Tutto rinviato all’anno prossimo. Si terrà l’11 febbraio 2026 l’udienza per
decidere sulla richiesta di messa alla prova di John Elkann. Il rinvio è stato
deciso dalla gip di Torino, Giovanna De Maria, che ha anche fissato nel 21
gennaio l’udienza per discutere del patteggiamento del commercialista Gianluca
Ferrero, presidente della Juventus. Oltre alla vendita delle testate del gruppo
Gedi, dunque, nel 2026 si definiranno anche i destini giudiziari del presidente
di Stellantis e del suo braccio destro, finiti nei guai per le vicende relative
all’eredità della nonna di Elkann, Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli.
Per poter accedere a undici mesi di messa alla prova, nel settembre scorso, il
nipote dell’Avvocato aveva versato all’Agenzia delle Entrate 183 milioni di
euro. Imposte e tassa di successione non pagate su un patrimonio di Marella
Caracciolo ricostruito all’estero e in Italia per oltre un miliardo di euro.
L’inchiesta penale era stata avviata dalla procura torinese dopo un esposto di
Margherita Agnelli, figlia dell’Avvocato e madre di Elkann, che rivendica
l’eredità materna e paterna. Elkann dovrebbe svolgere la messa alla prova
facendo da tutor tra gli allievi delle scuole salesiane, di formatore per gli
insegnanti e di consulente dei dirigenti salesiani. Su Ferrero, invece, i pm
avevano dato parere favorevole per un patteggiamento a un anno, poi nella scorsa
udienza si era convertita in una sanzione di 73mila euro. Il 21 gennaio, dunque,
sarà definita la modalità della pena.
L'articolo Eredità Agnelli, rinviata all’anno prossimo l’udienza per la messa
alla prova di John Elkann proviene da Il Fatto Quotidiano.