Una passeggiata con i rispettivi cani. Poi l’incontro, degenerato in una lite e
concluso con un accoltellamento all’addome che appare inspiegabile. Succede a
Foligno, Perugia, dove si scopre che a impugnare e usare l’arma è un noto
ingegnere e dirigente comunale. La discussione è scoppiata nella mattinata di
ieri – 9 dicembre – tra via Garibaldi e via Alunno e, secondo le prime
ricostruzioni, per motivi ritenuti futili, probabilmente riguardanti i propri
animali. L’uomo aggredito è ricoverato in ospedale – a chiamare i soccorsi
l’aggressore – in prognosi riservata ma non sarebbe in pericolo di vita. Il
dirigente, invece, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Si indaga
per chiarire i motivi che hanno portato a una tale azione.
Sul posto è intervenuto il personale del commissariato di Foligno che ha
sequestrato il coltello utilizzato. Alcuni testimoni sono stati ascoltati e la
polizia sta ancora lavorando alla ricostruzione dell’accaduto. La Procura di
Spoleto ha disposto gli arresti domiciliari per l’uomo e sta coordinando le
indagini della polizia.
A commentare l’accaduto il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, che conferma:
“È un nostro dirigente di primo piano e quanto successo è stato per noi un colpo
inaspettato“. L’uomo sarebbe molto conosciuto nel suo ambiente e, chiude il
primo cittadino, “nessuno si spiega come mai abbia reagito con così tale
violenza”.
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un noto ingegnere e dirigente comunale proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Aveva annunciato di voler fare una “follia” a un suo conoscente fuori regione,
che ha dato l’allarme ai Carabinieri. Entrati nella sua abitazione nella
frazione di Po’ Bandino a Città della Pieve (Perugia), i militari hanno trovato
Antonio Iacobellis, sottufficiale dell’Aeronautica in pensione, morto sparandosi
in bocca dopo aver ucciso la sua convivente, Stefania Terrosi, con un colpo
della stessa pistola al petto. I corpi sono stati trovati nel soggiorno
dell’appartamento, aperto dal figlio della donna, 59enne impiegata in un’impresa
di pulizie. Il movente del femminicidio-suicidio è oggetto di indagini: le
persone più vicine alla vittima hanno fatto capire che temevano per la sua
incolumità a causa dei continui scontri col compagno. La pistola usata per il
delitto non era l’arma d’ordinanza di Iacobellis: sono in corso verifiche per
accertare se fosse regolarmente detenuta.
Nell’abitazione e nell’area circostante è stato condotto un accurato sopralluogo
dei carabinieri della Scientifica, che hanno eseguito i rilievi. Tra i vicini
c’è poca voglia di parlare: “Quello che succedeva in casa lo sapevano solo
loro“, dice un residente all’Ansa. Dopo la scoperta dei corpi sul posto è
arrivato il sindaco di Città della Pieve Fausto Risini, particolarmente colpito
dall’accaduto. La governatrice dell’Umbria Stefania Proietti esprime “profondo
dolore e cordoglio per la tragedia, un evento che genera sgomento e riapre una
ferita profonda in tutto il territorio”: “Siamo vicini alla famiglia colpita da
questo dolore improvviso e difficile da comprendere. In questi momenti il nostro
primo dovere è il rispetto, la presenza partecipe delle istituzioni accanto a
chi sta vivendo un lutto così terribile e profondo”, scrive in una nota.
Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno,
ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto
attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine,
angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare
anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus
Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).
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convivente e si spara. Aveva annunciato una “follia” proviene da Il Fatto
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