ultimi mesi sarebbero stati creati gruppi Whatsapp o Telegram che imitano
comunicazioni ufficiali o pagine web progettate per sembrare autentiche. In
alcuni casi, inoltre, sarebbero state diffuse pubblicità sui social network nel
tentativo di manipolare il giudizio di un potenziale investitore con un sistema
ad hoc. Secondo le stime della Unger Academy, riportate da “Leggo.it”, i
truffatori sarebbero riusciti a intascarsi cifre significative: circa 400 mila
euro solo dall’inizio del 2025.
“Quello che mi preme di più è fermare chi truffa e riuscire ad aiutare chi è
stato truffato, fornendo informazioni chiare e strumenti per distinguere i
canali autentici da quelli falsi”, le parole di Unger riportate da “Leggo”. Il
trader spiega di essere venuto a conoscenza delle truffe solo in un secondo
momento, dopo essere stato contattato da utenti che gli chiedevano conferme su
annunci o telefonate sospette: “Ogni giorno ricevo decine di messaggi: ‘Siete
voi a gestire questo gruppo?’ o ‘Questo investimento è reale?’. Solo così ci
siamo resi conto della portata del problema”, aggiunge il classe 1966. Accertata
l’esistenza di un meccanismo illecito che sfruttava indebitamente il suo nome,
Unger avrebbe sporto denuncia per sostituzione d’identità e uso indebito della
sua immagine. Ma non ha potuto procedere direttamente per la truffa economica,
in quanto il reato sarebbe perseguibile solo su querela delle vittime.
Non è la prima volta che il trader denuncia tentativi di truffa messi in atto
sfruttando l’immagine sua o quella della sua accademia. Sul profilo Facebook
della Unger Academy compaiono infatti due post in evidenza in cui il team del
trader mette in guardia i suoi follower e li invita a diffidare dagli
“scammers”: “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di messaggi sospetti che
sfruttano la buona reputazione di Andrea Unger e della Unger Academy per
truffare le persone. Questi truffatori stanno utilizzando numeri, profili e
gruppi falsi su WhatsApp, menzionando un presunto “Progetto Razzo“, che non ha
nulla a che fare con la Unger Academy! Non richiediamo iscrizioni a broker o
altro tramite WhatsApp o link non verificati”, si legge nel post del 24 novembre
2024. Ma ci sono anche segnalazioni molto più recenti. In un post pubblicato
poche settimane fa sul profilo Instagram dell’accademia, un utente chiede
chiarimenti su un gruppo chiamato “Futuro e Ricchezza”. Netta la risposta di
Unger, che precisa: “Non abbiamo alcun gruppo WhatsApp! Molti truffatori stanno
creando gruppi falsi fingendo di essere noi per ingannare le persone. Fai
attenzione alle truffe!”, ribadisce il trader.
In effetti, come denuncia lo stesso Unger, la situazione sembra essere sfuggita
di mano. E nonostante il lavoro del suo team, non è sempre possibile riuscire a
bloccare in tempo le pagine fake: “Le segnaliamo, vengono rimosse, ma ne
spuntano altre”, sottolinea il trader. “Anche quando il rischio è evidente la
promessa di guadagni veloci indebolisce il senso critico delle persone – spiega
ancora Unger -. La formazione finanziaria è ancora troppo scarsa. Le persone
cercano guadagni rapidi e straordinari, ignorando principi fondamentali come
metodo, disciplina e controllo del rischio”. Il trader ribadisce che non
esistono scorciatoie: “Nessuno può garantire rendimenti rapidi e certi.
Diffidate di chi fa promesse mirabolanti. La cultura finanziaria è un’arma
fondamentale per difendersi. Solo così potremo limitare la diffusione di queste
truffe e proteggere chi, come sempre, cerca di investire con fiducia”, conclude.
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garantire rendimenti rapidi e certi”: truffe da 400 mila euro nel 2025, Andrea
Unger lancia l’allarme proviene da Il Fatto Quotidiano.