Si preparano a un fine settimana di occupazione i precari del Cnr che, in
seguito allo slittamento dell’incontro previsto per venerdì 5 dicembre con il
presidente Andrea Lenzi, hanno deciso di accamparsi con le tende all’esterno e
all’interno della sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in piazza Aldo
Moro a Roma. L’appuntamento era stato fissato per parlare di stabilizzazioni e
di assunzioni a tempo indeterminato del personale precario, che nell’ente,
secondo i dati Flc Cgil, risulta essere un terzo, 4mila su circa 13mila
lavoratori. “Il presidente ha posticipato l’incontro al 10 dicembre – spiega
Flavia Securiello, del Coordinamento dei Precari Uniti – per noi è troppo tardi,
perché adesso siamo in una fase cruciale in quanto c’è l’approvazione della
legge di Bilancio e noi abbiamo la possibilità di ottenere nuovi fondi per
rendere concrete le stabilizzazioni e per questo rimarremo qui finché non avremo
risposte” Secondo le stime della Flc Cgil le risorse necessarie per la
stabilizzazione dei precari ammonterebbero a circa 50 milioni di euro. “Le
nostre vite sono appese ad un filo come questi paper – racconta ridendo Antonio
Sanguinetti, ricercatore precario e membro del Coordinamento, descrivendo
l’installazione che gli attivisti hanno realizzato lungo le scale dell’edificio,
appendendo alcune delle loro ricerche – come precari noi contribuiamo
enormemente alla produzione scientifica di questo Paese, andremmo valorizzati ed
invece a breve saremo senza contratto.”
L'articolo I precari della ricerca occupano la sede del Cnr: “Qui a oltranza,
vogliamo essere stabilizzati” proviene da Il Fatto Quotidiano.